MOLFETTA - Pino de Candia lascia il Pd. Colpo di scena in un Consiglio comunale rapido (appena 45 minuti) e senza tanti fronzoli, dopo tre mesi di stallo amministrativo e politico (l’ultimo consiglio risale a febbraio).
«Inaugurare una nuova stagione politica» e «intraprendere un percorso costruttivo per la città di Molfetta», le motivazioni del consigliere de Candia, «i cittadini percepiscono una politica locale distante e disattenta alle loro richieste». «Malessere politico, che viene da lontano - ha spiegato - non dettato da intenti trasformistici, ma dalla presa d’atto della grande difficoltà in cui si trova il Pd locale, che ha disatteso le aspettative di molti».
Dichiaratosi in aula consigliere indipendente, de Candia vorrebbe rappresentare quei moderati che «non si riconoscono in una maggioranza prigioniera di alcuni e in un’opposizione inesistente e lontana dai cittadini». Maggioranza che si allarga, dopo Carmela Minuto e Francesco Mangiarano, espulsi dall’Udc locale? Ardua sentenza nei prossimi consigli. Intanto, de Candia ha espresso voto favorevole per i provvedimenti dell’amministrazione Azzollini portati in consiglio.
Nel luglio 2007, Pino de Candia (già candidato al Consiglio comunale di Molfetta alle elezioni del 2006 nella lista de «I Socialisti») era stato nominato assessore alla Pubblica Istruzione al Comune di Bisceglie, entrando nell’amministrazione di centrodestra, guidata da Francesco Spina (Pdl), riconfermato sindaco nelle ultime amministrative. Non certo espressione de «I Socialisti», per de Candia si parlò di figura tecnica nel 2007.
Ici, Irpef e valori venali. Approvati con soli voti di maggioranza allargata i provvedimenti presentati dall’assessore al Bilancio, Giulio la Grasta, relativi l’Ici (aliquote, detrazioni ed esenzioni per l’anno finanziario 2011), l’addizionale comunale all’Irpef e la tabella dei valori venali per le aree fabbricabili per l’anno 2011.
Nessun aumento di tributi, addizionali e aliquote (eccezion fatta per la T.a.r.s.u.), l’Irpef resta confermata: fino a 8mila euro di reddito non ci sarà addizionale (+0,5% per redditi superiori a 8mila euro).
Confermata anche l’esenzione dal pagamento dell’Ici per l’abitazione principale per l’anno d’imposta 2011 (da aggiornare la tabella degli immobili come prima casa). Su richiesta dei consiglieri Saverio Patimo (Pd) e Raffaele Laghezza, il pagamento dell’Ici è stato differito al 6 luglio.
All’esenzione si aggiungono le pertinenze, a condizione che appartengano a un medesimo complesso immobiliare, contraddistinto da un unico numero civico o a corpi immobiliari contigui anche se con accesso da vie diverse e che siano durevolmente e esclusivamente asservite all’abitazione predetta (art. 817 del Codice Civile). Si applica l’emendamento proposto dal consigliere Patimo nel maggio 2009 durante il Consiglio Comunale di approvazione del bilancio comunale.
Per l’Ici, voto contrario del consigliere di opposizione Gianni Porta (Rif. Com.), perché «il provvedimento non risponde alle reali esigenze dei cittadini»: opportuno innalzare l’aliquota per le case sfitte come incentivo all’affitto, abbassarla per le famiglie indigenti.
Aggiornate anche le tabelle dei valori venali per le aree fabbricabili (non ancora sottoposte o sottoposte a Piano Urbanistico Esecutivo), con l’applicazione dell’indice F.o.i. (famiglie operai impiegati) con un aumento del 2,2%.
Rinviato al prossimo consiglio il Piano generale degli impianti pubblicitari. Secondo indiscrezioni, ci sarebbero discrasie d’intenti per la cartellonistica di via Terlizzi. Senza risposta ancora quattro interpellanze, risalenti al 2009, 2010 (due) e 2011.
Salvemini (Pd), ripensare la strada a Craxi. Con delibera C.G. n.38 del 28 marzo 2011, la Giunta Azzollini denominava le nuove strade pubbliche nei comparti 4 e 5, ma con «approccio critico insufficiente», secondo Mino Salvemini (Pd), consigliere di opposizione. Dedicare la V strada Sud - Berlinguer Ovest all’onorevole defunto Bettino Craxi è stato «un atto di disprezzo verso l’opinione pubblica».
«Nella delibera si prende atto che per le denominazioni proposte non sussistono controindicazioni di sorta da parte della pubblica opinione - ha spiegato Salvemini - ma questa denominazione ha suscitato rimostranze nella pubblica opinione, divisa sull’opportunità di dedicare una strada a Craxi». Insomma, un personaggio controverso sotto il profilo giudiziario, condannato da plurime sentenze e dichiarato colpevole di vari reati, tra cui la ricettazione.
Sarebbe opportuno per Salvemini rivedere quella deliberazione e sottoporla al Consiglio comunale vista la sua eccezionalità, nonostante sia di competenza della giunta.
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