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Molfetta, Pino Amato delegato nel consiglio nazionale Udc
09 novembre 2011

MOLFETTA - Sabato 29 ottobre si è tenuto il congresso provinciale dell'UDC al quale ha preso parte la sezione di Molfetta con i suoi rappresentanti di partito ed una amplia delegazione composta di militanti giovani e meno giovani.
Il coordinatore dei giovani Udc, Saverio Digioia (foto) ha diffuso un comunicato in cui porge i suoi saluti e gli "auguri di buon lavoro ai rappresentati locali che sono stati eletti nelle file del Partito Provinciale, Regionale, e Nazionale certo che sapranno ben rappresentare Molfetta in ogni sede.
Un augurio ed un ringraziamento al neo-eletto Segretario Provinciale Filippo Barattolo che rappresenta il Partito a Bari e Provincia in maniera egregia ed unitaria avendo dimostrato grande attenzione ai problemi locali e grande vicinanza umana e politica dimostrando che "UN PARTITO SERVE PER IL POPOLO, NON PER SE STESSI".
Grande soddisfazione va data con un pizzico di orgoglio ad una nostra giovane amica Nunzia Fiore, attivista del movimento giovanile da me rappresentato, votata ed eletta insieme al Leader cittadino Pino Amato nel direttivo Provinciale di Partito. Sono certo che la giovane Nunzia saprà rappresentare Molfetta nel partito facendo valere, con la determinazione che la contraddistingue, le posizioni del partito cittadino. 
Un altro grande risultato anche per il nostro commissario Robert Amato, eletto nel direttivo regionale sicuro che saprà svolgere al meglio la funzione affidatagli esercitando il ruolo nel regionale con l'entusiasmo di sempre.
Altra grande soddisfazione per il partito locale è stata la designazione di Pino Amato, da parte del congresso, a poter partecipare come delegato nel consiglio NAZIONALE dell'UDC; sono sicuro egli sia capace di rappresentare con grande passione e coraggio la sua città in ogni sede ed in ogni occasione. La presenza di Pino a livello Nazionale ci rassicura e mi lascia affermare che il partito, preso atto dalla validità politica dei rappresentanti a Molfetta, non ne può fare a meno anche a titolo dirigenziale.
E', quindi, con grande entusiasmo che porgo i miei più sentiti auguri di buon lavoro a tutti gli Amici che ci rappresenteranno negli organi dirigenziali di partito con l'auspicio che l'UDC Molfetta resti una fucina culturalmente sempre più impegnata a far crescere la classe dirigente del futuro, neanche troppo lontano per l'amministrazione della nostra amata Patria
". 

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DOUBLE FACE-...i giovani per i giovani, questo è il motto dell'UDC. Sarà vero? Rappresenta, questa concezione, la spia di un reale cambiamento? Ragioniamoci su. Chi tende realmente ad un mutamento sa bene che le cose vecchie possono anche essere buone e che, a volte, le cose nuove possono anche essere cattive. L'apertura di un nuovo cammino si realizza allorquando si ergono due colonne portanti: 1)guardarsi bene dall'idea che il nuovo sia sinonimo di meglio 2) riconoscere che ci sono molteplici elementi del nostro passato che vanno preservati e fatti rivivere. Cercare di aprire una strada usando i giovani al grido “ UN PARTITO SERVE PER IL POPOLO E NON PER SE STESSI” si chiama NUOVISMO che, come tutti gli ISMI enfatizzanti, nasconde mistificazioni, contrattempi, scorciatoie opportunistiche miranti a contrastare la POLITICA, quella vera, quella che preferisce i molti ai pochi. In pratica il nuovismo è l'antitesi della DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA. Che il nuovismo sia un mezzo è fuori discussione, ma per quale fine??? Io lo chiamo SECOND LIFE, cioè disporre di identità supplementari (giovani nel nostro caso) e giocarle vertiginosamente costruendo così un TRUCCO dell'ETICA e della MORALE che permette al CAPOBASTONE di sdoppiarsi e di liberare impunemente il Mr. Hyde che in esso alberga. E quindi, grazie a questo trucco, il GIOCATORE può essere contemporaneamente un vecchio e un giovane, stare con il comunismo e la proprietà privata, di frequentare i transessuali di notte e disprezzarli di giorno, di presentarsi, insomma, con le carte false pur conoscendo le vere. E' evidente che un partito politico costituito da AVATAR rappresenta un pericolo per i cittadini perché li condanna a vivere in un LABIRINTO. Una proposta politica non è più una via d'uscita , una prospettiva collettiva ma, al contrario, diventa un ologramma, una rappresentazione virtuale che alimenta l'impossibilità di ritrovare la strada di casa. La Molfetta perbene, quella onesta, quella che ha voglia di rinascere necessita di un FILO di ARIANNA e non può, non vuole e non deve accontentarsi di un PARTITO di ALIAS!!!...P.S. mi rendo conto che data la complessità del mio post, i tanti MOLOSSI aizzati contro la mia persona saranno in difficoltà. Per evitarvi dei TIA improvvisi che potrebbero insorgere a seguito del gravoso impegno sinaptico (sapete che tengo tantissimo alla vostra salute) sintetizzo il mio scritto dicendovi che, agli occhi della città, vi ho dipinto MALISSIMO!!!
Doppio Rhum|martedì 14 apr 2009 00:00:00 Per mille sbornie non mi incazzo, mi incavolo. Quant'era bello quando le sigle bastavano da sole a raccontare i contenuti! Vuoi mettere i bei tempi “antichi” quando bastava dire PCI e già ti risuonava nelle orecchie “bandiera rossa”! Oppure dicevi Democrazia Cristiana e respiravi immediatamente aria d'incenso! “Mani pulite” credeva di poter cambiare tutto, di poter sdoganare il paese ad nuova fase della politica italiana: la seconda repubblica! Ma invece fu il caos: ulivi, garofani, querce, rose rosse, rose bianche e rose nel pugno! E' vero, oggi i nomi dei partiti si cambiano più velocemente di un paio di mutande, ma rimangono sempre… sporchi e maleodoranti forse anche perché gli uomini che vi sono dentro, sono sempre gli stessi! Ma dove sono finiti i veri politici? Dove sono finiti quegli uomini e quelle donne disposti a sacrificare la loro vita nel nome di un “ideale”? Eppure un tempo, in un tempo ormai troppo lontano, esistevano. Oggi ci fanno sapere dai “loro” giornali e dalle “loro” televisioni che l'IDEOLOGIA E' MORTA, che non esiste più. Si affannano a celebrarne il funerale con statistiche, sondaggi, ansa, adnkronos, proiezioni, studi di settore, pil, mibtel, bot, cct, azioni e… male-azioni. Oggi chi detta legge - ma la legge non è uguale per tutti - è solo ed esclusivamente il libero mercato, la logica - irrazionale - del profitto. Nella giungla del capitalismo selvaggio il più ricco, il più potente, il più ammanicato col potere, il più furbo e disonesto, ha sempre la meglio sul più debole! Chi era Comunista si professa social-democratico-cristiano-liberale, chi era Fascista si spaccia per liberale o addirittura si ricicla come anti-fascista per essere più credibile e accaparrarsi la poltrona. Chi era Democristiano, e qui nulla da eccepire in quanto a coerenza, s'è convertito subito al berlusconismo! In nome di una fasulla logica dell'alternanza politica - oggi mangi tu, ma domani tocca a me - assistiamo all'appiattimento e al conformismo globale dell'azione politica. Di fatto, oggi, chi si accorge più se al governo del paese c'è la destra o la sinistra? Destra e Sinistra pari sono! Con questi o con quelli al comando del paese poco cambia: i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sprofondano sempre più nella miseria trascinandosi dietro anche quelli che un tempo se la passavano benino! È troppo chiedere a questi politici di tornare a fare “LA VERA POLITICA”, la politica della gente e per la gente, di legiferare nel nome del popolo e non per gli interessi di Banche, Assicurazioni, Imprese e Palazzinari? È troppo chiedere a questi politici di fugare il sospetto che quando vanno al potere i ricchi diventano sempre più ricchi e potenti e le famiglie si impoveriscono? È troppo chiedere a questi sindacati di tornare a fare “IL VERO SINDACATO”? Il sindacato è dei lavoratori, non dei padroni! Il sindacato ha l'obbligo di sottoscrivere contratti onesti non solo per le aziende, ma "anche" e soprattutto per i lavoratori! I tempi sono ormai maturi per dare vita alle aspettative del popolo del lavoro. Un popolo fatto di gente che campa di stipendio e che non ha la possibilità di adeguare “autonomamente” le proprie entrate al costo della vita. Un popolo che non si sente adeguatamente rappresentato in parlamento da questa classe politica, nè sufficientemente tutelato sul posto di lavoro da questi sindacati che dovrebbero difendere il potere d'acquisto di salari e pensioni. Un popolo che ha più volte palesato su queste pagine la necessità di un nuova politica. "La Politica" vera, autentica, passionale, onesta: SVEGLIATI ITALIA!!!
Altamura Felice|venerdì 17 apr 2009 00:00:00 Se osserviamo l'accanimento dei nostri politici per riuscire ad essere i governatori dell'Italia, ci viene da sorridere perchè ci hanno ampiamente dimostrato che, quando raggiungono il loro scopo, sono un vero disastro: si scordano ciò che promettono agli elettori! Come è possibile per un elettore avere fiducia in un partito politico, laddove fa dipendere il proprio comportamento, persino arrogante in modo direttamente proporzionale al numero di voti che avrà avuto? Spero che gli elettori comprendano molto bene che in una vera democrazia, il partito politico deve chiedere i voti elettorali in base a una chiara e trasparente politica e non esercitare una certa politica in base al maggior numero di voti che in tutte le maniere e con artifizi riesce a rastrellare! Da qui come abbiamo visto in passato e per esperienze acquisite, nasce anche l'egocentrismo, la megalomania, l'arroganza, la strafottenza, l'indifferenza, l'ignavia! I politicanti dopo le elezioni, è come se vivessero in un altro mondo e quindi infinitamente lontani dai problemi dei cittadini!!! Essi fanno finta di non sapere, non vedere, non conoscere le troppe ingiustizie, i crimini, le angherie, le illegalità sistematicamente lasciate impunite. Che fare? Non bisogna votare più per i soliti spacconi-sbruffoni-buffoni e neppure per chi dice, se faccio il politico io sarò migliore di loro. Queste sono farse che vanno bene in una rivista teatrale o in un film, ma non in una politica vera e seria, ove dipende il futuro della Nazione, della Regione, della Provincia e del Comune. Sapere solo parlare e promettere ciò che non si mantiene, sicuramente non basta. Oggi viviamo in una Italia che ha i valori trasformati dalla degenerata e sovversiva politica ai minimi termini e la gente è confusa e distratta. Non si cambia con le solite promesse, ma con i fatti che ogni cittadino può e deve riuscire a capire e rendersi partecipe non lasciandosi prendere per i cosidetti fondelli. Prestiamo tutti attenzione.


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