Molfetta, percepivano illecitamente agevolazioni per la casa con autocertificazioni fasulle. Denunciati 18 falsi poveri
MOLFETTA - Militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bari, in servizio presso la Tenenza di Molfetta, nel quadro dei controlli sostanziali della situazione reddituale e patrimoniale dei nuclei familiari dei soggetti che usufruiscono di prestazioni sociali agevolate e all'esito della verifica dei requisiti per ottenere i contributi di cui all'art. 11 della legge 431/98, hanno denunciato 18 persone alla competente Autorità Giudiziaria per violazione agli artt. 483 (Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico) e 495 (Falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altrui) del codice penale.
Costituiscono infatti, prestazioni sociali agevolate tutti i benefici e i servizi sociali e assistenziali che non sono destinati alla generalità dei cittadini o che sono comunque collegati, nella misura o nel costo, alla situazione economica del fruitore (articolo 1 del Dlgs n. 109/1998).
Tali benefici sono costituiti da contributi erogati da enti pubblici, che permettono ai più bisognosi di accedere al sussidio per il pagamento di unità alloggiative mediante la presentazione agli uffici competenti di autocertificazioni in merito ai redditi percepiti dai rispettivi nuclei familiari.
Poiché quindi, il diritto alle prestazioni sociali agevolate è subordinato alla posizione economica e patrimoniale del richiedente e del suo nucleo familiare, gli interventi della Guardia di Finanza hanno riguardato l'accertamento di tali situazioni e già nello scorso anno altre 24 persone erano state denunciate per gli stessi motivi.
I riscontri eseguiti hanno consentito ai finanzieri di Molfetta, di accertare che in realtà le autocertificazioni attestanti il reddito percepito presentate dagli indagati, risultavano false in quanto riportanti dati non veritieri, consentendo così di incassare contributi non spettanti.
L'azione ispettiva della Guardia di Finanza nel settore delle cosiddette “prestazioni sociali agevolate” ha formato oggetto, negli ultimi anni, di crescente attenzione istituzionale da parte del Corpo che, in funzione del ruolo di polizia economica e finanziaria fissato nel decreto legislativo n. 68/2001, è oggi deputato all'assolvimento, fra le altre, di funzioni di tutela dei bilanci dello stato, delle regioni, degli enti territoriali e dell'unione europea.
L'attività di controllo nei confronti dei soggetti destinatari delle menzionate agevolazioni mira, pertanto, da un lato, a salvaguardare gli interessi finanziari degli enti erogatori e, dall'altro, a perseguire obiettivi di “equità sociale” nella distribuzione delle risorse pubbliche a sussidio delle persone che versano in condizioni economiche di minore favore. A monte di questi obiettivi, si pone quello di contrastare ogni comportamento fraudolento diretto, spesso prima ancora che al conseguimento delle agevolazioni, alla sistematica evasione dei propri doveri di contribuzione alle spese dello Stato.