Molfetta, Paola Natalicchio: “Da Azzollini campagna allarmistica per nascondere sue mancanze”
Il sindaco replica a un vago documento del senatore spiegando che i 15 milioni di euro a cui si riferisce sono stati stanziati con la legge di stabilità 2011 per progetti che avrebbero dovuto essere realizzati nei mesi successivi in cui lui ha governato la città ma a Roma non è mai giunto nulla. “Pensi ai veri debiti fuori bilancio di 2,5 milioni che ha lasciato alla città”
MOLFETTA - “Diffido il senatore Antonio Azzollini dal fare campagne di disinformazione allarmistica che riguardino i rapporti di questa Amministrazione e il Ministero dell’Interno circa l’attivazione del Comune sui milioni di euro stanziati attraverso le ultime leggi finanziarie”. Così il Sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, in risposta alla recente “raccolta firme” (chissà perché invece di fare azioni concrete questi esponenti del centrodestra raccolgono solo firme, anche per le dimissioni dal Parlamento, ma non si dimettono mai, ndr) con le quali Azzollini, Camporeale e altri esponenti del centrodestra, in un comunicato non ufficiale di cui si ha vaga notizia, avrebbero accusato l’amministrazione di centrosinistra di non aver richiesto15 milioni di euro stanziati nel Bilancio dello Stato per lo sviluppo di Molfetta, somme in conto capitale stanziate dalla legge di stabilità 2011.
“La verità è che di viaggi a Roma, nelle stanze dei Ministeri, per risolvere i problemi che Azzollini ci ha lasciato ne abbiamo fatti più di uno – aggiunge Paola Natalicchio. E la verità è che tra pochi giorni discuteremo in Consiglio Comunale di un debito fuori bilancio di 2,5 milioni di euro lasciato proprio dalla sua amministrazione. Per questo l’ex sindaco farebbe meglio a non dare lezioni di matematica o di economia. Peraltro i 15 milioni di euro a cui si riferisce il senatore sono stati stanziati con la legge di stabilità 2011 per progetti che avrebbero dovuto essere realizzati nei mesi successivi. Occorre ricordare che il senatore nei mesi successivi è stato sindaco della città, esattamente fino alla fine di ottobre del 2012, e quei progetti avrebbe potuto e dovuto mandarli proprio lui al Ministero. Dunque se mai quei soldi dovessero essere sottratti questo avverrebbe proprio per colpa di Azzollini e degli ex amministratori che hanno avuto due anni per destinarli alla città e che, oggi, chiedono a noi strumentalmente il conto con una vergognosa operazione di mistificazione della realtà. Sono le incompetenze dei vecchi amministratori quelle di cui stiamo ancora pagando il conto.
Metteremo fine a questa confusione, inaugurando una stagione di nuova efficienza amministrativa e nuovi cantieri utili allo sviluppo culturale, sociale e sportivo della città”.