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Molfetta, Paola Natalicchio a “Quindici” dopo la svolta dell'accordo con Maralfa e Porta: “Noi in crescita, gli altri al palo” Questa sera alle 19.30 a Corso Umberto, 105, davanti al Comitato del centrosinistra, conferenza stampa per annunciare ufficialmente l'accordo
31 maggio 2013

MOLFETTA - “E’ uno straordinario momento politico. Ci presenteremo al ballottaggio con un centrosinistra unito, in cui saranno presenti tutte le componenti: cattoliche, laiche, riformiste, radicali”.
Paola Natalicchio, reduce dall’incontro che ha sancito l’accordo della coalizione di centrosinistra con “Linea Diritta” di Bepi Maralfa e Rifondazione di Gianni Porta, con la sua solita grinta positiva ha raccontato a “Quindici”, la svolta politica che cambia completamente lo scenario in vista del ballottaggio.
“E’ stato più facile di quanto si pensi. Tutti si sono resi disponibili e nessuno ha alzato steccati. A partire dall’incoraggiamento di Annalisa Altomare per l’apertura a Rifondazione e Bepi Maralfa. Sono grata ad Antonio Ancona e Leonardo Siragusa per la loro disponibilità, alla generosità di Rifondazione e al senso d’equilibrio di Bepi Maralfa e le sue liste civiche”.
“Non è un semplice cartello elettorale di retrobottega – ha proseguito Natalicchio nella sua intervista a “Quindici” circondata da tanti fan galvanizzati dalla svolta e pronti a sostenerla fino alla vittoria -, ma un patto civico-politico di un centrosinistra unito e che rappresenta, nelle varie anime, la voglia di cambiamento maggioritario in città. Un cambiamento che sarà presente sia in Giunta che in Consiglio. Bepi Maralfa sarà il punto d’equilibrio con il ruolo di vice sindaco”.
E’ una Paola Natalicchio visibilmente contenta, gioiosa e quasi emozionata nel raccontare la svolta. “Sin dall’inizio di quest’avventura ho sempre pensato ad unire tutto il centrosinistra. Avverto un senso di liberazione e sento che la nostra proposta ha un margine di crescita di consenso che ci porterà a Palazzo di Città. Altra ipotesi non la prendo in considerazione”.
Come spesso le succede ha parlato in terza persona: “Paola Natalicchio ha ottenuto 1.370 voti in più rispetto alla coalizione, cui 500 con la sola indicazione al candidato sindaco Paola Natalicchio. Noi possiamo solo crescere, gli altri al massimo rimarranno al palo”.
“Ora abbiamo 17.000 voti noi e 17.000 voti il centrodestra, siamo 0-0, la partita ricomincia e la vinceremo noi, sono sicura! Loro ora sono preoccupati, mentre noi ci sentiamo forti”
Natalicchio ha concluso parlando della sua lista Signora Molfetta: “Una lista civica costruita a mani nude. Ringrazio i 24 candidati che con il solo impegno ed entusiasmo hanno raggiunto lo straordinario risultato di 1.900 voti”.
La svolta politica sarà presentata alla città, questa sera alle ore 19.30, in una conferenza stampa presso il Comitato elettorale di Corso Umberto, 105. Saranno presenti oltre a Paola Natalicchio, Bepi Maralfa e Gianni Porta.
 
© Riproduzione riservata
Autore: Francesco Del Rosso
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Cara cittadina di sinistra, non volevo pubblicare il suo commento, come ho fatto con altri, perché mi avrebbe costretto a rispondere, per ristabilire la verità dei fatti e scatenare inutili polemiche. Ma lei, come qualche altro lettore che si ostina a non comprendere, mi avrebbe accusato di censura. L'accusa non mi tocca, perché non si tratta di censura, ma di opportunità, come ho detto più volte: è difficile fare il moderatore, si è sempre soli quando si deve scegliere. Mi spiace, comunque, che lei, da quello che scrive, mostra di non aver colto il senso del nostro lavoro. Ma la comprendo, questo avviene quando si pensa col cuore. Ma la realtà è diversa. Noi abbiamo fatto l'opposizione al senatore per tutti questi anni, forse siamo stati l'unica opposizione evidente (come ci hanno riconosciuto tutti, anche chi ha governato, che non ha gradito il ruolo critico dell'unica stampa libera, checché ne dicano altri), perché quella di alcuni partiti è stata blanda o si è svolta solo in consiglio comunale, dove la città non l'ha potuta raccogliere. Noi l'abbiamo fatta fuori dell'aula consiliare e pubblicamente, ma non perché avessimo pregiudizi nei confronti di qualcuno (Azzollini), ma perché “Quindici” rappresentando la società civile (da sempre e non da qualche mese, e i nostri articoli stanno lì a dimostrarlo), esprime le sue aspirazioni ad avere una città migliore, diversa: è quello per cui ci siamo sempre battuti, criticando anche chi, a sinistra, a nostro parere (esiste ancora la libertà di opinione) stava prendendo una strada sbagliata. Noi, come Paola Natalicchio, fin dal primo momento e quindi dal primo turno (gli articoli sono lì a dimostrarlo), ci siamo sempre battuti per l'unità a sinistra e siamo stati attaccati da Linea Diritta e da Rifondazione, per questo. Sono stati Bepi e Gianni, forse mal consigliati, a fare scelte diverse. Oggi abbiamo avuto ragione e lo rivendichiamo. La nostra trasparenza è arrivata al massimo, senza le ipocrisie di altri fogli, quando abbiamo scelto di indicare Paola Natalicchio come la soluzione migliore per Molfetta e, scusi la presunzione, ma è la verità, siamo stati i primi a farlo, perché conoscevamo bene la candidata, per averla avuta nella nostra redazione ancora adolescente. Il “grassetto” poi è un fatto ridicolo, lo mettiamo a tutti, anche ad Azzollini, se è saltato per qualche altro, è stato solo un fatto casuale, dovuto al sistema, che l'ha registrato solo per uno e non per altri. La tecnologia fa questi scherzi. Mi scusi, ma sottolineare queste cose, è veramente infantile. Lei, nel suo scritto, non si rende conto di darmi ragione. Noi avevamo visto giusto subito e oggi plaudiamo all'unione della sinistra, l'unico modo per battere il malgoverno della città. Se gli altri due candidati l'avessero capito prima e non si fossero “offesi” e scagliati contro di noi con critiche ingiuste (strumentalizzate perfino dal candidato della destra Camporeale, che ha sfruttato la situazione), forse il centrosinistra avrebbe vinto al primo turno, senza ricorrere a questa faticosa, ma entusiasmante rincorsa. Lei è una cattiva lettrice di “Quindici”, oppure mente sapendo di mentire: quell'opinione pubblica civile e intellettuale, fatta di “comunisti”, centri cattolici, ecc. è proprio quella che abbiamo sostenuto e rappresentato. Non dica falsità. Del resto dalla sua parte ci sono solo le parole (verba volant), dalla nostra, i fatti: gli articoli che sono lì a dimostrarlo e non si possono cancellare, nel bene e nel male (scripta manent). Se poi lei vuol vedere quello che non c'è, allora si fa influenzare dalla propaganda, cattiva consigliera e pessima maestra. Siamo andati sempre controcorrente, con grande coraggio (che, per fortuna, da molti ci viene riconosciuto) e non cambieremo certo ora: la libertà non ha prezzo. Credo con Orwell che “nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”. In quanto a Maralfa e Porta, sono stati loro ad autoescludersi e a criticare “Quindici” perché non gradivano alcune critiche, anche se riguardo al primo, malgrado gli attacchi pubblici che abbiamo ricevuto, abbiamo continuato a pubblicare i comunicati quando ce li ha inviati (siamo superiori alle permalosità). Il secondo, ha deciso di attuare il silenzio stampa, perché non gradiva le critiche, ha interrotto la comunicazione con noi, comportandosi come il centrodestra. E noi, non ricevendo nulla, non abbiamo pubblicato nulla. Chi si autoesclude dalla comunicazione (errore grave!), poi non può lamentarsi, dando la colpa agli altri mettendo la testa sotto la sabbia e facendo propaganda. La verità, questa sì, è sempre rivoluzionaria. Lo diceva anche Gramsci. Il radicalismo col paraocchi, che non accetta il dialogo, ma solo la propria verità (la Pravda), non premia e si è visto anche alle politiche, dove la sinistra radicale è stata ancora una volta sconfitta. Ma quel che è più grave, non ha imparato nulla. Allora, prima di criticare, cara cittadina di sinistra, occorre informarsi. E questa è la verità. Sono sempre disponibile per un dialogo diretto, che potrà chiarire molte cose. Oggi sono contento di avere avuto ragione, ma non godo per questo. Il tempo è sempre galantuomo! Mettiamo una pietra sopra e andiamo avanti. Ho tanti difetti, e qualche pregio, uno di questi è non serbare rancore. Ma ora, cerchiamo tutti di non fare inutili polemiche e critiche non fondate (non per colpa sua, ma perché non conosce i fatti). Rifletta un po' anche lei e pensi a sostenere la candidatura comune. L'obiettivo è quello del cambiamento (noi abbiamo il ventilatore nel nostro logo, per cambiare l'aria), va fatto ogni sforzo per realizzarlo. Le chiacchiere se le porta il vento.




DURI&PURI-...Sottoscrivo quanto detto da Paoletta. Questo era lo schema politico che si cercava e l'averlo conseguito in sede di cabina elettorale e non in una oscura stanza fumosa e polverosa rappresenta non solo una grandissima vittoria ma, soprattutto, una SVOLTA POLITICA!!! Se siamo al ballottaggio a giocarcela è perchè ci si è presentati ARMONIOSAMENTE divisi al primo turno. Ai soliti piantagrane e "spaccatori del capello" nonchè SEGAIOLI mentali che infestano come gramigne la sinistra locale, vorrei ricordare che il 1°turno è servito da PRIMARIE vista l'impasse dei quadri dirigenti di SEL/PD.Quindi, non siamo mai stati divisi e lo dimostra la campagna elettorale improntata al massimo rispetto reciproco. Con lo schema preparato da PD&SEL( ricordate il famoso cantiere?)a quest'ora staremmo tutti al mare. Detto ciò, basta con le solite MENATE da disfattisti; occupiamoci della città e liberiamola dalla MELMA sapendo che sarà una contesa durissima perchè questi del PDL giocano sporco, molto sporco. Però, NOI, abbiamo un vantaggio...il nostro consenso, costruito mattone su mattone, ci rende ben preparati per affrontare l'asprezza di quest' ultimo scorcio delle elezioni. Lo voglio vedere il PDL a ricompattare il proprio consenso ora che non c'è il traino delle liste...serviranno i "pulmàn" per trasportare i loro elettori alle urne!!E allora, egregi Signori,mettiamoci al lavoro come le formichine operose e ad ognuno il suo... questa è l'occasione che tutti noi aspettavamo da anni...ce la siamo costruita, sudata e meritata...è il nostro momento e va vissuto al massimo delle nostre possibilità senza rimpianto alcuno...avanti TUTTA!!!




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