MOLFETTA - Come già annunciato da
Quindici nel
luglio scorso, da quasi due settimane sono ripresi i lavori di rifacimento del manto stradale nei pressi di Piazza Margherita di Savoia, che dovrebbero rientrare nel Piano Strade da 3milioni di euro.
L’attività non riguarda, però, il manto stradale, ma il “cordolo” che chiude al traffico il lato est della piazza. La struttura sarà completamente ricostruita (più ampia) e impedirà l’accesso delle automobili dal lato di via De Luca (gli automobilisti infrangevano numerose volte il divieto di ingresso nell’area da via De Luca).
Sembrano pronte anche le buche per la piantumazione, a quanto pare prevista nel progetto, di palme e altra flora d’abbellimento che potrebbero trasformare uno scorcio di centro urbano occidentale in un quadro tunisino.
Tra l’altro, per la costruzione del nuovo cordolo è stata asportata un’altra decina delle preziose basole nere che tappezzano la piazza. Interpellato sui lavori da Quindici, il dirigente del Settore Territorio, ing. Enzo Balducci, ha assicurato che le stesse basole saranno riposizionate nel loro luogo d’origine.
Se l’installazione delle palme resta questione opinabile, appare invece assurda l’operazione di “pulizia” delle basole compiuta appena tre mesi fa nell’ambito del programma dei lavori. Lo stesso spazio è adesso occupato da grandi quantità di polveri e pietrisco. Per di più, quell’area, se adibita ancora a parcheggio, sarà un coacervo di ferraglia. Insomma, un ritratto impressionista da qasbah in cui si mescoleranno verde, auto, camion, autobus, smog e area pedonale.
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