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Molfetta. Nuova segnaletica sulla rotonda Molfetta-Terlizzi, ma il caos continua
04 marzo 2010

MOLFETTA - Dulcis in fundo, nuova segnaletica e nuovo cordolo per la rotonda di via Terlizzi tra via Raffaele Cormio e via Achille Salvucci. Cambiata anche la segnaletica di via Marinelli, che torna al suo vecchio senso di circolazione: con grande sorpresa e irritazione dei residenti e degli automobilisti.
Anche di noi giornalisti di Quindici, che abbiamo di recente denunciato la difficile circolazione a doppio senso di marcia in via Raffaele Cormio e i nuovi lavori all'incrocio tra via Cormio e via Salvucci.
"Da quando hanno costruito la rotonda non si capisce più niente", ha reclamato qualche residente. "Stanno combinando un grande pasticcio e noi non sappiamo più come comportarci. Se ne renderanno conto quando ci saranno i primi incidenti proprio tra via Salvucci e via Cormio".
Crescono le incertezze per una circolazione sempre nuova "che ci lascia nel dubbio e nell'insicurezza": si prendono decisioni "senza buon senso e attenzione nei confronti dell'utenza". Si accentuano le lamentele per i lavori senza fine che costano parecchio alla comunità, visti i continui "rompi e aggiusta", come ironizzano i residenti.
Non c'è nessuna scusante per l'Ufficio Tecnico del Comune, nemmeno la necessità di testare i nuovi flussi di circolazione della rotonda: perché i tecnici e i dirigenti dovrebbero avere le competenze per conoscere, già in anticipo, quale sarà la risposta della circolazione e quali gli inconvenienti da affrontare.
Per questo motivo, esistono schemi, formule e modelli matematici per la costruzione dei rondò, che, tuttavia, non possono prescindere da un'accorta conoscenza pregressa dello snodo: conoscere l'intensità del traffico e la quantità delle auto è fondamentale per poter creare un'ottima e funzionale rotonda. La costruzione della rotonda di via Terlizzi è avvenuta, bensì, in modo così rapido e impreciso da non aver avuto il tempo di valutare tutti questi parametri.
La noncuranza ha fatto il resto.
In effetti, la rotonda ha dato risposte concrete in uno snodo stradale importante e anche pericoloso, ora: la circolazione dei lati via Terlizzi e via Berlinguer è stata ben organizzata e le corsie sono funzionali allo smistamento del traffico. Anche se resta, pur sempre, l'insufficiente rispetto della segnaletica stradale, l'alta velocità su via Berlinguer e su via Terlizzi e qualche incertezza per chi da via Berlinguer deve girare verso la nuova zona abitata. Il vero problema è stato ed è l'incrocio tra la rotonda, via Cormio e via Salvucci: si corre ai ripari, dopo un'iniziale e preventiva sottovalutazione.
Un assestamento della circolazione, permettendo l'ingresso nel quartiere da via Cormio, così sembra.
Soprattutto una regolamentazione per il giovedì, dal momento che sono stati chiusi gli spazi ricavati dalle isole spartitraffico per il deflusso delle auto durante il mercato settimanale. Eppure si chiude il Rione Paradiso nelle sue strade e stredette, in un traffico che col tempo diverrà insostenibile.
Venendo dal centro città, si entra nel quartiere da via Raffaele Cormio, ora a senso unico, imboccabile anche per chi percorre la rotonda: attenzione e buon senso per evitare incidenti in questo punto che, sulle prime, tutto sembra fuorché sicuro. Cambio anche del divieto di sosta e fermata, da destra a sinistra nel senso di circolazione: ma le auto continuano a non rispettarlo, "tanto ora la strada si percorre in un solo senso di marcia".
Possibili uscite via Marinelli e via Einaudi: tuttavia, il giovedì via Marinelli è chiusa e via Einaudi diventerà impraticabile e pericolosa per auto e passanti.
Come ha commentato qualcuno all'articolo "Molfetta, l'incrocio via Terlizzi: caos e lavori permanenti" (01-03-2010), questa situazione è "l'àrt? d? l? pàzz?".
Alcuni commenti allo stesso articolo hanno denunciato incessanti lavori per il nuovo tratto di strada che collega via Francesco Samarelli a via Ugo la Malfa: costruite le abitazioni, sistemata la villetta, la cui erba alta la rassomiglia a una giungla, interrati cavi e tubazioni si è proceduti alla bitumazione della strada. Per incuria, o amnesia, o mancate direttive, è stata dimenticata l'istallazione della fogna bianca: nuovi lavori sulla strada, con il coinvolgimento anche di via Luigi Einaudi.
Piuttosto, per evitare l'imbottigliamento del quartiere, visti i nuovi sviluppi della circolazione, sarebbe necessario rendere praticabile proprio questo tratto stradale.
Del resto, una situazione simile era già accaduta per via Berlinguer: un susseguirsi di lavori che hanno trasformato la strada in un percorso ad ostacoli, con pezze di bitume e sollevamenti dell'asfalto.
Prima i lavori per la sistemazione della fogna, cui è seguito il rappezzo della strada: dopo qualche mese, nuovi lavori per l'inserimento delle grate della fogna bianca e ulteriore rattoppo.
Questo dovrebbe dirci qualcosa sui nostri funzionari e amministratori.

Autore: Marcello la Forgia
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