Molfetta, mercatino etnico: nessun ripensamento del sindaco allo spostamento
La questione sollevata in Consiglio Comunale da Mino Salvemini
MOLFETTA - Nella seduta di Consiglio Comunale di ieri è stata affrontata anche la questione del mercatino etnico di Banchina Seminario, che poi sarebbe una maniera assai forbita e forse non del tutto corrispondente alla realtà di indicare la possibilità fino a qualche settimana fa data ad alcuni ambulanti, praticamente tutti extracomunitari in regola con il premesso di soggiorno, di stazionare la domenica su Banchina Seminario con le loro bancarelle.
Improvvisamente sono stati scacciati e costretti a spostarsi sul Viale dei Crociati dove, ognuno che non sappia di commercio più di quanto una persona normale sa di astrofisica capisce che non hanno mercato per la loro mercanzia, trattandosi di una zona in inverno assai poco frequentata.
La questione è stata sollevata dal consigliere Mino Salvemini, che ha chiesto all'amministrazione se non sia possibile derogare al provvedimento del commissario prefettizio in base al quale è stata eseguita quella che ha definito una “deportazione”, realizzata, ha chiosato, “con uno zelo encomiabile, che si vorrebbe registrare anche nello scacciare anche altri abusivi italiani e molfettesi”, determinando un brusco calo nelle vendite e serie difficoltà ai commercianti, la cui situazione economica anche prima di questo problema non si poteva certo definire florida.
Il consigliere diessino Salvemini ha anche proposto che gli ambulanti vadano a sistemarsi sull'ampio marciapiede che corre lungo la Banchina Seminario, visto che se ci sono collocate tre giostrine ci può stare anche chi si guadagna da vivere vendendo mercanzia varia, una deroga nelle more di un ripensamento e di una modifica del provvedimento preso dal commissario.
Deroga che il sindaco Azzollini ha dichiarato impossibile, affermando di aver già incontrato i lavoratori e di aver chiesto loro “un po' di pazienza” in attesa di una soluzione più organica.
Pazienza non si sa fino a quando e senza indicazione di come nel frattempo gli ambulanti si debbano regolare per campare.