MOLFETTA - Lo scoop sul risarcimento danni per il porto fatto da Quindici, unico giornale che ha scoperto la vicenda, pubblicandola sia sul quotidiano on line sia sulla rivista mensile (già in edicola), è stato al centro del consiglio comunale di Molfetta (nella foto di Luigi la Candia).
A parlare dei 7,8 milioni di euro riconosciuti dal sindaco Antonio Azzollini alla società Cmc, come risarcimento per i ritardi nei lavori a fronte di una richiesta di 22 milioni e delle notizie pubblicate da “Quindici” è stato Giovanni Abbattista.
Il consigliere del Pd ha chiesto notizie anche della relativa delibera, la n. 25 che finora non è stata pubblicata. Ma il sindaco ha preferito non rispondere, come non ha risposto a “Quindici” che ha rivelato all’opinione pubblica, già dal 7 febbraio scorso, questo esborso milionario.
Nel numero in edicola, “Quindici” chiede al sindaco da dove verranno prelevati questi soldi, dalle tasche dei cittadini (cosa probabile) oppure dal fondo dei 57 milioni, ora cresciuti a 63, ma che, alla fine risulteranno insufficienti, col rischio di altri soldi da versare.
Abbattista ha anche sostenuto che la Corte dei Conti potrebbe condannare gli amministratori a pagare di tasca propria questo denaro. Insomma, il pasticcio porto si complica ancora di più.
Quindici vi racconta ogni cosa anche con le dichiarazioni del responsabile della Cmc, geom. Giorgio Calderoni che conferma la transazione avvenuta e ricostruisce la vicenda.
Altro argomento del consiglio comunale è stato il piano sociale di zona 2010-2012, illustrato dall’assessore Luigi Roselli, con lo scopo di migliorare i servizi sociali alle fasce più bisognose. Del piano, approvato all’unanimità, vi daremo notizie più dettagliate nei prossimi giorni.
Infine Maria Michela Spadavecchia è stata nominata come membro supplente del collegio sindacale della Multiservizi.
Il consiglio, infine, ha rinviato ad una prossima seduta la discussione sul regolamento per il funzionamento delle mense scolastiche, la cui gestione della società Markas ha sollevato molte proteste da parte dei genitori dei bambini.