MOLFETTA - Oltre il 2015, altro che nei tempi previsti, o al massimo con un anno di ritardo. Solo Quindici, dopo la conferenza stampa in cui il sindaco Antonio Azzollini presentava i lavori del primo dragaggio, aveva espresso perplessità sull’eseguibilità dei lavori, sul rispetto dei tempi e sulla rapidità della bonifica dell’area interessata, di fronte a un continuo aumento della quantità di ordigni bellici depositati sul fondale (4mila la scorsa estate, 10mila a febbraio 2011).
Saltate le previsioni di bonifica, anche il progetto esecutivo del 2008. «Attualmente risultano bonificate l’80% delle aree relative allo scavo di imbasamento della banchina di N-W e le aree interessate dal dragaggio in corso - si legge nella delibera G.C. n.30 del 18 marzo - fatta eccezione per il molo-martello e parte della zona rossa».
Conclusione della bonifica su tutta l’area d’impronta del molo di sopraflutto prevista non prima del 2014, secondo le dichiarazioni del Nucleo Sdai rilasciate il 1 febbraio 2011 alla Regione Puglia. Infatti, devono essere bonificate il molo-martello (aprile-settembre 2011), la restante parte della zona rossa e il canale di accesso, per la cui prospezione occorre eseguire ancora la gara di appalto (iter avviato).
«Sulla base di questa previsione e per evitare ulteriori richieste di maggiori oneri da parte dell’Ati appaltatrice - continua la delibera - è opportuno stralciare il dragaggio previsto in quelle aree non prospettate, la cui attività di bonifica non è, quindi, ancora iniziata (zona rossa e canale di accesso, ndr), per cui non è dato prevedere la conclusione che sarà comunque successiva al 2015».
Approvata l’esecutività dei lavori del porto con fretta e poca prudenza, come già Quindici aveva denunciato negli anni passati, ancora una volta si tenta di accorciare i tempi della prospezione dei fondali e della bonifica, operazioni che devono essere condotte con calma tecnica, cautela e attenzione. E lo stralcio di parte del dragaggio, così com’è stato previsto, «ridurrebbe le potenzialità del nuovo porto in particolari condizioni di mare-vento».
Intanto, è stata autorizzata la redazione della perizia suppletiva e di variante e «le opere stralciate dovranno costituire progetto di completamento da appaltare e finanziare successivamente - continua la delibera - la cui redazione esecutiva resta in capo al direttore dei lavori ing. Franco Grimaldi e all’ing. Gianluca Loliva, direttore operativo».
Un fallimento il nuovo porto commerciale? Crack sempre più acuto, mirabilia che si sfalda giorno dopo giorno. Approssimazione e sconfitta politica per il sindaco Azzollini? Delibera docet, i lavori non termineranno nel 2015, ma si protrarranno fino a data da definirsi. L’Ati chiederà un’altro risarcimento?
Non sarebbe stato più utile utilizzare tutti i 70-80milioni del porto per una bonifica oculata e attenta del fondale di Molfetta, disseminato di bombe e ordigni contenenti iprite? O magari potenziare la piccola pesca locale, che soffoca negli stenti economici e nel disinteresse di politica, associazioni e comunità cittadina?
Sul prossimo numero di Quindici, in edicola il 15 aprile, approfondiremo questo ennesimo stop ai lavori del porto commerciale con la perizia dell’ing. Enzo Balducci, dirigente Settore Lavori Pubblici, oltre alle possibili varianti al progetto esecutivo del 2008.
© Riproduzione riservata