MOLFETTA - La nostra società globalizzata si basa essenzialmente sulla “multiculturalità”, ma essa, pur esprimendosi nella vicinanza e nella convivenza di culture diverse tra loro, non può garantirne un’effettiva e costante integrazione.
“Intercultura” è un progetto che, invece, trova il suo spirito proprio in questa integrazione che si attua tra giovani provenienti da Paesi differenti attraverso la modalità dello “scambio culturale”.
Negli ultimi mesi un gruppo di studenti del Liceo Classico “Leonardo da Vinci” e del Liceo Scientifico “Albert Einstein” ha partecipato al progetto, particolarmente supportato dal Comune, dall’assessorato ai servizi socio educativi dott. Luigi Roselli e dal prof. Giuseppe Cannizzaro, dirigente dei due Licei.
La finalità principale di tale iniziativa è stata quella di porre a contatto i giovani con culture, dunque tradizioni, usanze, modi di pensare e di vivere differenti rispetto ai propri, in modo tale da arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e di esperienze e farsi portavoce di un’integrazione che non rimane la solita illusoria utopia, ma si materializza nella condivisione e nello scambio del tutto spontaneo della propria identità culturale, filtrata attraverso l’ideologia, le abitudini e i costumi, legati al proprio paese.
Quest’anno “Intercultura” ha costruito un ponte tra Molfetta e Burgdorf, capoluogo della regione svizzera di Berna; a fine marzo i ragazzi molfettesi, accompagnati da due docenti di Lingua Inglese, la prof.ssa Angione e la prof.ssa de Pinto, sono stati ospitati dai ragazzi svizzeri e dalle loro famiglie, avendo la possibilità di sperimentare un sistema scolastico che presenta molte caratteristiche che difficilmente si ritrovano nel nostro e di visitare, attraverso la loro guida, città, musei e luoghi caratteristici della Svizzera.
In aprile, invece, sono stati i ragazzi svizzeri ad essere ospitati dalle famiglie molfettesi, sperimentando il calore e la vitalità che caratterizzano la nostra città e la nostra regione.
Il 4 aprile il prof. Cannizzaro e l’assessore Roselli hanno accolto gli studenti svizzeri e i loro professori con un incontro tenutosi presso il Liceo Classico, coordinato dalla prof.ssa Turtur e dalla prof.ssa Gianna Musolino. Nel corso dell’incontro, cui ha preso parte anche l’avv. Bepi Maralfa (nella foto con Roselli e Cannizzaro), Roselli ha avuto modo di spiegare gli obiettivi del progetto e di augurare ai ragazzi di Burgdorf una buona permanenza nella nostra città.
Durante la settimana trascorsa a Molfetta, i ragazzi svizzeri accompagnati dagli italiani hanno svolto un tour per i luoghi di maggior interesse turistico della Puglia, scoprendo realtà molto diverse rispetto a quelle del proprio paese.
Lo scambio ha arricchito i ragazzi non solo dal punto di vista culturale ma soprattutto sotto il profilo umano; infatti, in poche settimane hanno stretto solide relazioni d’amicizia, che,nonostante a distanza, proseguono piacevolmente nella speranza per entrambi, italiani e svizzeri, di poter ritornare nel paese che hanno avuto modo di scoprire attraverso “Intercultura.
Gabriella Abbattista
© Riproduzione riservata