Recupero Password
Molfetta, in dirittura d'arrivo si rompe l'accordo tra Sel e Pd sul candidato sindaco. Tommaso Minervini brucia tutte le proposte Le divisioni a sinistra rischiano di favorire il centrodestra come in passato. Sel contro Vendola vuole dialogare con il centro e gli ex azzolliniani. Il ruolo ambiguo di Italia Futura partito di Montezemolo che appoggia Monti e il berlusconiano Azzollini
21 gennaio 2013

MOLFETTA - Sembrava in dirittura d’arrivo l’accordo tra Pd e Sel a Molfetta per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra, ma poi l’ostinazione di Tommaso Minervini (foto) ha ritardato ancora la conclusione, col rischio per il centrosinistra di regalare ancora una volta (e non sarebbe un caso) il sindaco al centrodestra.
Era stata, infatti, individuata una candidatura femminile, giovane e credibile che avrebbe potuto risultare vincente, mettendo anche insieme le anime del centrosinistra. Per questa soluzione si era spesa perfino la segreteria provinciale di Sel, ma Tommaso Minervini ha preferito nicchiare e tenere due piedi in una scarpa, continuando a dialogare con il centro (che non esclude un accordo con il senatore Azzurro, al quale ha dato la propria adesione anche Italia Futura di Montezemolo, che ambiguamente gioca su due tavoli, nazionale contro Berlusconi e locale pro Cavaliere) e gli ex azzolliniani, forse nel segreto intento di proporsi egli stesso come candidato sindaco, dopo aver bruciato tutti gli altri.
Insomma, il gioco sarebbe quello di arrivare come ha fatto Berlusconi ad essere richiamato in campo in extremis come “salvatore della patria”. Chissà cosa ne pensa Vendola di questo comportamento anomalo di trattativa con il centro, mentre a livello nazionale Sel ha escluso questa ipotesi? Significa una rottura con il leader nazionale del partito. Ecco perché a Molfetta la confusione all’interno di Sel sembra grande e si continua a tergiversare, ritardando l’inizio della campagna elettorale.
Ora tutto sarebbe stato rinviato al 25 gennaio, anche se da indiscrezioni sembra che Tommaso Minervini voglia sciogliere la riserva solo dopo le elezioni politiche, alle quali anche lui è candidato al Senato nella lista di Sel al 6° posto, quindi in una posizione difficilmente eleggibile.
Si è tutto arenato, anche se si era arrivati al punto da individuare perfino una sede elettorale comune di Pd e Sel nel salotto buono della città, Corso Umberto (ex sede Prenatal).
Continuano, invece, i veti incrociati. Intanto vengono buttati in piazza altri nomi, per prendere tempo, fra questi anche quelli di Nicola Piergiovanni e Angela Amato, candidati chiaramente da bruciare. Alla fine, però, si dovranno attribuire le responsabilità politiche di questa situazione, e chi ha memoria lunga non dimentica che proprio Tommaso Minervini fu eletto sindaco con una coalizione di centrodestra in cui era presente anche il berlusconiano sen. Antonio Azzollini, oltre ad An.
Che la storia si ripeta?
 
© Riproduzione riservata
Autore: Michele Mininno
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""









Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet