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Molfetta, il sen. Azzollini falco o colomba? Oggi tradirà Berlusconi per votare la fiducia al governo Letta o sarà fedele nel 25 luglio del Cavaliere?
02 ottobre 2013

MOLFETTA – Come voterà il sen. Antonio Azzollini (nella foto nell’aula del Senato) questa mattina? Sarà uno dei traditori o dei “vigliacchi” come li ha definiti il direttore del “Giornale” Alessandro Sallusti in uno scontro con Fabrizio Cicchitto in diretta a Ballarò? Oppure resterà fedele a Silvio Berlusconi che lo ha gratificato per tre volte con la nomina a presidente della commissione Bilancio del Senato? Oggi a Roma è pronto il “tradimento” al Cavaliere di Arcore in occasione della fiducia al governo Letta con la spaccatura del Pdl e per avviare il 25 luglio di Berlusconi, come quello di Mussolini nel 1943 di cui ricorre quest’anno il 70° anniversario.
Azzollini va annoverato fra i falchi o le colombe, sta con Daniela Santanchè o con Angelino Alfano?

Voci di corridoio dicono che probabilmente Azzollini (che già in passato ha tentato di lasciare Berlusconi per ottenere la candidatura al Senato e per salvarsi dalla bufera finale) aderirà al gruppo “Nuova Italia” formato da una trentina di transfughi che, con la mediazione di Pier Ferdinando Casini, abbandoneranno Berlusconi al suo destino e sanciranno la spaccatura del Pdl per creare il nuovo partito di centrodestra. Il senatore molfettese è stato sempre vicino all’ex presidente del senato Renato Schifani, che sembra essere favorevole a votare la fiducia a Letta.

© Riproduzione riservata

Autore: Onofrio Bellifemine
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Un' altro ha detto: “Non ho dormito stanotte”. Sarà anche vero, la responsabilità di un governo non è poca cosa, ma, una volta avuta la fiducia, si ritornerà a dormire la notte. Chi invece oltre a non dormire di notte già da qualche anno e continuerà a non dormire, è quel povero pensionato il quale stamattina andando a fare la spesa, si è trovato gli aumenti dettati e dovuti dall'aumento dell'Iva, senza contare i nuovi aumenti per tasse regionali e comunali; non continuerà a dormire ancora per molto tempo il disoccupato con moglie e figli, il quale all'ora di pranzo si presenterà a casa dei genitori e si sentirà dire dal padre pensionato che bisognerà ancora stringere la cinghia per colpa dei nuovi aumenti, anche dei medicinali per la mamma malata; non dormirà chissà per quante notti chi il lavoro l'ha perso all'età di cinquant'anni e rischia di restarne fuori per sempre , e con tutte le conseguenze che seguono; non dormiranno quei giovani e ragazzi recatosi all'estero per cercare lavoro, quel lavoro tanto agognato in Patria e mal ripagato fuori confini: umiliazioni e sacrifici senza nessun tornaconto; non dormiranno le donne occupate e malpagate, sfruttate, le donne disoccupate e in cerca di lavoro, con mariti e figli disoccupati. Non dormiranno pure le puttane per mancanza di puttanieri, per paura di clienti violenti senza denaro per pagare la prestazione. Non dormono più molti anziani, prossimi al commiato, umiliati e offesi perché maltrattati, picchiati e rapinati da giovani cresciuti in una società senza dignità, rispetto per deboli e indifesi. Possibile sia solo Domineddio l'unico a dormire in tutto questo caos cosmico?

Uno ha gridato: "Vergognatevi"! A chi? Questo si che vuol dire avere la "faccia da culo"; come vergognatevi, dovete andare a nascondervi nei posti più recondi del mondo dalla vergogna per aver portato l'Italia in un baratro profondo e da cui sarà molto duro risalire. Tutti noi dovremmo gridare: "vergognatevi tutti, ribaldi, disonorevoli". Altrochè onorevoli! Ma guarda un po dove può arrivare l'indecenza! Come siamo stati distratti in questi ultimi vent'anni. Quanta verità in alcuni passaggi di "Sistema": “In tutte le altre scienze si sono registrate notevoli progressi” ebbe a dire una volta John Adams, secondo presidente degli Stati Uniti “ma non in quella del governo, la cui prassi è rimasta immutata.” Esistono quattro tipi di malgoverno, spesso combinati fra loro: la tirannia, l'eccessiva ambizione, la inadeguatezza e la decadenza, e, infine, la follia o la perversità. Ma follia e perversità, potrebbe obiettare qualcuno, fanno parte della natura umana, e allora per quale ragione dovremmo aspettarci qualcosa di diverso dagli uomini di governo? La follia dei governi preoccupa perché si ripercuote con effetti più negativi su un maggior numero di persone; di qui l'obbligo per i reggitori di stati di agire più degli altri seconda ragione. Tutto ciò è risaputo da tempo immemorabile, e allora perché la nostra specie non ha pensato a prendere precauzioni e a cautelarsi? .....il potere corrompe, e di ciò ormai, siamo perfettamente convinti. Meno consapevoli siamo del fatto che esso alimenta la follia, che la facoltà di comandare spesso ostacola e toglie lucidità alla facoltà di pensare. La perseveranza nell'errore, ecco dove sta il problema. I governanti giustificano con l'impossibilità di fare altrimenti decisioni infelici o sbagliate. Domanda: può un paese scongiurare una simile “stupidità difensiva” come la definì George Orwell, nel fare politica? Altra domanda, conseguente alla prima: è possibile insegnare il mestiere ai governanti?"


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