Molfetta, il cambiamento… continua, le manutenzioni no: ed ecco che una pioggia abbondante manda in tilt la città
MOLFETTA - Beh, mi sembra troppo! Mercoledì, dopo mesi di caldo torrido, soffocante - le "mezze stagioni", è vero, non esistono più - 'Giove pluvio' si è ricordato anche del nostro territorio secco e sitibondo ed ha scaricato qualche millimetro di pioggia, su Molfetta e dintorni, che ha avuto - almeno a Molfetta - il merito di alleviare la calura, dilavare e pulire le strade da tutto ciò che, noi cittadini ed animali, rilasciamo e che, il più delle volte, resta lì a... frollare al caldo, per la gioia di tutti.
L'evento è stato, come ormai è norma, breve ma piuttosto abbondante, violento? Oltre al lavaggio strade, ha provocato alcuni danni (danni che, una manutenzione programmata, razionalmente eseguita e organizzata, forse avrebbe evitato): mi riferisco allo stra-documentato dai 'media', sollevamento di un pezzo di asfalto di pochi metri quadri, verificatosi per l'infiltrazione dell'acqua ruscellante di c.so Margherita di Savoia, al di sotto dell'asfalto, alla fine del selciato di ardesia che costituisce il fondo stradale del corso.
I 'media' locali, i notiziari locali, hanno riportato la notizia, sottolineando la..."tempestività dell'intervento, citando perfino i nomi - non degli OPERATORI - ma dei 'responsabili' dei Servizi": una esagerazione, per la conseguenza di un evento naturale - la pioggia - che, come ormai dovremmo abituarci a considerare, è stato un po'... violento: causa del fatto che ormai il clima (non sta cambiando, in peggio) è già cambiato!
È stata tale, l'eco dell'evento - un po' di asfalto saltato, pensate un po'!! - che una mia parente residente nel Lazio, mi ha telefonato per avere notizie sulla mia... incolumità! L'ho ovviamente ringraziata e rassicurata.
Mi inquieta però un'ultima, mia considerazione: vista l'urgenza dell'intervento, ripeto stra-documentato, il conglomerato bituminoso del 'rappezzo' sarà mica stato deposto sull'umido? Non me ne intendo ma, bitume e bagnato, non è che 'lavorino' bene, insieme! Ma sono mie considerazioni che certamente sono state valutate?
Un altro evento, conseguenza della precipitazione breve anche se consistente: il sottopassaggio della Stazione ferroviaria - recentemente restaurato - si è allagato; nessun 'medium' - salvo "Quindici", che ha pubblicato anche la foto - ne ha dato notizia; l'ho letto anche quando ho comprato, nell'edicola della Stazione, il mio quotidiano. Sono intervenuti i VV FF, ma non hanno potuto fare molto. Perché? Ma perché, i pozzetti ingoiatori sono tutti OSTRUITI!
A questo proposito, mi permetto di fare una piccola considerazione: non sono ostruiti SOLO quegli ingoiatori pluviali: lo sono, se non tutti, la maggior parte. Corso Margherita è dotata, come altre strade (c.so Umberto, ecc.) di aperture che convogliano (dovrebbero) le acque meteoriche, nella 'fogna bianca' (quella che raccoglie la pioggia dalle strade). Ma, le aperture, i canali di raccolta, la fogna medesima, sono libere, pervie, assolvono il compito per cui furono concepite? Non sembra.
Un'altra situazione, fra le tante 'che non conosco' è quella di via Galilei, civico 8: strada stretta, trafficatissima, con marciapiede strettissimo, ci passa una sola persona per volta. Quando piove, i tombini esistenti INTASATI! non fanno defluire l'acqua che ristagna in pozze, ai lati della strada. A causa del traffico frenetico, il malcapitato che passa sul marciapiede, corre il rischio di una indesiderata "doccia al contrario" con acqua lurida!
Chissà se, forti dell'esperienza vissuta mercoledì, tutte le personalità (debitamente citate dalla Stampa cartacea e televisiva) prenderanno una decisione strategica, storica di "prevenire", invece che, "accorrere", (con stampa al seguito), prendendo in considerazione l'ipotesi di eseguire una verifica a tappeto, delle colatoie e inghiottitoi pluviali, magari per attenuare i danni collaterali del prossimo acquazzone; perché, ce ne saranno eccome e, sempre più violenti.
Facciamo un atto di fede e, appunto in fede a quanto dichiarato in campagna elettorale (cito): 'il cambiamento continua!' il cambiamento, perlomeno INIZI!
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Autore: Tommaso Gaudio