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Molfetta, i migliori se ne vanno?
26 maggio 2016

MOLFETTA - E’ quasi trascorso un mese dalla morte di Vincenzo de Cosmo – detto Enzo.

In meno di un mese a Molfetta sono accaduti, fra gli altri, due eventi che resteranno a lungo nella memoria civile cittadina.

L’improvvisa morte di Enzo de Cosmo.

Il Sindaco Paola Natalicchio ha rassegnato le dimissioni dalla carica dopo meno di tre anni da quando, nel giugno del 2013, fu eletta a sorpresa, superando, appunto a sorpresa, al ballottaggio il Candidato espresso dalla corazzata’ di Centro Destra. Fu un evento che traumatizzò la ‘corazzata’, al punto da farla quasi naufragare, ma che costituì per la parte civile che avversava le politiche dell’Amministrazione uscente e del suo deus ex machina  (il senatore Antonio Azzollini, sindaco uscente) una specie di shockin positivo! Nessuno quasi credeva nella realtà. Ma fu così.

Da un certo punto di vista dunque, la Comunità ha… perso due figure istituzionali di primissimo piano.

Enzo de Cosmo: docente universitario, fervente cattolico praticante, eminente politico nella Democrazia Cristiana. Fu Sindaco di Molfetta, Deputato e Senatore della Repubblica. E’ stato un Uomo politico che ha operato sempre con estrema onestà intellettuale, credendo nei valori della sua cultura civile ed etica. Ha operato bene – per alcuni, male per altri: nessuno è perfetto. Tuttavia c’è sempre da riconoscergli l’onestà civile che ha contraddistinto il suo operato. Quando è stato il momento, ha lasciato la Politica attiva, all’incirca quando la Democrazia Cristiana, come quasi tutti i Partiti della Prima Repubblica, fu travolta dallo scandalo Mani pulite e dalle inchieste susseguenti ed incominciò a declinare politicamente frantumandosi: è rimasto un Signore che ha avuto cariche pubbliche importanti, ma che ha voluto e saputo …uscire da quel mondo (la politica ed i politicanti) che forse non si confacevano con la sua indole di persona onesta e, come si dice, a schiena diritta.  Da allora è stato osservatore, senza mai imporre il suo pensiero e/o la sua influenza, degli eventi civili della Città, con discrezione e forse distacco. Non vuole essere, questa, una “lode post mortem”: l’abbiamo sempre percepito così.

Le dimissioni della sig.ra Natalicchio da Sindaco di Molfetta. C’è subito da dire che non è stato il mitico fulmine a ciel sereno. C’era già stato un precedente atto di dimissioni, poi rientrate, dopo un – l’ennesimo – chiarimento!. Era nell’aria; molti, soprattutto chi seguiva attivamente  le vicende politiche e amministrative sentivano che l’Amministrazione era sempre in bilico, malgrado non fosse l’Opposizione ad attentare alla compattezza istituzionale cittadina!  

La cosa che ha più fatto scalpore, che ha scioccato le coscienze di quelli – e non solo essi - che avevano visto nell’elezione della sig.ra Natalicchio, un cambio sostanziale di passo nella vita sociale e civile di Molfetta, è stato che la crisi istituzionale non sia stata innescata e determinata dall’Opposizione in Consiglio comunale. I veri fautori del delitto politico sono da ricercare, udite, udite, negli stessi componenti di Maggioranza della Giunta in carica e nell’in-azione dei Partiti (di Sinistra!!!) che appoggiavano l’Amministrazione medesima!

Adesso la Città è commissariata. Vuol dire che il Commissario si occuperà di gestire la cosa pubblica giusto per la correntezza. Tutti i progetti – buoni e meno buoni – che l’Amministrazione dimissionaria aveva già predisposto saranno rimandati sine die. Il Porto (la messa in sicurezza della struttura) resterà nella situazione che esisteva dal momento del sequestro operato dalla Magistratura (Ottobre 2013); dubitiamo che il Commissario abbia il potere di determinare ed attuare le procedure necessarie appunto per la messa in sicurezza delle opere, costate – ricordiamolo ancora una volta, se ce ne fosse bisogno – alcune decine di milioni di Euro: denaro pubblico!

I ‘responsabili’ di questa situazione paradossale: una Giunta di Sinistra che viene sciolta perché i Consiglieri e gli Assessori (alcuni) della Coalizione di sinistra, hanno, coi loro comportamenti in Giunta, determinato la caduta dell’Amministrazione.

E’un paradosso; di più, è un non senso!

La Città fu dominata per oltre dieci anni, con alterne vicende (dimissioni di Giunte bulgare, per permettere al Sindaco Azzollini di ricandidarsi Sindaco e poi Senatore). I Cittadini, quelli che capivano che una Giunta di Centro destra, avrebbe potuto operare bene, se solo ci fosse stata più collegialità (il Sindaco/ Senatore, presente – a causa dei suoi impegni istituzionali al Senato – solo nel fine settimana) ma il Sindaco Azzollini aveva negato persino le deleghe di legge ai propri Assessori. Le decisioni venivano prese …all’unanimità, solo nei week end.

Costoro forse incominciavano ad apprezzare anche essi l’opera di questa Signora che, agli inizi fu anche definita un alieno che non conosce la Città, malgrado sia molfettese a tutti gli effetti, anche anagrafici. Ha subìto, come è fisiologico, anche lei le solite colate di fango che un certo genere di politica, ultimamente somministra alla parte avversa.

Adesso non abbiamo più un governo della Città, non abbiamo ancora udito una fiato da parte di coloro che – il P.D. cittadino, la Segreteria provinciale e Regionale e altri componenti politici della Giunta decaduta per dimissioni – hanno di fatto le mani sporche di questo delitto istituzionale: ce lo racconta la cronaca!.

Noi Cittadini? Siamo confusi, siamo adirati, siamo sconfortati al pensiero del futuro della nostra Comunità. Che cosa succederà fra circa un anno, quando torneremo alle urne per eleggere un nuovo Sindaco? In quali condizioni civili potremo operare la nostra scelta libera? Quali personalità della Sinistra, ammesso e non concesso che si possa ancora parlare di Sinistra, si presenteranno a chiedere il nostro consenso elettorale? Saranno le stesse che hanno affossato l’attuale Giunta? E che cosa fa credere loro che noi Cittadini, di una certa cultura civile, potremo aver dimenticato quello che è accaduto e firmare una cambiale politica in loro favore? Saremo… costretti a votare diversamente? Bel risultato avranno allora ottenuto! Sarà forse allora che, per una sorta di catarsi, verrà cancellata letteralmente l’attuale struttura di comando della Sinistra cittadina, provinciale e Regionale?

© Riproduzione riservata

Autore: Tommaso Gaudio
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