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Molfetta, domani Consiglio comunale: rendiconto di gestione 2010 e illegittimità del bando Multiservizi
12 giugno 2011
MOLFETTA
- Rendiconto di gestione 2010 e discussione sulla cessione della quota minoritaria del capitale sociale della Multiservizi, i punti in discussione nel consiglio comunale di domani (palazzo Giovine, convocazione ore 17 - inizio ore 18).
Quasi 882mila euro l’avanzo di amministrazione per il rendiconto del 2010, ha annunciato a
Quindici
l’assessore al Bilancio,
Giulio la Grasta
. «
Abbiamo un trend storico positivo dal 2007 con 625mila euro, poi 820mila euro nel 2008, infine 1,6milioni di euro nel 2009 e 882mila euro nel 2010
- ha aggiunto -
in tutti i bilanci l’amministrazione Azzollini ha mantenuto il controllo di gestione, evitando ad esempio gli sprechi, per ottenere risultati importanti, che ci hanno permesso di mantenere il patto di stabilità, ottenere finanziamenti, realizzare le stabilizzazioni e non gravare sulle tasche del cittadini
». Nessun debito fuori bilancio e stessa pressione fiscale, nonostante l’aumento del fabbisogno comunale.
Illegittimità nella cessione della quota minoritaria della Multiservizi, l’argomento che opporrà in un serrato dibattito i due schieramenti. L’ordine del giorno è stato presentato dall’opposizione che nello scorso maggio segnalava la mancanza nel bando di due requisiti essenziali: esplicita e puntigliosa definizione
dei servizi da esternalizzare e previsione del rinnovo della procedura di selezione alla data di scadenza del periodo di affidamento per evitare che il partner privato divenga socio stabile della società mista.
Altra mancanza, l’obbligo per i concorrenti di presentare un
piano industriale di crescita e sviluppo della Multiservizi. Il bando, inoltre, prevede che la scelta del socio sia legata solo al prezzo di acquisto della partecipazione, trascurando del tutto l’aspetto tecnico e il piano industriale che il socio privato intende realizzare anche al fine di garantire gli attuali livelli di occupazione all’interno della Multiservizi.
© Riproduzione riservata
Autore:
Marcello la Forgia
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Mago magò
14 Giugno 2011 alle ore 16:11:00
......verrà fuori il classico coniglio dal cilindro del presunto mago!
Rispondi
Falkorosso d'Apulia
13 Giugno 2011 alle ore 18:18:00
La Multiservizi è un carrozzone clientelare nel quale ci hanno messo le mani (in pasta) la destra come la sinistra. Occorre oggi preoccuparsi della salvaguardia dei posti di lavoro, è vero, e bisogna essere dalla parte dei lavoratori, su questo non ci piove, ma ad una condizione: devono lavorare!!! Dio non voglia che ci sia qualcuno unitamente alla raccomandazione per il posto fisso (non prendiamoci per il culo, sappiamo certe cose come funzionano e che "Parigi val bene una messa"), abbiano ricevuto pure quella a non fare un katso!!! E questa sarebbe una cosa intollerabile. Ricordate i dipendenti dell'ufficio di collocamente comunale? Fatevi una rinfrescata... che poi d'estate è cosa anche gradevole...
Rispondi
l'utilizzatore finale
13 Giugno 2011 alle ore 13:10:00
Sarebbe un paradosso se l'acquirente, pagasse il venditore, con gli stessi avanzi di gestione. E' possibile escludere un simile "giro di valzer" contabile? Meglio chiederlo, non si sa mai, con questi...
Rispondi
Vendicatore Nero
13 Giugno 2011 alle ore 12:26:00
....ma se il socio è di minoranza, secondo voi, può fare un piano industriale, decidere l'assetto aziendale, senza sentire il parere del socio di maggiornaza ?? E poi, è colpa dell'amministrazione se fino ad ora si è presentata una sola azienda ? C'è qualcuno disposto a sborsare cache 380 mila euro o più, per via del rialzo ? Se c'è perchè non si fa avanti, e fa un bel piano industriale di tagli di persone che non fanno nulla dalla mattina alla sera?
Rispondi
tommaso gaudio
12 Giugno 2011 alle ore 16:00:00
Il bando per la cessione di una quota (minoritaria) della Moltiservizi è irregolare? La cessione avverrà in favore di chi presenterà l'offerta economica più vantaggiosa (per il venditore)? Non saranno considerati i contenuti qualificanti dell'offerta (piano indistriale, assetto aziendale, varie ed eventuali)? Sono tutte cose che nel caso dell'acquisto di altri "beni" vengono tenuti in debita considerazione; in questo caso ...sembra di NO! Trattandosi di un'azienda pubblica, operante in quel detereminato settore, il "business" suscita appetiti ed ingordigia incontenibili, sia di chi vende, ma sopratutto di chi acquista. Vedremo che cosa ne verrà fuori.
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