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Molfetta, dedicazione della chiesa Madonna della Rosa: una nuova casa per la comunità
15 marzo 2013

MOLFETTA - Numerosi fedeli hanno partecipato all’inaugurazione e dedicazione della nuova chiesa Madonna della Rosa. Adesso la nuova zona residenziale si arricchisce della presenza fisica e spirituale della nuova chiesa, espressione di una comunità che cresce e si consolida.
A celebrare la funzione il vescovo mons. Luigi Martella che, durante l’omelia, ha espresso la sua gioia nel veder completati i lavori di costruzione, sempre accompagnati nel tempo da difficili attese e febbrile lavoro. Grazie alla comunità che speranzosa ha aperto il suo cuore in tempi difficili e al costante impegno del parroco don Girolamo Samarelli, oggi i fedeli hanno la possibilità di condividere una casa comune. Come Gesù racconta nella parabola del “figliol prodigo”, a questa comunità mancava la “casa del padre” che prende vita in quest’edificio pieno di Dio. Il vescovo ha anche lanciato un ultimo appello ai fedeli, invitandoli a ricordare sempre quel momento per poterlo celebrare nel tempo.
Terminata la liturgia della parola, diversi sono stati i riti di dedicazione. Il vescovo ha deposto sotto l’altare le reliquie di San Paolo della Croce, San Corrado di Baviera, beati Martiri di Otranto e l’amatissimo papa Giovanni Paolo II. Si è proceduto all’unzione dell’altare e delle pareti della chiesa. Il vescovo ha versato il sacro crisma al centro dell’altare che è diventato simbolo di Cristo.
Il parroco ha poi unto e segnato le quattro croci ai lati della chiesa per ricordare che l’edificio è dedicato in modo esclusivo e permanente al culto cristiano. Dopo il rito dell’unzione, un piccolo braciere è stato collocato sull’altare per farvi ardere l’incenso come simbolo del sacrificio di Cristo e delle preghiere dei fedeli che s’innalzano a Dio. Terminata la copertura dell’altare, il Diacono ha acceso le candele per la celebrazione dell’Eucarestia. La chiesa, illuminata a festa, si è mostrata in quella sobrietà e naturalezza di stile che più la caratterizza.
La celebrazione è continuata secondo la tradizionale procedura e al suo termine un momento conviviale ha riunito i fedeli sotto un unico pane.
 
© Riproduzione riservata
 
Autore: Maria Nicola Stragapede
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