Molfetta, da tempo perseguitavano due esercenti: arrestati dai carabinieri
MOLFETTA - Da oltre un anno avevano preso di mira i proprietari di un bar di Molfetta tentando di rapinarli, di derubarli ed al fine di imporre la loro presenza minacciosa nell'esercizio commerciale attuavano continue vessazioni e molestie verso di loro e dei clienti. Alle prime luci dell'alba di oggi è finito l'incubo per i due esercenti poiché i malfattori, a conclusione di una mirata attività investigativa condotta dai Carabinieri della locale Compagnia, sono finiti in manette. Si tratta del 42enne Vito Fruttidoro e del 35enne Vito Magarelli, entrambi del posto e già noti alle
forze dell'ordine, arrestati il primo per tentata rapina, detenzione e porto illegale di armi, tentato furto, violazione di domicilio ed evasione mentre l'altro per violenza privata aggravata e danneggiamento aggravato.
Nel settembre del 2007 il Fruttidoro, nonostante sottoposto agli arresti domiciliari, travisato da passamontagna e pistola in pugno, dopo essersi introdotto nell'abitazione della coppia di esercenti non esitò a minacciare la padrona di casa puntandole l'arma alla tempia e pretendendo denaro. Nella circostanza però, riconosciuto dalla donna in quanto assiduo frequentatore del bar, si dileguava velocemente. Lo stesso, in un'altra occasione, nel tentativo di perpetrare un furto nell'esercizio commerciale, aveva cercato invano di nascondersi sotto un biliardo prima dell'orario di chiusura ma, scoperto dal titolare, si giustificava riferendo di voler recuperare una pistola che aveva nascosto lì nel pomeriggio. Il Magarelli, invece, tutte le volte che entrava nel locale non perdeva occasione di offendere, maltrattare e malmenare i clienti e, di fronte ai continui inviti degli esercenti a tenere un comportamento rispettoso, reagiva rompendo suppellettili minacciando di non avvisare i Carabinieri altrimenti avrebbe incendiato il bar.
Gli investigatori, quindi, al termine di una complessa attività d'indagine, sulla base delle dichiarazioni di testimoni e vittime sono riusciti a presentare all'A.G. un circostanziato quadro probatorio che ha portato la procura di Trani a concordare con le risultanze investigative e ad emettere due ordinanze di custodia cautelare eseguite questa mattina. I due rintracciati e bloccati presso le rispettive abitazioni sono stati associati presso la locale casa circondariale.