Molfetta, clima di odio contro vigili e giornalisti. Investito il cap. Gadaleta, insultato da un politico il direttore di “Quindici” Felice de Sanctis
Una campagna elettorale intollerante e violenta e siamo appena all'inizio. Le responsabilità di alcune forze politiche di centrodestra che alimentano il rifiuto delle leggi e delle regole democratiche. Il tentativo di mettere il bavaglio alla stampa
MOLFETTA – Due episodi di incivile intolleranza avvenuti oggi a Molfetta danno l’idea di una campagna elettorale che si annuncia abbastanza violenta. E siamo solo all’inizio.
Il clima di odio, alimentato solo per catturare voti, cavalcando il malcontento della gente, rischia di portare la città verso una situazione di scontro non solo verbale, che toglie serenità a un confronto che deve essere dialettico e democratico e non fatto da aggressioni alle forze dell’ordine e ai giornalisti.
Veniamo ai fatti: il comandante della Polizia Municipale, cap. Giuseppe Gadaleta è stato investito questa mattina da un uomo col suo camion carico di rifiuti, che avrebbe voluto depositare illegalmente.
L’uomo, che era stato già segnalato ai vigili urbani, è stato sorpreso tra via S. Benedetto e via S. Domenico da una pattuglia della polizia municipale col comandante a bordo. Quando quest’ultimo gli ha chiesto i documenti, l’autista lo ha prima insultato e poi ha tentato di investirlo, fuggendo controsenso su via S. Benedetto.
Per fortuna il cap. Gadaleta è riuscito a scansare il camion, rimanendone colpito solo ad un braccio, mentre l’altro vigile è rimasto illeso. Medicato al pronto soccorso, il comandante se l’è cavata con una prognosi di 6 giorni per alcune contusioni. L’aggressore è stato identificato e denunciato.
Questo episodio è il risultato di una irresponsabile campagna contro la raccolta rifiuti “porta a porta” alimentata da alcune forze di centrodestra che finisce per colpire chi vuole far rispettare regole e leggi.
Sull’ultimo numero della rivista mensile “Quindici” in edicola in questi giorni, ampio spazio viene dato al problema rifiuti, con un’intervista all’amministratore dell’Asm, Nicola Massimo e allo stesso comandante della polizia Municipale, Giuseppe Gadaleta. Entrambi annunciano sanzioni nei confronti dei cittadini zozzoni e incivili e il ricorso a trappole fotografiche per incastrare i trasgressori delle regole. Quindici pubblica anche copia di due sanzioni già elevate dalla Polizia municipale.
L’altro vergognoso episodio ci riguarda direttamente, alimentato anch’esso da un clima di intolleranza e di insulti sui social e non solo, inteso ad impedire l’esercizio della libertà di cronaca e di critica garantita dalla Costituzione. Protagonisti di questo clima sono esponenti del centrodestra, ma anche qualche personaggio del Pd, che dimostrano di non avere rispetto delle persone e del ruolo che svolgono.
Questa mattina in via Giacomo Salepico il direttore di “Quindici” Felice de Sanctis è stato insultato pesantemente e aggredito verbalmente per strada da un noto esponente della coalizione di centrodestra, che già su Facebook aveva offeso il giornalista con alcune affermazioni diffamatorie con commenti sul profilo di un altro esponente politico, questa volta del Pd, che le aveva condivise, aprendo la strada ad altri commenti offensivi e ingiuriosi. E’ questo il clima che si respira a Molfetta: è in atto una vera campagna di intimidazione che rischia di avere come risultato le aggressioni. Gli episodi di oggi sono già un preoccupante segnale.
Nell’esprimere solidarietà al comandante Gadaleta e al nostro direttore, i giornalisti di “Quindici” condannano i tentativi di impedire il lavoro delle forze dell’ordine e di mettere il bavaglio alla stampa attraverso questi gravi episodi di aggressione e rivendicano il diritto di cronaca e di critica: non ci faremo intimidire da personaggi che dimostrano non solo di non conoscere la democrazia, ma nemmeno l’educazione.
© Riproduzione riservata