Molfetta, Campagna di sensibilizzazione sull'acqua, dono di Dio e bene comune
MOLFETTA - Acqua bene comune e dono di Dio L'Ufficio di pastorale sociale e del lavoro e l'Azione Cattolica diocesana avviano una Campagna di sensibilizzazione sull'acqua, dono di Dio e bene comune, sulla promozione di nuovi stili di vita e sulle problematiche che investono il referendum sull'acqua.
Sul numero di Luce e Vita di domenica 8 maggio è pubblicato un articolo, a cura del direttore dell'Ufficio di pastorale sociale e del lavoro, relativo ai prossimi referendum, in particolare quello sull'acqua, per il quale si avvia in questi giorni, in diocesi, una attività di sensibilizzazione che coinvolgerà tutte le parrocchie. La Diocesi è firmataria, insieme ad altre diocesi e uffici diocesani, di un manifesto dal titolo "Acqua dono di Dio e bene comune" in cui si vuol sensibilizzare ogni cittadino a valorizzare e tutelare questo bene pubblico e ad adottare stili di vita amici dell'acqua.
La Presidenza diocesana di AC, coinvolta direttamente in questo impegno, ha diramato il seguente comunicato: "Laici con la coscienza sempre accesa"
«Il 12 e il 13 giugno prossimi vedranno milioni di cittadini italiani impegnati nell’esprimere il proprio parere sui quesiti referendari, soprattutto in materia di gestione privata o pubblica del prezioso e vitale bene “acqua”. Anche la nostra Diocesi, sottoscrivendo il documento “Acqua, dono di Dio e bene comune”, ha ribadito come l’acqua sia un bene che “esige una gestione comunitaria, orientata alla partecipazione di tutti e non determinata dalla logica del profitto”. L’Azione Cattolica Diocesana promuove dunque percorsi cittadini e/o interparrocchiali di informazione e sensibilizzazione sulle questioni poste dai quesiti referendari, in particolare su quelli dell’acqua.
In questo modo, l’AC invita l’intera comunità ecclesiale e civile ad esercitare il diritto di voto per non invalidare il referendum, prezioso anche se estremo strumento di esercizio diretto della democrazia. Inoltre vuole approfondire le ragioni del SI, perché si compiano scelte consapevoli e responsabili, vista l’alta posta in gioco che attiene al nostro futuro e a quello delle generazioni a venire. Partecipare è nostro dovere ed è l’unico modo per difendere i nostri diritti».