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Molfetta cambia il suo volto: da terra degli ulivi a terra delle palme
04 gennaio 2003

MOLFETTA – 4.1.2003 La città sta lentamente, ma inesorabilmente cambiando il suo volto: da terra degli ulivi a terra delle palme. Ormai il percorso è tracciato e non c'è possibilità di ritorno. Nei giorni di Natale è stato compiuto l'atto più recente della trasformazione in atto: transitando sulla statale 16 in direzione Bisceglie, all'altezza della Basilica Madonna dei Martiri, era possibile notare un cantiere e alcuni operai che lavoravano sul ciglio della strada. Stavano allargando la carreggiata? I più hanno pensato che, finalmente, chi ci amministra si fosse reso conto della pericolosità della strada, teatro di numerosi incidenti, anche mortali, e avesse provveduto all'allargamento della statale, piena di curve insidiosissime e senza vie di fuga. 24 dicembre 2002, la sorpresa: gli spazi ottenuti ai margini della sede stradale sono stati riempiti con…palme (nella foto)! L'opera è completa e può essere ammirata in tutta la sua…bellezza. Viva Molfetta città della pace e di incidenti mortali (speriamo che qui muretti in pietra messi follemente in curva non ne provochino qualche altro). Ma che importa, stiamo diventando la Palm Beach della Puglia e la Los Angeles dell'Adriatico… Michele Bruno
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Ma cosa centra il riferimento a Berlusconi nella vostra difesa dalle accuse di faziosità? E' il tipico atteggiamento di voi "sinistrati": qualunque cosa accada a Molfetta, in Italia, in Europa o nel mondo dovete tirare in ballo il Berlusca! Sembra che sia lui la causa di tutto. Anche a me il cavaliere sta sulle palle, ma non me la prendo con lui o non lo faccio rientrare in ogni mio discorso. Cercate di pensare ad argomenti difensivi e a riferimenti diversi una volta per tutte! E poi, non ostinatevi nella farsa di negare la vostra faziosità, la vostra inclinazione a sinistra, il vostro "combattere" l'attuale amministrazione. Che significa poi dire che siete obiettivi dato che lasciate la possibilità a noi navigatori di scrivere il nostro pensiero? Questa non è obiettività o dimostrazione di mancanza di faziosità, ma è semplicemente libertà d'opinione, democrazia. Un po di dignità e presa di coscenza non guasterebbe. A parte questa premessa un po troppo lunga ma doverosa, vorrei dire che per quanto riguarda le palme, ormai non se ne può più, tra breve rischiamo di ritrovarcele in casa, in macchina, nei posti più impensati... beato il fornitore che si sta arricchendo alla faccia nostra. Ma ormai Molfetta è così, una piccola Las Vegas, dove tutto è possibile e dove anche le leggi sembrano non esistere più, qualunque cosa venga in mente all'amministrazione viene fatta, senza pensare, e le palme ne sono una dimostrazione. Per non parlare poi dei vari mega tabelloni pubblicitari che spuntano come funghi, ole varie concessioni per lidi o gazebi! In fondo, problemi più seri come via Berlinguer trasformata in campo da golf a 18 buche(mancano solo le bandierine, ma penso che anche qualche palmetta possa andare bene), o il degrado del centro storico, o il dilagare di episodi criminosi di varie entità e la mancanza di vigilanza da parte delle forze dell'ordine, queste e tante altre cose possono aspettare, pensiamo prima ad abbellire e trasformare Palm Beach Molfetta. Potrei continuare ad esternarvi il mio malumore ancora per molto, ma preferisco concludere invitandovi a continuare il vostro lavoro con la solita professionalità e bravura, magari con un po più di obiettività, ma Berlusconi e altre cose che con la realtà molfettese non centrano, lasciatele perdere. Grazie.
Mi sento in dovere di un commento alle parole di tale Lloyd Daniels. In base a quale principio lei ritiene che, poichè il limite di 50 km/h non viene rispettato in quel tratto di strada, il muretto non doveva essere costruito perchè pericoloso? Il problema non è la pericolosità del muretto, ma l'incivile pericolosità degli automobilisti che si ritengono superiori a qualunque norma o legge, e che si sentono in dovere di non rispettare il limite di velocità! Il problema è questo stato di cose, di anarchia degli automobilisti, d'altronde come dargli torto se le forze dell'ordine non esistono? Iniziassero a presidiare le strade e ad elevare contravvenzioni, ad educare con la forza gli automobilisti! Questo è il problema caro signore. Se si ragionasse secondo la sua ottica, a questo punto dovremmo chiedere all'amministrazione comunale, ad esempio, di rimuovere i dossi artificiali al lungomare! Si, perchè tali dossi impongono all'automobilista una velocità di 20 km/h, ma dato che il lungomare sembra essere il rettilineo dell'autodromo di Imola, dove testare le performances delle auto, e dato che tale velocità non viene rispettata, togliamo i dossi artificiali, così si può gareggiare e sfrecciare senza rischiare che gli "inutili" dossi artificiali possano danneggiare le sospensioni delle auto! Caro signore, potrei citare ancora altri esempi, ma ritengo il messaggio sia chiaro. Educhiamoci ed impariamo a rispettare le leggi, ad essere civili, poi vedrà che un muretto in quel punto non sarà un così grande pericolo! Grazie.



Il Sig. Spadavecchia non perde il vizio di ironizzare sull'intelligenza degli altri. Diceva il Poeta: ognuno col proprio metro l'altrui misura. Calza perfettamente al suo caso. Forse una guardatina ogni tanto al suo specchio le gioverebbe. Poi, ancora una volta, dimostra di non saper o non voler leggere. La critica non è alle palme in quanto tali (anche se quelle di via Bisceglie, come quelle di via Felice Cavallotti, sono di tipo diverso dalle altre "storiche" della città), ma alla loro collocazione. Il Sig. Spadavecchia è sempre un po' in ritardo nelle sue osservazioni, ma ognuno esprime ciò che è e ha. Anche nella vicenda della prima cala non si criticava l'abbellimento, ma il muro di cemento sulla spiaggia: una vergogna per chi dice di essere del WWF. Nel caso di via Bisceglie è ancora una volta un muro l'oggetto della critica, per la pericolosità di una barriera in pietra messa in curva su una strada statale e trafficata. E poi perché le palme all'ingresso della città? Non crediamo che abbelliscano granché, come gli ulivi su via Terlizzi, collocati sotto il ponte (altra bella idea!) e le palme su via Giovinazzo, di cui abiamo ampiamente parlato. In quanto alle palme sul marciapiede di via S. Domenico, noi di "Quindici" non le abbiamo criticate, anzi, abbiamo criticato chi non le voleva. Ci sembrano,invece, assurde le palme messe direttamente sulla banchina a due metri dal mare con le radici che pescheranno in futuro direttamente ...acqua salata. A muoverci è l'amore per la città, ma anche un certo senso estetico che purtroppo manca sicuramente sia a lei sia al WWF, come ampiamente dimostrato alla prima cala. Lei si chiede se conosciamo l'Unione Europea, ma lei conosce il WWF? O forse siamo noi a non conoscerlo o riconoscerlo più, almeno a Molfetta. In quanto alla notizia delle palme annunciata sei mesi fa, lei dà per scontato che noi leggiamo l'altro giornale. La informiamo che non lo leggiamo, perciò non potevamo conoscere il progetto. Ma se l'avessimo conosciuto, l'avremmo criticato già sulla carta: perché come è stato realizzato è anche peggio. Infine, le pagliacciate le rimandiamo al mittente: noi facciamo informazione corretta (una conferma sono le migliaia di lettori che hanno fatto di "Quindici" un giornale leader) esprimiamo opinioni con grande libertà e senza condizionamenti, come è nel nostro diritto e nel nostro mestiere. Forse lei e i suoi amici che rimpiangono dittature passate, preferiscono il silenzio o la censura per far passare tutte le "porcherie" estetiche fatte finora. Al posto delle palme perché non mettere i ...cipressi: forse sarebbero stati più in sintonia col luogo. E speriamo che quel muretto non provochi incidenti, altrimenti la dura e tragica realtà prevarrà sul suo discutibile senso estetico. La prossima volta, prima di parlare o, peggio, di scrivere, conti fino a 10.

Mi piacerebbe incontrarlo questo intelligentissimo articolista Sig. Bruno, anche perchè il suo nome mi suona nuovo ma non la linea giornalistica al solito monotona e stupefacente. Indica Molfetta come città avviata lentamente, ma inesorabilmente verso un cambiamento del suo volto: da terra degli ulivi a terra delle palme. Mai cosa più stupida fu scritta. Primo perchè le 15 palme piantate nell'ultimo anno (noti bene sig. Bruno, QUINDICI, come il suo giornale) sono cosa ben minima rispetto alle palme piantumate anni addietro a Banchina San Domenico: una scelta che allora fu contestata, sicuramente anche da voi, ma che si è rivelata dagli ottimi risultati estetici. Inoltre l'autore evidentemente non conosce la città, forse perchè della nostra città gliene importa ben poco: bellissime palme sono presenti a Piazza Vittorio Emanuele (lo sa dov'è?), nella Villa Comunale e bla bla bla in tanti altri posti che lei non conosce e che mi scoccio tanto a dirglieli. E queste sono palme che appaiono in foto storiche, a testimonianza del fatto che l'ottimo aspetto estetico delle palme fu notato anche dai nostri bisnonni che decisero di piantumarle lustri addietro. Secondo: Molfetta rimane città degli ulivi e dell'olio, come testimoniano i dati (reali) della produzione di olio d'oliva, della sua commercializzazione e dei riepiloghi qualitativi e quantitativi espressi nelle tabelle pubblicate dall'Unione Europea (sa cos'è?), nelle statistiche nazionali regionali e bla bla bla in tanti altri documenti che non ho proprio voglia di dirglieli, perchè è inutile. E' inutile perchè questo tipo di intervento di abbellimento di via Bisceglie (il dubbio è che taluni preferiscano che la zona rimanga un ghetto, brutto ed insignificante) fu già annunciato in agosto da un articolo de L'altra Molfetta, e veniva anche specificato il tipo di intervento. L'articolista ha dormito per sei mesi, non ha proposto nulla di alternativo, e si sveglia ora meravigliandosi del tutto, come se tutto ciò non fosse stato già pianificato. Allora un solo interrogativo rimane: in articoli come questo, prevale l'aspetto conservatore (nella peggior accezione del termine), quello polemico (e contro chi, dato che è una strada pubblica), o è la solita vecchia, stancante e soprattutto stupida pagliacciata?

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