Molfetta calcio, un osso duro per tutti
Ricomposta al vertice della società la triade De Nicolò- Picca-Spezzacatena. Buon avvio dei biancorossi che viaggiano in perfetta media salvezza tranquilla
Saremo un osso duro per tutti, non sarà facile batterci. Nelle parole del regista Claudio Luciani, il messaggio lanciato dal Molfetta calcio al campionato. Otto punti, una vittoria, 5 pareggi, 11 reti fatte e miglior difesa con 2 reti subite, è il bilancio dopo la sesta giornata. Risultati che devono però essere ponderati dagli avversari incontrati. Diciamo subito che la vittoria sul Leonessa per 9-0, non fa testo. La società altamurana si è affidata ad un manipolo di ragazzi che, con una certa tenerezza, fanno quello che possono, cioè niente al confronto degli avversari. Significativi invece i pareggi nelle cinque gare precedenti. La marcia Dopo l'esordio a Locorotondo (0-0) e il pari interno con il Copertino (1-1), accolto a denti stretti per una vittoria sfumata nel finale, i biancorossi si confrontavano con tre compagini costruite per vincere: Noci, Bisceglie e Francavilla. Contro ogni pronostico, il Molfetta prendeva 3 punti e rivelava un'indole tosta, grintosa e determinante, ingredienti che colmavano ogni gap tecnico. Addirittura a Noci il Molfetta rischiava prima il colpaccio (20' Paparella su rigore) e poi la beffa nel finale, sventata da un super Musacco che parava un rigore. Nel derby, contro un Bisceglie sceso al “Poli” per i 3 punti, il Molfetta rispondeva con la solita grinta e solo sui tiri piazzati, i nerazzurri si rendevano pericolosi, ed ancora una volta Musacco non si faceva sorprendere. Il portiere molfettese è la lieta sorpresa: concentrato tra i pali, reattivo e sicuro nelle uscite. Se non si monta la testa, il ragazzo ha i numeri per fare strada. In quella gara, nervosa e muscolosa, al centro della difesa brillava Giuseppe Sigrisi che bagnava con un'eccellente prestazione le 200 presenze con la maglia biancorossa. A Francavilla il Molfetta si presentava in formazione rimaneggiata. Assenti Capuano e Sigrisi per acciacchi, Di Giovanni rischiava due under in difesa, Scorcia e Acquaviva, spostava Baldassarre al centro con il nuovo arrivato Angelico. Dopo mezz'ora, Musacco si faceva male (ne avrà per due mesi) e lasciava il posto al veterano n. 12 Spadavecchia. Nonostante le avversità i biancorossi, non perdevano la concentrazione e con i denti strappavano un prezioso pareggio, grazie anche ad uno Spadavecchia che lasciava il segno con un paio di parate. Poi la facile vittoria sul Leonessa per 9-0, in gol Aloisio, Luciani, Stramaglia e doppiette per Lobascio, Paparella e Fanfulla, una gara che ha solo arricchito la statistica: prima vittoria stagionale, il più sonante punteggio nella storia del “Poli”. Primo non prenderle Sul piano tattico si vede la mano di Di Giovanni: difesa quadrata, centrocampisti attenti a coprire gli spazi per non dare profondità agli avversari, due attaccanti pronti a partire in contropiede. E' la difesa il reparto più affidabile, oltre agli esperti Angelico, Baldassarre e Sigrisi si sono messi in mostra il portiere Musacco e gli esterni diciottenni Scorcia e Acquaviva. A centrocampo la soluzione a 4 ci sembra più equilibrata con Luciani in regia, Di Giovanni può scegliere tra gli under Davide D'Alessandro, Liegi e Pizzolorusso; a contendersi gli altri due posti Di Bari, D'Alessandro e Aloisio. Un gioco che non soddisferà i palati fini, ma una squadra che punta a salvarsi non può fare a meno di certi ingredienti. Certo occorre un'alta e costante concentrazione, perché alla minima distrazione si rischia di soccombere. Tutto ciò però non basta. Il gioco offensivo non può essere limitato alle ripartenze di Lobascio e Paparella. I due sono seconde punte e senza un punto di riferimento in mezzo all'area, sono costretti alle azioni personali, pregevoli nelle intenzioni, ma che il più delle volte si infrangono su qualche difensore. Di Giovanni contava molto sulle giocate e gli assist di D'Aloia, ma il fantasista per ora si è espresso al di sotto delle aspettative. Un'altra nota negativa è rappresentata dagli infortuni di Musacco e Magrone, Sigrisi e Capuano, quest'ultimi due in via di guarigione. Non ci voleva questa sfortuna, alla vigilia di un ciclo di 6 gare in un mese e contro avversari quotati: Casarano, Corato (21/10), Ostuni, Maglie, Mesagne (4/11), Nardò (11/11. Tutto sommato, considerate le incognite iniziali, gli aspetti positivi superano quelli negativi. I margini di miglioramento ci sono e quindi le aspettative sono buone, anche alla luce delle novità al vertice della società. Ricomposta la triade Prima del derby con il Bisceglie si è ricomposta la triade De Nicolò - Picca - Spezzacatena che 6 anni fa rilevò il “Molfetta calcio” dalla 1ª Categoria e che avviò il rilancio. La presidenza formale è stata assunta da Nino Spezzacatena, mentre Giuseppe De Nicolò continuerà a svolgere i compiti operativi. Un segnale di svolta che ci auguriamo venga recepito da altri operatori economici, per disegnare nuovi e più qualificati scenari. I tifosi si attendono qualche rinforzo di qualità. Si guarda alla riapertura delle liste di novembre, quando gli scontenti cercheranno di cambiare squadra e sembra che di scontenti in giro ce ne siamo molti.
Autore: Francesco Del Rosso