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Molfetta calcio promossa in Serie D
15 giugno 2020

Una promozione attesa 30 anni e arrivata prima della fine del campionato interrotto dall’emergenza Covid-19. “Quindici” ne ha parlato con il presidente della società Ennio Cormio. La Molfetta calcio è stata promossa in Serie D a tavolino, anche se era prima in classifica, a 5 giornate dalla fine, prima dell’interruzione del campionato di eccellenza. Un vantaggio non da poco, grazie al coronavirus, ma che lascia molti scontenti, il Corato per primo. «Beh più che a tavolino, direi che è stata promossa con la vittoria del campionato anche se non concluso, ma con l’applicazione del famoso algoritmo del Presidente Gravina. Le nostre inseguitrici non dovrebbero lamentarsi ma fare soprattutto una analisi del loro Campionato. Certamente noi abbiamo fatto molto di più per quello che ci eravamo prefissati ad inizio del Campionato, ma siamo stati veramente bravi... anzi bravissimi!». Lei ha dedicato questa promozione all’ultimo presidente di successo della squadra, Sandro Fiore. Qual è il significato di questo gesto? «Personalmente non vorrei parlarne... perché vorrei tenere con me i ricordi di una vita, le confidenze le preoccupazioni le risate, le gioie che ho avuto il piacere e l’onore di aver condiviso con quest’uomo... ma una cosa devo esternarla: negli ultimi giorni del suo passaggio terreno, come al solito ci si parlava di lavoro, di politica, di sport. Tre argomenti che riconducono alla matrice dell’uomo Sandro Fiore. Bene, tralascio gli impegni che mi ha fatto “promettere” sia in campo lavorativo che politico, esterno solo la promessa sportiva che mi ha “felicemente estorto”: riporta il Molfetta là dove merita! Ma non ti dissanguare... sai che non va bene, fallo con il sorriso e fallo per Molfetta... e non chiedere mai nulla in cambio! Fallo e basta!». Non pensa che sia possibile recuperare il nome storico Molfetta Sportiva 1917, ora che dopo 30 anni la squadra torna in una serie superiore? «Questa è una faccenda complicata! Facciamo un po’ di storia. Il titolo l’ho “regalato” 3 anni fa ad un personaggio che ha fatto calcio in maniera... disastrosa a Molfetta! Sarebbe chiedere tanto la restituzione come atto di amore. Invece dopo aver subito la retrocessione... il tizio fa finta di fare settore giovanile con quel nome, pur di far dispetto... mah! Questa è la vita...». Parliamo di futuro. Sarà riconfermato l’allenatore Bartoli? C’è un progetto di rafforzamento della squadra? «Il lavoro scientemente messo in campo dal nostro settore tecnico è stato improntato su un programma a lunga scadenza ma con una linea tracciata: non siamo multimiliardari e quindi con risorse limitate dobbiamo sopperire con la capacità organizzativa, la conoscenza, il lavoro. Questa la nostra politica sposata da tecnici capaci e soprattutto dediti ai sacrifici. Bartoli per me è il miglior giovane emergente fra gli allenatori. Ha uno staff che comprende Martino Traversa, uno che ha giocato in Serie A, ripeto Serie A ed è la persona più umile e competente che ho mai avuto il piacere di conoscere. Lo paragonerei allo Spinozzi di 30 anni fa. E poi c’è il prof. Nicolas Annoscia, una enciclopedia del calcio dilettantistico oltre ad essere un mental coach e un grande preparatore atletico. Da loro si parte, e lo dico ora, si finirà a fine campionato qualunque siano i risultati! Parliamo di rafforzamento. Io non so nulla e niente vorrò sapere! Mi fido ciecamente dei miei, darò loro un budget e di lì devono far la spesa. Confido che il mio DS Gianluca Frascati sia convincente nei confronti dei calciatori e sparagnino come sempre. Si sa che a Molfetta soldi “pochi” ma certi, fino all’ultimo centesimo!». Come pensa di affrontare il campionato, occorreranno nuove risorse? Dovrà chiedere un sostegno economico all’amministrazione comunale o agli imprenditori locali, notoriamente restii a investire in queste operazioni che non danno un ritorno economico? «E’ chiaro che abbiamo necessità di aumentare le forze presenti nella compagine societaria. E’ chiaro che abbiamo chiesto alla Amministrazione Comunale di starci vicino economicamente. Vorrei dare qualche piccolo spunto anche se siamo in una situazione economica drammatica per via del Covid19. Mi basterebbero 20 imprenditori con un investimento anche sotto forma di promozione pubblicitaria che investissero 1.000 euro al mese per 12 mesi! E tenendo conto che fiscalmente è tutto deducibile potremmo trovare anche dei ritorni con crediti di imposta. Ma questo è un discorso fiscale che essendo la mia materia ne potrei discutere ad personam. Ma conto anche sulla sottoscrizione spontanea dei tifosi: loro devono essere attori nella società e una quota dovrebbero “comprarla” come fu nel 1990! E parlo di azionariato popolare e diffuso. Queste le linee guida. Chiudo facendo una semplice nota di pensiero: sapete quanti imprenditori sono situati alla zona artigianale e commerciale? Almeno 300! Con un contributo “limitato” di tutti a seconda della propria “Grandezza economica” Molfetta potrebbe fare la SERIE B! Sul modello Brescia. Caspita abbiamo la zona industriale /commerciale più grande del Sud». Noi di “Quindici” aggiungiamo una sola considerazione: stendiamo un velo pietoso sugli imprenditori locali, più abituati a chiedere che a dare e poco legati al territorio e a investire sul suo sviluppo, ma questa è un’altra storia: mancanza di cultura d’impresa in tutti i sensi, incapacità di fare sistema. Ne parleremo a parte, in altra occasione.

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