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Molfetta calcio cancellato, il titolo a Putignano e i tifosi protestano in consiglio Manifestazione pacifica, ma il sindaco fa intervenire la forza pubblica per togliere uno striscione con la scritta “Vergogna”
28 giugno 2008

MOLFETTA - Requiem per il Molfetta Calcio: ad aprire il consiglio comunale con il primo di tanti fuori programma, c'è stata la contestazione dei tifosi della ormai ex società biancorossa, il cui titolo sportivo è stato appena ceduto a Putignano per meno di centomila euro. Davanti a loro, un grande striscione, dall'inequivocabile contenuto: “vergogna” (nella foto). Il presidente del consiglio comunale Camporeale ha chiesto e ottenuto che lo striscione venisse rimosso dalle forze dell'ordine, prima di dare inizio alla seduta. La visibilità della protesta è stata comunque garantita dall'incontro di alcuni portavoce del tifo biancorosso con la stampa: “si tratta di una maniera civile di manifestare la nostra delusione”, afferma uno di loro”. Né l'amministrazione, né la proprietà si sono preoccupate di evitare quello che è successo. Non facciamo nessuna accusa in particolare, ma siamo delusi e siamo qua in maniera civile a manifestare questa delusione, perché il calcio a Molfetta la domenica non ci sarà più, nonostante come tifoseria ci siamo sempre distinti. Qualcuno ci dice che è inutile, perché il titolo è già stato ceduto. Ma noi vogliamo manifestare”. Quindici chiede ad un altro tifoso se gli Hooligans (il tifo organizzato molfettese) sposano la tesi sempre più in voga sul web, nei commenti dei tifosi sui forum o agli articoli, cioè quella che le ragioni del disinteresse cittadino verso il calcio siano anche dovute al “tifo di moda”, passeggero, così come fu per l'Hockey, verso il basket. “Non siamo contro il basket, siamo contenti se una squadra della città fa bene. Non siamo contro nessuno: siamo contro il lassismo, ognuno poteva fare qualcosa e non ha fatto niente. Consideriamo anche il fatto che in altre città, in situazioni del genere, è il sindaco che prende in mano il titolo…”. Ha poi parlato del problema, nel corso del consiglio comunale, il consigliere Antonello Zaza (Sinistra Arcobaleno): “la questione della Molfetta Calcio rappresenta una pagina non gloriosa della nostra città. Il titolo di eccellenza venduto a Putignano è il sintomo di una situazione di difficoltà generale di chi promuove lo sport in questa città. Chi ne viene più penalizzato è il vivaio del Molfetta, che ha perso punti di riferimento”. Poi Zaza si sofferma sul problema politico: “nelle ultime elezioni su quella vicenda si è tentato di investire politicamente e propagandato un impegno presso gli operatori economici della città salvo constatare che ciò non si è verificato. E' stata solo speculazione politica”. Così, invece, ha risposto il sindaco Antonio Azzollini ai tifosi: “ho scordato di chiedere solo a Rifondazione Comunista, per il resto ho chiesto a tutti gli imprenditori di intervenire, i tifosi sanno che l'impegno del comune per le società sportive non c'è, e non è un caso che le altre società stiano andando bene. Abbiamo speso tra i 40-50mila euro l'anno per manutenzione dell'impianto sportivo, abbiamo fatto quello che si è potuto. Si tratta di un problema sportivo, il Comune non può né deve intervenire in transazioni. Adesso la speranza è quella di ricominciare rifondando su basi nuove”. Si chiude così il requiem per novant'anni di calcio, di storia e di emozioni. Vincenzo Azzollini Michele de Sanctis jr
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