MOLFETTA – 6.2.2006
Molfetta: Loporchio 7, Del Vescovo 6, Armenise 6, Cotugno 6, Rizzi 6, Bonanno 6, D'Aloia 6 (85' D'Alessandro), Paparella 7, Patruno 6 (62' Miacola), Scardigno 6 (70' Tritta). All: Barione 6.
Arpifoggia: Lomuscio (allenatore), Festa, Fiore, La Pietra, De Pascalis, Pipoli, Bertozzi, Giuliano, Curcelli (55' Giannetta), Palmieri (85' Lazzazzera), Maitilasso (70' Gallon).
Arbitro: Simone (Le) 6,5.
Rete: 4' s.t. Paparella.
Note: espulsi per doppia ammonizione Lomuscio e De Pascalis, ammoniti Bonanno, Loporchio, Scardigno, Fiore.
Correva il 4' del s.t., quando su assist volante di Uva Paparella con un guizzo resisteva alla carica del marcatore e con un diagonale bissava il gol partita. E' stata l'unica cosa bella di una gara brutta e strana. Chi si aspettava una goleada del Molfetta seconda in classifica a 44 punti, contro un'Apricena ultima in classifica a 3 punti e con la difesa più perforata del torneo, è rimasto deluso.
Sarà stata la classica partita presa sottogamba o la tramontana che rendeva tutto più difficile, di fatto i biancorossi sono apparsi demotivati, scarichi e senza entusiasmo. Insomma la squadra non c'era, non tanto con le gambe, quanto con la testa. Basti pensare che anche quando gli ospiti rimanevano in 9 per due espulsioni, non si è vista quella supremazia territoriale che s'attendeva. Gli unici a salvarsi dalla mediocrità il portiere Loporchio autore di una difficile parata nel primo tempo e Paparella, un cannoniere ritrovato nella caparbietà, coraggio e soprattutto risolutivo.
Per la consistenza dell'avversario, Barione dava spazio a giocatori poco utilizzati e ripescava un 4-4-2. Invariata la difesa, al centro si sistemavano Bonanno e D'Aloia, sulle fasce Scardigno e Patruno, in avanti la coppia Uva-Paparella.
La cronaca
Il Molfetta tentava subito di forzare la mano. D'Aloia, Paparella e Uva si cercavano con filtranti combinazioni, apprezzabili nell'impostazione, ma infelici nelle conclusioni. Già al 3' D'Aloia, dopo uno scambio volante con Paparella, lanciava Uva che dal limite provava un pallonetto con la palla che sorvolava la traversa. Subito dopo D'Aloia si destreggiava in area tra tre avversari, ma il tiro finiva al lato. Al 15' altro fraseggio tra Paparella e D'Aloia con assist filtrante per Uva che in corsa tirava tra le braccia del portiere. La rete sembrava nell'area, ma lentamente il Molfetta cominciava a spegnersi. L'Arpifoggia trovava il coraggio di uscire dalla propria metà campo. Al 18' Bertozzi indisturbato affondava sulla destra e con un sinistro a rientrare chiamava Loporchio ad un difficile intervento. Al 25' era Paparella a scaldare le mani al portiere con una botta centrale dal limite.
All'inizio della ripresa il gol vincente raccontato all'inizio. Una rete contestata dagli ospiti che reclamavano un fallo della punta molfettese. Il più veemente si dimostrava il portiere Lomuscio che si beccava la seconda ammonizione e veniva espulso. Dopo pochi minuti l'Arpifoggia rimaneva in 9: De Pescalis subiva il doppio “giallo” per un fallaccio su Paparella.
La gara sembrava in discesa e tutti attendevano che il Molfetta chiudesse la gara. Invece, la superiorità numerica in campo non si vedeva. Ritmo blando, errori a ripetizione e senza grinta, i biancorossi si affacciavano in area solo sui tiri piazzati. Per dare una scossa, Barione sostituiva gli esterni, Tritta per Scardigno e Miacola per Patruno, ma senza nessun risultato. Ultima nota di cronaca al 30', quando Rizzi dalle retrovie s'involava sulla sinistra, entrava in area e cercava l'angolo lontano con la palla che terminava al lato.
Negli spogliatoi l'unico con il sorriso sulle labbra era l'autore del gol Paparella, oggi in forma splendida: un cannoniere ritrovato. “Non è stato facile – ci ha dichiarato - ritrovare la condizione dopo essere stato fermo per parecchi mesi per un infortunio. Credo di aver ritrovato il ritmo partita e finalmente sono ritornato a segnare gol importanti”.
Il commento
Con questa vittoria il Molfetta mantiene il passo delle altre che puntano al salto di categoria con o senza i play-off. Nonostante ciò, qualcosa di strano abbiamo avvertito nel dopo gara. Musi lunghi, sguardi persi nel vuoto, poca voglia di parlare. Insomma, un clima da funerale. Di solito quando si gioca male ma si vince, almeno si sottolinea la positività dei punti guadagnati. A completare “l'ambientino allegro”, il nervosismo di qualche dirigente o presunto tale, che vede nemici dappertutto, al punto da accusare il cronista, di aver violato lo spogliatoio. Semplicemente ridicolo.
Perché quell'aria pesante e il nervosismo? Evidentemente la situazione è al limite del collasso. Non si sa se esiste ancora un presidente. Nel caso che De Nicolò abbia veramente mollato la squadra al suo destino, chi pagherà i giocatori? Atleti e tecnico sembrano in attesa, ma fino a quando potranno aspettare? E' opportuno che De Nicolò chiarisca il significato del “Mollo tutto” di tre settimane fa e le conseguenze di quell'affermazione, che dice tutto e niente. A questo punto del torneo, a 8 giornate dal termine, o il presidente riprende in mano la situazione, oppure ben presto scatterà il “rompete le righe” per tutti.
Risultati 22ª giornata: Acquaviva – Canosa 0-0, Conversano – San Severo 1-0, Castellana – Polignano 2-0, Castellaneta – Trani 0-1, Capurso – Laterza 2-0, ND Foggia – Corato 2-3, Molfetta – Arpifoggia 1-0, Pro Gioia – Toritto 2-0.
Classifica: Capurso 50*, Molfetta 47, Conversano* 46, Corato 44, Castellana 41, Canosa 33, Acquaviva e Pro Gioia* 32, Trani 30, Nuova Daunia e Castellaneta 22, San Severo e Polimnia* 21, Laterza* 18, Toritto 14, Arpifoggia* 3. * una gara in meno.
Prossimo turno 23ª giornata: Arpifoggia–Pro Gioia, Canosa–Castellana, Corato–Capurso, Laterza–Castellaneta, Polimnia–Nuova Daunia Foggia, San Severo–Molfetta, Trani– Conversano, Toritto – Acquaviva.
Commento del girone
Giornata interlocutoria per l'alta classifica. Come da pronostico, le prime quattro hanno incamerato i tre punti. Da sottolineare il ritorno alla vittoria esterna del Corato contro il Nuova Daunia, mentre spicca l'esiguo 1-0 del Molfetta contro il fanalino di coda Arpifoggia. Un risultato che certamente esprime la critica situazione societaria, con un presidente che dopo aver gridato “Mollo tutto”, non ha ancora chiarito con la squadra le proprie intenzioni. Inevitabile che la precarietà della situazione prima o poi si riverserà sugli atleti. Certo che se il Molfetta mollasse con atteggiamenti autolesionisti, sarebbe un vero peccato. A 8 giornate tutto è ancora possibile a partire dalla prossima giornata con l'incontro clou Corato-Capurso e Conversano-Trani, che potrebbero riaprire le ambizioni anche per la prima posizione. Importante test del Castellana a Canosa, mentre il Molfetta dovrà affrontare la prova di San Severo.
Francesco del Rosso