MOLFETTA – 23.1.2006
Molfetta: Loporchio 7, Del Vescovo 7,5, Armenise 6, Cotugno 7, Rizzi 7,5, Di Bari 7,5 ( 75' Miacola 6) , Uva 7 (70' D'Alessandro 6,5), D'Aloia 7, Patruno 7, Tritta 7 (50' Paparella 6,5), Lapenna 7. All: Barione 7.
Pro Gioia: Cuccovillo, Sigrisi, Gentile, Abatantuono, Ceppaglia, Belviso (60' Angelino), Buzzacchino (72' Lavermicocca), Bellomo, Sangermano, Brattoli, Caserta. All: Prigigallo.
Arbitro: Calogiuri 5.
Reti: Di Bari, Tritta, Uva e D'Aloia.
Note: ammoniti Di Bari, De Vescovo, Ceppaglia e Lavermicocca, espulsi Lapenna, Abatantuono e Bellomo.
Doveva essere la gara del riscatto, dopo la sconfitta interna di 7 giorni fa contro l'Acquaviva per 1-0, e così è stato. Grinta, determinazione, voglia di vincere e soprattutto la capacità di non perdere la calma, sono stati gli ingredienti del 4-0 finale, contro un Pro Gioia che ha confermato le pessime credenziali di squadra rissosa e provocatoria. Se accanto a ciò ci mettiamo, la presenza di ex biancorossi, (Cuccovillo, Abatantuono, Barattoli e Belviso), le scintille nella gara d'andata e soprattutto lo sfogo in settimana del presidente De Nicolò contro la squadra, con la minaccia di abbandonare il sodalizio biancorossi, s'intuisce che la gara era carica di significati che andavano oltre l'ambito agonistico.
Il tecnico Barione, rispetto a domenica scorsa riproponeva in difesa Del Vescovo, in regia Lapenna e in avanti Patruno. Sin dalle prime battute le marcature erano chiare: Del Vescovo sul pericoloso Caserta, Rizzi su Brattoli, mentre sull'altro fronte Sigrisi si prendeva cura di Uva, e Ceppaglia di Tritta.
La cronaca
Molfetta in avvio determinato e ordinato cercava di trovare varchi nella retroguardia ospite. Gli avversari ricorrevano al gioco falloso per spezzare la manovra. L'arbitro fischiava ma non ammoniva, anche di fronte ad entrate cattive. Dopo una serie di palle inattive che creavano apprensione nella difesa gioiese, e qualche punizione fuori misura di D'Aloia, al 20' l'episodio che ha rischiato di far degenerare la gara in campo e sugli spalti. Su un angolo del Pro Gioia, l'arbitro Calogiuri ravvisava delle scorrettezze in area tra Lapenna e Abatantuono e espelleva entrambi. Dopo le solite manfrine (proteste), mentre il molfettese usciva dal campo, veniva avvicinato da Abatantuono. Tutti s'aspettavano una stretta di mano tra i due, ed invece il gioiese a freddo colpiva Lapenna con una testata al volto. In campo si scatenava una gazzarra, mentre il pubblico molfettese esprimeva la propria rabbia per una carognata stupida e cattiva.
I più esagitati tentavano di entrare in campo e con grande fatica le forze dell'ordine riuscivano ad evitare che la situazione degenerasse.
Dopo cinque minuti la gara riprendeva e paradossalmente l'episodio inqualificabile portava una certa calma in campo, evidentemente anche i gioiesi erano rimasti negativamente scossi la gesto del loro compagno.
I biancorossi con intelligenza non rispondevano alle provocazioni e riprendevano a manovrare soprattutto sul versante destro, dove gli avversari apparivano sguarniti. La pressione era continua anche se le conclusioni non erano precise.
Al 28' Tritta andava sul fondo e centrava per Uva che di testa mandava sopra la traversa. Patruno si rendeva pericoloso al 30' con una iniziativa personale conclusa con un tiro di poco fuori. Al 35' Uva in area provava la conclusione volante, ma la palla che si perdeva al lato. Unica azione di rilievo per il Pro Gioia un calcio d'angolo, con l'attento Rizzi che anticipava sotto porta Brattoli.
Nella ripresa il Molfetta premeva sull'acceleratore. Al 1' prova generale del gol. Punizione di D'Aloia, respinta della difesa e Di Bari dal limite con un diagonale colpiva il palo. Al 5' Di Bari lanciava Uva che prima d'entrare veniva atterrato da Bellomo, espulsione e Pro Gioia in 9 uomini. Uva s'incaricava del tiro che veniva smorzato in area, si accendeva una mischia e Di Bari trovava lo spiraglio per mandare la palla in rete. Galvanizzato Di Bari ci riprovava dalla distanza ed impegnava il portiere in tuffo. Al 12' il Molfetta raddoppiava. Uva sul versante sinistro partiva sul filo del fuorigioco, il diagonale veniva respinto da Cuccovillo sui piedi di Tritta che di destro gonfiava la rete. Barione richiamava Tritta ed inseriva Paparella per mantenere sotto pressione la difesa gioiese.
Il Pro Gioia, in 9, si allungava e il Molfetta andava a nozze negli spazi. Al 16' Uva si permetteva di farsi parare un calcio di rigore per un fallo di Sigrisi. Il Pro Gioia provava a buttarsi in avanti, ma l'attenta difesa molfettese, controllava bene la situazione, con il portiere Loporchio che per tutta la gara ha fatto solo lo spettatore. In contropiede la terza rete. Al 30' un malinteso tra portiere in uscita e un difensore, permetteva ad Uva di insaccare con un pallonetto.
Al 36' Paparella con una giocata faceva fuori due avversari, ma al terzo contrasto andava giù, per tutti c'erano gli estremi per un rigore, ma non per l'arbitro. Allo scadere D'Aloia coronava una buona prestazione con la quarta rete su assist di Paparella.
Al triplice fischio finale, qualche gioiese cercava di regolare dei conti in sospeso. All'indecenza il pubblico rispondeva con sonori, e mai come questa volta, meritati fischi.
Dopo gara. Mentre i gioiesi a capo chino e alla chetichella lasciavano lo stadio, i biancorossi senza nessuna baldanza si godevano il successo. Il difensore Rizzi ha tenuto a dichiarare a “Quindici”: “Dopo la brutta gara di domenica scorsa, oggi dovevano riscattarci e ci siamo riusciti. Sapevamo che il Pro Gioia è una squadra ostica, ma oggi non potevamo sbagliare. Li abbiamo affrontati con lo spirito giusto, con quella grinta che ci ha permesso di gestire al meglio la gara”.
Corrado Uva, tornato al gol, dopo 4 gare da capitano dedica la vittoria al presidente De Nicolò: “Sappiamo che non era allo stadio e anche per questo dedichiamo a lui la vittoria. Non è stata una settimana facile per tutti. Mi auguro che questa vittoria spinga il presidente a rivedere le sue scelte”.
Dello stesso avviso il tecnico Barione: “Peccato non aver avuto oggi il presidente accanto a noi. E' una vittoria che dedichiamo a lui perché se lo merita. E' stato un successo netto contro una squadra ostica e difficile da affrontare. Per noi non cambia nulla. Ogni domenica dobbiamo mettere in campo la grinta di oggi. I distacchi sono colmabili e quindi abbiamo il dovere di credere di poter recuperare”.
Francesco del Rosso
Risultati 20ª giornata
Acquaviva – Polignano 0-0, Canosa – Corato 2-1, Castellana – Laterza 2-0, Castellaneta – Arpifoggia 3-2, Conversano – Toritto 6-1, Capurso – San Severo 2-1, Nuova Daunia – Trani 0-4, Molfetta – Pro Gioia 4-0.
Classifica: Capurso 44, Conversano 43, Molfetta 41, Corato e Castellana 38, Canosa 31, Acquaviva 30, Pro Gioia 28, Trani 27, Nuova Daunia 22, Castellaneta 21, San Severo e, Polimnia 20 Laterza 17, Toritto 14, Arpifoggia 3.
Prossimo turno 21ª giornata: Arpifoggia-Conversano, Corato-Castellana, Laterza-ND Foggia, Polignano-Canosa, Pro Gioia-Acquaviva, San Severo-Castellaneta, Trani-Capurso, Toritto-Molfetta..
Commento del girone
Come da pronostico non ci sono state sorprese. Il Capurso è riuscito a mantenere la prima posizione, anche se solo nel finale ha domato un tenace San Severo (2-1).
Passeggiata per il Conversano: 6-1 contro il Toritto, una delle peggiori difese del torneo. Vittoria del riscatto del Molfetta con un sonoro 4-0 sul Pro Gioia, un avversario ostico e difficile da affrontare per la capacità di creare situazioni agonistiche eccessive, al limite della rissa.
Esce ridimensionato invece il Corato, sconfitto nel derby di Canosa (2-1), raggiunto al 4° posto dal Castellana vincente contro il Laterza (2-0).
Domenica prossima, mentre Arpifoggia-Conversano e Toritto-Molfetta, saranno gare da testa-coda dal pronostico scontato, per la capolista Capurso la trasferta di Trani potrà nascondere delle insidie. La gara clou sarà tra Castellana e Corato, entrambe al 4° posto.
Francesco del Rosso