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Molfetta, basta con l'invasione di volantini pubblicitari: un lettore scrive a “Quindici”
31 maggio 2011

MOLFETTA – Un lettore scrive a “Quindici” indignato per la pioggia di volantini che sta per sommergerci e per il grande inganno di una campagna pubblicitaria scorretta e povera di creatività, che ha illuso molti giovani, facendo credere loro che a breve ci sarebbero stati nuovi posti di lavoro “nel più grande centro commerciale d’Italia” (sic!).

A Vittorio Veneto il Pdl ha presentato in Consiglio comunale la proposta di divieto di abbandonare volantini pubblicitari nelle cassette della posta se queste sono già piene. Divieto d'abbandono anche per terra, ovviamente. «Ho assunto quest'iniziativa - informa Giorgio De Bastiani, capogruppo del Pdl in consiglio comunale - perché ho ricevuto numerose telefonate di protesta da parte di vittoriesi che si trovano ogni giorno a smaltire, di propria iniziativa, chili di depliant e materiale vario».
Molti Comuni hanno già adottato ordinanze in tal senso e i sindaci hanno fatto intervenire anche la polizia locale per arginare il fenomeno delle cassette strabordanti manifestini. Che aspetta il nostro sindaco Antonio Azzollini a seguire l’esempio dei suoi colleghi (è anch’egli del Pdl) e liberare la città dai volantini pubblicitari, vietandone la diffusione?
 
Ecco la lettera a “Quindici”:
 
«Stanno arrivando! Sì a breve altri volantini saranno presenti nelle nostre caselle postali. Si tratta di quella grande illusione che una agenzia pubblicitaria ha creato nella opinione pubblica per via di una infelice campagna pubblicitaria che faceva credere ai poveri cittadini che a Molfetta sarebbe sorto a due passi della propria abitazione un centro commerciale che avrebbe offerto grande convenienza a Km zero.
Anche i meno sprovveduti avevano presa per buona questa opportunità ed erano fiduciosi oltre che curiosi di sapere dove questo centro sarebbe nato. I giovani, sempre attenti a nuove opportunità di lavoro che Molfetta ne è carente, hanno cercato anche tramite internet e su Facebook un indirizzo al quale inoltrare i C.V., ma non solo hanno setacciato in lungo ed il largo la Città e la Zona Industriale alla ricerca di capannoni in costruzione.
Io stesso ho interpellato un amministratore per chiedere informazioni in merito, il quale mi confermava di non aver firmato nulla a riguardo. Allora ho capito da subito di cosa si trattava verificando la registrazione del dominio che faceva capo per l'appunto ad una agenzia pubblicitaria.
Morale della favola è lo sconforto di tutti i cittadini e dei poveri giovani che si erano già illusi di trovare lavoro.
Ci troveremo invece ogni mese invasi di quintali di carta stampata con la pubblicità di poveri commercianti che hanno voluto credere in questa iniziativa e che alle volte non avrà prodotto in termini di vendita nemmeno i soldi spesi per realizzarla. Mentre noi cittadini saremmo costretti a pagare più tassa di rifiuti per l'aumento della stessa dovuta ai volantini che spesso finiscono nelle strade o che nella migliore delle ipotesi finiranno nei nostri rifiuti e da noi conferite nei cassonetti.
Proporrei all'Amministrazione Comunale di applicare una tassa sui rifiuti a chi distribuisce volantini in quantità proporzionale ai volanti prodotti, almeno non la paghiamo noi cittadini, visto che il guadagno è il loro».
dr. Marco Gadaleta
 
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