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Molfetta, arresti domiciliari per Corrado Ciccolella dal Gip di Crotone. La posizione dell'Azienda sulla vicenda
02 marzo 2011

MOLFETTA – Arresti domiciliari per l’imprenditore Corrado Ciccolella, 55 anni, presidente dell’omonimo gruppo florovivaistico di Molfetta, nell’ambito di un’inchiesta relativa alla mancata realizzazione di un investimento nell’area di Scandale (Crotone).

Sulla vicenda l’azienda ha emesso un comunicato stampa che riportiamo di seguito:
«L’autorità giudiziaria di Crotone ha notificato un’ordinanza di misura cautelare ai domiciliari nei confronti di Corrado Ciccolella, amministratore unico di Ali.Bio S.A. a r.l. (società fuori del perimetro di quotazione della Ciccolella).
La società Ali.Bio è sorpresa per questa misura restrittiva adottata della Magistratura conseguente la vicenda Consorzio Eurosviluppo per la mancata realizzazione del contratto di programma della filiera energetica nel Comune di Scandale (Crotone).
La vicenda riguarda fatti accaduti alcuni anni fae che la società credeva definitivamente chiarita, avendo collaborato pienamente con l’autorità giudiziaria e avendo restituito da tempo, con relativi interessi e rivalutazioni, alla Regione Calabria e al Ministero dello Sviluppo Economico, le somme del contratto di programma anticipate per l’investimento in provincia di Crotone, oggetto dell’attuale controversia.
 In pratica, oggi la società è addirittura creditrice nei confronti del Ministero. Quest’ultimo, infatti, per un errore di calcolo commesso nei suoi rapporti con Equitalia, aveva chiesto una somma superiore di oltre 2 milioni di euro rispetto al dovuto, dei quali un milione e 600mila euro sono stati restituiti alla società Alibio, mentre dovranno essere rimborsati ancora 400mila euro dal Ministero.
L’impegno della società Ali.Bio in Calabria è venuto meno a causa delle lungaggini autorizzative e delle condizioni tecniche che hanno reso impossibile l’investimento, per il quale,pertanto, era stata chiesta da tempo la delocalizzazione in Puglia, anche perché la Centrale elettrica realizzata a Scandale non ha la rete di teleriscaldamento, condizione indispensabile per realizzare le serre per la produzione di fiori, oggetto dell’investimento.
Ecco perché la società è tranquilla e fiduciosa nella Magistratura ed è sicura che l’equivoco verrà presto chiarito, scagionando completamente dalle accuse che gli vengono mosse l’amministratore della società, anche perché, dalla lettura degli atti notificati, la posizione di Corrado Ciccolella nell’intera vicenda Eurosviluppo appare assolutamente di secondo piano. A riprova di ciò, il Gip, preso atto della restituzione, già fatta a suo tempo, delle somme al Ministero, nella sua ordinanza ha escluso sia il sequestro patrimoniale, sia l’imputazione di associazione per delinquere, adottate, invece, nei confronti degli altri indagati».
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