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Molfetta, ambulante sequestra e minaccia una bimba di nove anni
09 agosto 2004

MOLFETTA – 8.8.2004 Si è sfiorata la tragedia tra le bancarelle della banchina San Domenico: un gruppo di ragazzini avrebbe disturbato e danneggiato il lavoro di alcuni immigrati, rovesciando le mercanzie e correndo tra gli stands. G. T., uno straniero di mezza età, avrebbe ripreso e sgridato i “monelli”, che, per tutta risposta, hanno preso di mira la sua merce. A quel punto l'uomo non ci ha visto più, e ha preso a rincorrere la gang, che si è dileguata all'istante. Non ci è riuscita la più piccola del gruppo, una bimba di appena nove anni, raggiunta e presa in ostaggio, sotto la minaccia di un coltello, in un vicolo nascosto nei pressi della banchina. Un suo amico avrebbe dato l'allarme dopo aver assistito alla scena, e così le forze dell'ordine e gli abitanti del quartiere hanno cominciato una caccia all'uomo serrata. Tutto si è concluso per il meglio, con il delinquente arrestato e accusato di sequestro e minacce, ma la paura è stata davvero tanta. Saranno molte le questioni da appianare, a cominciare dal motivo per il quale l'ambulante aveva in tasca un coltello, e perché abbia inseguito l'unica bambina del gruppetto. Questa la cronaca, ma vogliamo concludere con una breve considerazione. La gravità dell'accaduto sta nel gesto e non nella nazionalità del suo autore: non esistono popoli di santi e popoli di delinquenti. Campagne a sfondo razzista sarebbero davvero fuori luogo. Specie per una città moderna e civile come Molfetta. Michele Bruno
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ho letto che il giornale non pubblica commenti lesivi della dignità umana ma evidentemente gli articoli scritti in modo insinuante e per nulla obiettivo quelli sì...ci sono molte strutture grammaticali e logiche usate dal vostro articolista che sono estremamente disoneste...un vero giornalista deve solo raccontare con conoscenza di causa ciò che accade e non interpretare o insinuare per stravolgere la realtà...in un'epoca di razzismo diffuso quell'articolo è come benzina buttata sul fuoco ...nessuna critica al comportamento di quei bambini che si sono presi la libertà di offendere e denigrare della gente che nulla aveva fatto di male e che stava lì solo per lavorare nel modo che la nostra società ...come dice il giornalista?...ah sì "moderna e civile"...lascia loro...Se delinquenza c'è stata non è certo da parte della persona ma dei bambini a cui nessuno ha insegnato a rispettare il prossimo e questo in un paese che si definisce profondamente cattolico...ma non era Cristo che diceva "rispetta il prossimo tuo come te stesso"?...ewvidentemente nella loro ignoranza del Vangelo quella gente non lo ha insegnato ai suoi figli...e se dei bambini così piccoli fanno già di queste cose cosa faranno quando saranno adulti? Questo era il solo quesito plausibile che il giornalista avrebbe dovuto porsi... Non giustifico la reazione di quel poveretto ma esiste una ragione del suo agire...quello che è stato disprezzato buttato giù e forse anche rovinato era sopravvivenza e lui ha reagito per istinto di sopravvivenza e non per altro come si è voluto insinuare facendo quasi credere che quell'uomo avesse cattive intenzioni verso la bambina ...cito testualmente :"raggiunta presa in ostaggio in un vicolo nascosto"...bastava dire che l'unica a non essere riuscita a fuggire dopo la mala azione era stata la bambina....."...e perché abbia inseguito l'unica bambina del gruppo"...questa è malafede la bambina evidentemente non era veloce come gli altri che da buoni vigliacchi ovviamente non si sono occupati di lei...ovviamente questo non è stato sottolineato...dire in quel modo fà pensare a che l'uomo volesse usarle violenza o non pensate anche voi così?Io dico che ci vuole molta ipocrisia a scrivere a pié di pagina "Campagne a sfondo razzista sarebbero davvero fuori luogo" doipo che si è costruito un quadro veramente profondamente razzista di un fatto accaduto.


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