MOLFETTA - Dopo l’aggressione ai due agenti del Corpo di Polizia Municipale, un cittadino lamenta in una lettera a Quindici non solo la degradazione della civiltà urbana e socio-ambientale a Molfetta, ma anche il dilagare della microcriminalità. In particolare, il cittadino si sofferma sulla guida spericolata non sanzionata, sui ciclomotori senza targa e su strane auto nere di grossa cilindrata con vetri oscurati, che da parecchio tempo girano a Molfetta.
La lettera, riportata di seguito, descrive in modo chiaro quello che è lo stato d’animo di gran parte dei cittadini di Molfetta di fronte al dilagare dell’illecito, della microcriminalità e del torpore delle istituzioni.
«Gentilissima Redazione di Quindici,
dopo le molteplici segnalazioni possiamo dire con certezza che a Molfetta come al solito tutto tace, tutto va bene, i turisti ci sono a iosa. Ma una domanda, anzi, una cosa vogliamo dirvela noi visto che nessuno ormai sembra non ricordarsela più.
Siamo nostalgici oggi, si! Abbiamo nostalgia di civiltà! A Molfetta vorremmo vedere i posti di blocco come si facevano negli anni ‘80 e ’90. Quelle azioni da parte della polizia locale e Carabinieri per reprimere l’illecita guida di motocicli senza il casco, cosa diffusissima nella nostra città, quanto pericolosa abitudine di far accomodare minori, anche piccolissimi, sui sedili anteriori senza alcun dispositivo di trattenuta.
Nel nostro territorio si notano sempre più conducenti di motocicli senza casco, quasi tutti minorenni. A Molfetta sono tanti i ciclomotori senza targa, magari anche con due ragazzi a bordo sprovvisti oltre del casco. Se interrogata la banca dati, la Polizia o militari, magari scoprirebbero che il mezzo è sprovvisto anche di copertura assicurativa. Tutto questo ci lascia immaginare quali sono le reali motivazioni e la lunga assenza di posti di blocco in città. Molti agenti ed ufficiali vengono sempre più ridicolizzati e mai nessuno di questi delinquenti è stato deferito per minacce e oltraggio a pubblico ufficiale.
È impossibile non vederli, senza casco, senza targhe alla faccia di chi puntualmente deve accollarsi spese per trovarsi in regola. Non è possibile vedere questa gentaglia e non trovare nemmeno un posto di blocco. Ogni anno, ricordo, prima della stagione estiva, durante e subito prima dell'inizio delle scuole, scattavano posto di blocco a ripetizione, dove nemmeno il Garage di Lonero riusciva a contenere l'esorbitante numero di motocicli sequestrati.
Invece oggi l'educazione civica, che sarebbe dovuta crescere rispetto a 20 anni fa, purtroppo, sembra essere svanita, persa nel nulla. Tra bulli e genitori poco presenti questi ragazzi crescono da soli. L'inciviltà dilaga, come i furti e tanti altri reati dai più piccoli a quelli più pericolosi. Insomma, se lo Stato e le Forze di Polizia sono assenti totalmente sul territorio, è inutile sentire il vigile urbano che fa il duro con i più deboli o con i forestieri quando proprio con questi servirebbe un pochettino di pazienza e rispetto perché non sono del luogo.
Quante foto abbiamo visto, on line, dell'auto del primo cittadino parcheggiata male? Quante volte abbiamo visto mezzi di famiglie "particolari" di Molfetta cui è consentito tutto, ma proprio tutto? Per non parlare poi di quelle auto con impianti stereo davvero scandalose, così potenti, addirittura da fare invidia ai giostrai nel periodo della festa della Madonna dei Martiri. Ma c'è qualche vigile urbano o militare che ha la residenza in città? È possibile mai che siamo solo noi a vedere certe cose?
Ma a Molfetta per vedere compiere certe azioni da parte delle istituzioni bisogna andare per forza a mezzo di petizioni e segnalazioni? Speriamo davvero di vedere qualcuno all'opera e non solo per tenerci contenti. Se fosse costante la vigilanza, nessuno avrebbe alcun problema sopratutto persone che sono costrette a pagarsi un danno subito da terzi perché si è appena scoperto che il mezzo aveva un tagliando assicurativo falso o addirittura impossibilitato a prendervi il numero di targa dello scooter perché non ha targa. Basta!
Cordiali Saluti».
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