MOLFETTA - Genitori e insegnanti delle scuole elementari “in rivolta”. Servizio mensa e tagli al personale scolastico, i capi d’imputazione. Incriminate inerzia e superficialità dell’amministrazione Azzollini.
Entro venerdì 8 aprile il Comune di Molfetta deve consegnare all’Ufficio Scolastico Regionale un atto «con cui attesta il suo impegno a sovvenzionare la mensa scolastica (assicurazione oneri di spese per la mensa scolastica, ndr) - ha spiegato un’insegnante a Quindici - in cui rientra non solo il contributo alle famiglie, ma anche l’adeguamento delle strutture scolastiche non abilitate alla mensa e il riconoscimento di quelle già idonee». Fino a oggi questo atto (una delibera di Giunta comunale) non esiste e non è stato mai redatto.
Cosa accadrebbe se questo documento non dovesse essere consegnato venerdì? «Il tempo pieno e quello prolungato per l’anno scolastico 2011-12 sarebbero soppressi, abolendo sia le 40 ore sia le 30 ore settimanali, riducendo tutto a 27 ore - ha aggiunto - ci sarebbe anche una drastica riduzione dell’organico». Una volta cassato, sarà difficile ripristinare il tempo pieno o prolungato nei prossimi anni: «dovremmo ritornare ai moduli, ma ci sono percorsi didattici avviati con le classi terze e quarte e sarebbe un danno alla didattica e soprattutto ai bambini».
La protesta dei genitori. «È un problema di tutte le scuole elementari di Molfetta, che tocca in modo maggiore il terzo circolo (scuole Zagami e San G. Bosco, ndr), dove ci sono molte classi che fanno il tempo pieno - ha spiegato a Quindici una mamma, il cui figlio frequenta la scuola elementare San Giovanni Bosco - venendo meno il tempo pieno, ci sarà una riduzione dell’organico e nessuno ci garantisce che i nostri figli il prossimo anno avranno le stesse maestre».
I genitori temono che entro venerdì l’amministrazione Azzollini non riuscirà a consegnare l’atto comunale all’Ufficio Scolastico Regionale. Qualcuno ipotizza «uno scarica barile, perché se non lo si è fatto fino a ora, non c’è la volontà esecutiva».
Alta tensione per genitori e insegnanti. «Non c’è stato coordinamento tra uffici scolastici e Comune, ma chi ci rimette sono i bambini», secondo alcuni insegnanti, anzi la mancata approvazione e consegna di questo atto «favorirà la politica dei tagli del Provveditorato».
«La delibera doveva essere una promessa di finanziamento per la mensa e definire l’adeguamento delle strutture - la protesta di una mamma - anche solo la promessa sarebbe bastata, pur sapendo che, anche mancando i fondi adeguati, avremmo pagato noi interamente il servizio mensa, come già facciamo».
Sovvenzionare le strutture che sono state abilitate alla mensa, la proposta dei genitori, e adeguare nei prossimi anni (proroga fino al 2012 da parte delle Asl e del Provveditorato) tutte quelle strutture che non sono a norma.
Come mai il Comune di Molfetta e/o i dirigenti scolastici non si sono attivati nei mesi passati per redarre e approvare questa delibera e stilare gli organici? Del resto, l’Ufficio regionale aveva già prorogato per Molfetta la consegna di questo atto comunale a venerdì 8 aprile (tra due giorni), mentre lo scorso sabato (2 aprile) sono stati pubblicati gli organici sulla piattaforma.
Superficialità, ritardo voluto? Eppure, «si tratta di un documento così importante», lamentano i genitori. Come mai gli altri anni questo atto non è stato necessario? O l’amministrazione non vuole o non può far partire l’adeguamento delle strutture e il sovvenzionamento? Amministrazione Azzollini in confusione, quando questa mattina è scoppiata la protesta dei genitori. Sembra, però, si stia trovando una soluzione, nonostante i tempi ridotti.
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