Molfetta a rischio idraulico come la Sardegna: l'allarme di Facchini
MOLFETTA – Rischio Sardegna anche a Molfetta se non si interverrà con un piano di mitigazione idraulica. A lanciare l’allarme è Guglielmo Facchini portavoce dei proprietari dei suoli sottoposti a procedure di esproprio.
«Devo purtroppo riprendere la parola – dice Facchini in una nota - alla luce dei tristissimi e ripetitivi episodi di devastazioni annunciate e di morti innocenti causati dalla mano della ebete voracità di denaro degli uomini. Mi riferisco ai tristi fatti di Sardegna, uguali in tutto e per tutto a quelli di ogni singola regione di Italia e che riguarderanno Molfetta se non si interverrà subito.
1) La destra cittadina e la giunta Azzollini sono i veri responsabili del fermo edilizio di Molfetta con la loro politica decennale di lite continua tra gli enti e di combattimenti contro tutte le istituzioni sovra ordinate.
2) Per compiacere i palazzinari loro amici e farli continuare a stuprare il nostro territorio, il gruppo di minoranza vuole ad ogni costo proseguire a costruire nei fiumi secchi (lame) come è accaduto in Sardegna che in questi tristi giorni paga la politica dei palazzinari sardi degli ultimi lustri.
3) La politica dei palazzinari sardi, è uguale a quella dei palazzinari di Molfetta ed in tutto il resto della nostra penisola.
4) Si vuole rendere così abitabili in maniera illecita e violando tutte le leggi, zone che mettono a rischio la vita ed i manufatti degli ignari cittadini del nostro infelice Comune, che prima o poi, anche loro, potrebbero pagare il conto con la perdita della loro vita, e questo nessuno di noi vorrebbe mai che accadesse.
5) A Molfetta i sostenitori di Azzollini, rispondano ora alla mancanza di un piano di mitigazione del rischio idraulico dell’intero abitato. Questo conferma il loro vomitevole sprezzo per la vita dei poveri abitanti. A loro interessano di più i soldi per urbanizzare senza alcuna necessità reale, zone a rischio idraulico, piuttosto che la vita di persone innocenti. A loro interessa realizzare il faraonico progetto delle inutili torri gemelle.
5) Con ignorante arroganza sostengono che la mancata devastazione delle aree ad alta pericolosità idraulica del terzo PIP, quella delle torri gemelle, provoca mancato sviluppo!
6) Tutti sanno ora che si tratta di una ignobile e spregevole bugia!
7) Si metta la parola fine a questi scempi, avviando una politica lungimirante di messa in sicurezza del territorio, di riordino urbanistico e anche di armonizzazione architettonica delle costruzioni che, tra l'altro, darebbe lavoro per decine di anni alle imprese edili locali le quali ora per colpa di Azzollini sono senza lavoro. Si costruisca dove è sicuro. Potremmo avere una Molfetta più bella, più vivibile, ma soprattutto priva di pericoli. Sorprende la mancanza di indirizzo di un settore come quello edilizio che proprio dalla tutela del territorio e dalla sua messa in sicurezza potrebbe trarre grandi benefici, anche per le tante imprese schiacciate oggi dalla crisi creata da Azzollini ed il suo squadrone di palazzinari. Allora perché non investire risorse in questo senso, e contribuire a rendere Molfetta sicura per i propri abitanti, ma anche più vivibile?
8) Perché non è stato mai realizzato un piano di mitigazione del rischio idraulico per l’abitato?
9) Perché gli asili nido, gli asili e le scuole, che sono stati edificati negli alvei di Lama Cupa, Lama Scotella, Lama Sedelle, nemmeno loro ancora oggi non sono stati messi in sicurezza da nessun piano di mitigazione di rischio e di controllo dell’onda di piena?
10) La corrente amministrazione faccia presto prima che sia troppo tardi.
11) Non vogliamo assolutamente metterci ad avviare le procedure penali di omicidio colposo plurimo.
12) A Molfetta non vogliano nessun morto, come è accaduto ultimamente in molte zone di Italia purtroppo. Nessun morto è mai tornato indietro dal cimitero. Le azioni penali, Dio voglia che non saremo mai costretti ad avviarle per tali fatti delittuosi, non ci interessano. Ci interessa la tutela del territorio e della vita dei suoi cittadini. Ci interessa dare lavoro alle imprese edili.
13) Siamo fiduciosi che la attuale maggioranza si metterà ora subito al lavoro e risolverà questo grave ed improrogabile fardello, lasciatoci in eredità dalle sciagurate amministrazioni precedenti.
14) Vogliamo subito la realizzazione di un’opera che metta in sicurezza tutto l’abitato di Molfetta.
15) Non aspetteremo oltre in caso di inerzia ulteriore. Non possiamo. Il tempo è scaduto. Anche in questo caso, se saremo costretti, saranno presi gli opportuni provvedimento del caso.
16) Noi abbiamo però piena fiducia nella nuova amministrazione, la quale fino ad ora ha mostrato saggezza, sensibilità e senso di responsabilità, attiva attenzione a risolvere questo improrogabile e difficile problema di Molfetta.
Buon lavoro allora».