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Molfetta & dintorni  
15 aprile 2007

Sarà finalmente eliminato il traliccio di Via Ungaretti È una delle questioni che si fa fatica a credere possano davvero trovare soluzione, quella del traliccio di Via Ungaretti, piazzato da sempre nel bel mezzo del “Lotto 10”, alle spalle della stazione. Negli anni si sono succedute petizioni degli abitanti, manifestazioni di quartiere, analisi sulla dannosità d'aver praticamente sulla testa le linee dell'alta tensione, ne abbiamo scritto infinite volte su questo giornale. La causa dello spostamento è stata fatta propria da questa e quella parte politica, ma il traliccio stava sempre lì, piantato fra i giardinetti delle palazzine di Via Ungaretti, sostenendo una linea che alimenta la sottostazione elettrica a ridosso della ferrovia. Eppure, pare sia arrivato il suo momento, visto che il Consiglio Comunale ha approvato nella seduta del 23 marzo il progetto di interramento delle linee di alta tensione (150 KV). Nel 2004 fra RFI (Rete Ferroviaria Italiana), proprietaria della linea, e Comune di Molfetta fu firmato un atto d'intesa, presupposto per la modifica della configurazione della linea stessa. L'intervento di interramento, il cui progetto è stato messo a punto dalle Ferrovie, con un costo previsto di 2 milioni di euro, sarà cofinanziato, il 65% di questa cifra sarà a carico di RFI e il restante 35% toccherà tirarlo fuori al Comune, circa 700 mila euro per cui è stato acceso un mutuo. Nel frattempo Molfetta è cresciuta ancora e nella zona, dall'altra parte di Via Berlinguer, stanno nascendo nuovi quartieri, così che i lavori prevedono lo spostamento dei tralicci a monte della linea, in maniera che non invadano i quartieri di nuova costruzione adiacenti alla 16 bis. I cavi elettrici, poi, invece di tagliare l'asse della stessa 16 bis andranno in parallelo ad essa e dopo penetreranno all'interno del territorio, in aree libere da abitazioni. Le linee elettriche in prossimità del lotto 10, nei pressi della sottostazione elettrica (che si trova proprio a fianco ai binari), saranno interrate, in modo da non dar problemi alle abitazioni circostanti e da permettere l'eliminazione del traliccio. Dopo il via libera dato in Consiglio comunale al progetto esecutivo, si procederà all'affidamento dei lavori e chi abita in Via Ungaretti e in tutta la zona circostante potrà stare più tranquillo. Peccato che proprio un provvedimento così necessario e di pubblica utilità sia stato occasione di scaramucce all'interno della maggiorana, tanto che se non fosse stato per il senso di responsabilità nei confronti della città dei consiglieri di opposizione, che rimanendo in aula hanno permesso fosse mantenuto il numero legale, votando poi a favore, la seduta di Consiglio Comunale, in pratica convocata appositamente per questo punto all'ordine del giorno, sarebbe saltata e il benedetto traliccio sarebbe rimasto ancora in più a troneggiare in Via Ungaretti. «Per anni sia i cittadini che gli ambientalisti hanno posto l'urgenza di r i - solvere questo problema sociale ed ambientale molto serio. Ecco perché ritengo sia stato un atto di dovere raccogliere ed esaudire la richiesta di modificare la configurazione fisica di quelle linee», è stato a cose fatte il commento del sindaco Antonio Azzollini. «Ora procediamo spediti verso la cantierizzazione dell'opera». Lella Salvemini Convegno su “Le Novità Fiscali 2007” Grande affluenza di pubblico al convegno su “Le Novità Fiscali 2007”, organizzato dall'Associazione Dottori Commercialisti di Molfetta, con il patrocinio dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Trani, presso la sala convegni della Fabbrica di San Domenico. I temi di rilevante attualità ed interesse, nonché l'autorevole presenza in veste di relatore del prof. Carlo Oneto, noto pubblicista, autore di vari saggi e articoli su riviste specializzate, hanno attratto un folto pubblico, proveniente anche da diverse città limitrofe della circoscrizione di Trani. Ampia ed articolata la relazione del prof. Oneto, che ha spaziato dalle riforme IRPEF ed IVA, alle novità in materia di immobili e di autoveicoli aziendali, dagli studi di settore, agli accertamenti fiscali, cui ha fatto seguito una nutrita serie di quesiti a risposta immediata. Il convegno, ha sottolineato Cosimo Damiano Angeletti, presidente dell'Associazione, è parte integrante di un insieme di iniziative che l'Associazione Dottori Commercialisti di Molfetta promuove e intende promuovere al fine di fornire un valido supporto di lavoro ai professionisti del settore nella risoluzione delle complesse problematiche fiscali, caratterizzate da continue modifiche normative spesso di non facile interpretazione. Dello stesso tenore il commento del presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Trani, Roberto Claudio Mazzocca, il quale, dopo aver sottolineato le difficoltà dei professionisti contabili in ordine a nuovi obblighi e responsabilità che segnatamente dalla loro veste di intermediari tra fisco e contribuenti derivano, ha elogiato l'Associazione di Molfetta come quella più attiva e operosa nell'intera circoscrizione. Settima edizione della Giornata dell'arte e della creatività dell'Ipssar (Alberghiero) E' alla settima edizione la “giornata dell'arte e creatività studentesca” dell'IPSSAR (Alberghiero) Molfetta che quest'anno prenderà il via giovedì 19 aprile, alle ore 9, nella sede centrale istituto Apicella, con il convegno: Progettare la crescita del territorio: autonomia, territorio, lavoro. La scuola si interroga sul suo ruolo in una società in continua trasformazione per poter indicare ai suoi studenti percorsi formativi che trovino spazi di applicabilità nel futuro. Durante le tre giornate 19-20-21 in cui si articolerà la manifestazione, ci saranno spazi dedicati alla musica, al teatro, allo sport. Interessanti saranno i laboratori dimostrativi, a cura delle associazioni di categoria, destinati agli alunni delle prime classi e i seminari formativi di cultura enogastronomica destinati agli esterni. Attesa per le finali del Campionato turistico enogastronomico che ha visto coinvolte tutte le classi dell'istituto, i vincitori saranno premiati, insieme agli altri studenti che si distingueranno a vario titolo nei diversi tornei, nella serata conclusiva che culminerà con il concerto lirico sinfonico: “ La melodia in versi” con l'orchestra filarmonica Mediterranea diretta dal M° Vito Paternoster. Galà di solidarietà con concerto lirico a cura del Lions Successo del Galà di solidarietà, con un concerto lirico nel Teatro Garibaldi di Bisceglie organizzato dal Lions club di Molfetta a favore dell'Associazione Pugliese per la Lotta contro le Emopatie e i Tumori Infantili su iniziativa del presidente del sodalizio prof. Rino de Pietro. Alla manifestazione hanno partecipato anche allievi e docenti del Conservatorio “Piccinni” di Bari. Lo spettacolo è stato articolato in tre segmenti artistici: arie e duetti d'opera, il teatro comico, le note musicali. Quanto alla prima parte, la giovanile Orchestra “Pelagus Mauro Giuliani” di Bisceglie, diretta dagli ottimi M.tri Giovanni Castro e Michele Lorusso, ha eseguito due pezzi di Yaskawa evidenziando un brillante effetto sonoro negli intrecci tematici. Sono seguiti tre brani lirici tratti dalla Tosca di Puccini e dal Trovatore e dall'Aida di Verdi eseguiti dal soprano Luisella de Pietro e dal tenore Leonardo Gramegna. Il tenore ha esibito una voce calda e appassionata, dipingendo un Cavaradossi sensibile e accorato anche nelle zone acute dell'impervia partitura; il soprano ha interpretato una Leonora, come sempre, puntuale e rigorosa nell'esecuzione delle coloriture, dagli acuti svettanti e scintillanti, ma anche dall'intenso lirismo nelle lunghe arcate melodiche. Infine il duetto finale dell'Aida eseguito dai due cantanti ha rivelato una sorprendente freschezza ed una giovanile levità assai distante, ma non certo meno efficace, dalle interpretazioni affidate a soprani e tenori drammatici, dal timbro scuro e spesso appesantito. Il secondo segmento ha visto due briose performance comiche della Compagnia Teatrale “Res Comica” con Carlo Monopoli apprezzate dal pubblico presente piacevolmente divertito. Il terzo segmento ha visto impegnati il puntuale, vibrante pianista internazionale M° Rosario Mastroserio, esibitosi nell'interpretazione di una suite di classici americani e di musiche di Astor Piazzola veramente eccellente. Hanno chiuso la serata il tenore Gramegna e il soprano de Pietro accompagnati dal M° Mastroserio con brani tratti dal repertorio della canzone classica e dell'operetta in cui, ancora una volta, hanno dimostrato professionalità e perizia tecnica. Tra i presenti anche il vice governatore distrettuale Lions Loiodice, il sindaco di Bisceglie Spina e il direttore del Teatro Marchesini, l'assessore provinciale Zaza, il presidente dell'Apleti e il direttore della clinica pediatrica del Policlinico di Bari Santoro. Il culto della purificazione di Maria SS. a Molfetta A cura della Confraternita della Purificazione di Maria SS., è stato presentato, dal prof. Michele Carlucci, presso il Duomo Vecchio, il libro “Il culto della purificazione di Maria SS. a Molfetta”, scritto da Corrado Pappagallo per l'esegesi storica e Giuseppe Pansini per le attività confraternali. (Tip. Gadaleta, Molfetta, 2006). Con chiarezza espositiva, il prof. Carlucci, avvalendosi di una insolita ed efficace scaletta di sintesi da lui predisposta a stampa e messa a disposizione dell'uditorio, ha accennato agli studi effettuati sulle Confraternite da ricercatori locali come Arcangelo Ficco, Lorenzo Palumbo, Luigi M. De Palma, per poi calare la sua oratoria sulle vicende di quattro secoli della Confraternita della Purificazione, ricostruite attraverso i pochi documenti a disposizione nell'Archivio Diocesano di Molfetta, sulla festa della Candelora, sulla committenza della statua, sull'allocazione del sodalizio, sulla novena, sulla partecipazione alla processione dei Misteri e del Sabato Santo, senza tralasciare un breve profilo degli autori Pappagallo e Pansini: il primo, storiografo, ha sempre riscosso stima e riconoscenza col suo lavoro di ricerca, il secondo, apprezzabile giornalista e scrupoloso cronista della vita cittadina nei suoi molteplici aspetti. Il testo, frutto di un certosino lavoro di ricerca, evidenzia l'atavico bisogno del molfettese di esternare sentimenti di fede attraverso un'associazione laicale qual è appunto la Confraternita (o Congrega) al fine di realizzare la fratellanza e l'amore di Cristo secondo il principio evangelico: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro” (Matteo, 18,20). Ottimo lavoro di facile ed agile lettura, sicuramente troverà nel corso del tempo quella debita e doverosa collocazione nel tessuto storico di devozione popolare. Ma il pregio dell'opera, a mio sommesso avviso, è un altro: gli autori hanno offerto ai non più giovani il piacere di un tuffo nel buon tempo antico che ha visto fiorire il culto e la devozione popolare che sgorga dalle profonde radici del cuore umano ed esprime la commozione che il credente prova per la Vergine Maria. Al tempo stesso, con la sua apprezzabile testimonianza, il libro rappresenta un punto di collegamento con le nuove generazioni le quali non devono ignorare la fede e la religiosità dei nostri padri se non vogliono appiattirsi esclusivamente nella cura degli interessi moderni che spesso si prospettano come vorticosi ed effimeri. La bufera del materialismo, come ha scritto Saverio La Sorsa, non può intaccare i loro cuori né distruggere quella fede religiosa ereditata dagli avi, che nelle quotidiane sofferenze rende meno dura e pesante la vita, mantiene forte l'animo nelle avversità, rinfranca i cuori abbattuti, ravviva lo spirito del credente. Una nota di amarezza è stata espressa da Pansini, prendendo atto della scarsa documentazione e della mancanza di un archivio confraternale: “Le confraternite più povere – ha sottolineato – rischiano col tempo di perdere il loro vigore e la loro storicità se ciascun cittadino non dà il proprio contributo, perché nel piccolo serve a tenere in piedi riti che appartengono alla nostra storia e alla nostra tradizione”. Per tutto questo, gli autori, unitamente all'Amministrazione del Pio Sodalizio rappresentata da Pasquale Picca, priore pro-tempore, meritano l'ammirazione e la gratitudine di tutti coloro che hanno a cuore le tradizioni e la religiosità popolare della nostra cara Molfetta. Desidero, infine, esprimere la mia opinione su una ingiusta interpretazione riguardo alle processioni: non si deve confondere la statua in sé per sé con quello che rappresenta in un contesto devozionale al punto da ridurre tutta la devozione popolare “a un pezzo di legno” che si porta in processione: anche l'ostia e il vino sono oggetti, oggetti rappresentativi del corpo e del sangue di Cristo ma pur sempre oggetti che possono essere presi, ingeriti e che sono stati inequivocabilmente “fabbricati da mano umana” (come nella Messa si afferma: “Questo pane e questo vino, frutto della terra e del lavoro dell'uomo”. Evitiamo inutili sofismi
Autore: Cosmo Tridente
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