Meteore: way of life
Una dimensione decisamente colta e allusiva connota la recente personale di Gaetano Grillo a Molfetta, allestimento dal titolo plurilingue (ƒªƒ£ƒ°ƒƒ¡ƒ£ƒ§ƒƒ°: way of life. Mediterraneo: way of life), a voler signifi care la natura multiculturale e le stratifi cazioni di civilta del Mare Nostrum. La mostra, curata da Gaetano Centrone, che e stato anche artefi ce dellfinaugurazione, ha veduto la luce in una duplice location: i dipinti dellfautore molfettese sono stati esposti presso la locale Sala dei Templari e le ceramiche nel suggestivo scenario del Torrione Passari. Lfevento e il frutto del patrocinio del Comune di Molfetta e del Comune di Corfu (dove pure Grillo ha esposto le sue creazioni); il catalogo di ƒªƒ£ƒ°ƒƒ¡ƒ£ƒ§ƒƒ° e stato edito da La Nuova Mezzina, Arte, con testi, oltre che del pittore stesso, di Centrone e di Elisabetta Longari. Variopinta e pregevole la sezione delle ceramiche, che nella cultura, civilta e mitologia mediterranea identifi cano la propria linfa vitale. Tra i pezzi (acquistabili anche on-line mediante il sito www. gaetanogrillo.com/store) si possono annoverare vassoi, teiere, vasi da fi ori, bicchieri, piatti, alzatine, caraff e; spiccano, tra gli altri, i candelabri della linea gStrombolih. A ciascuno lfartista ha attribuito un nome, riconducibile a un toponimo (Panarea, Corfu, ma anche Mediterraneo, Ionio, Tirreno ecc.) o ad antroponimi di personaggi storici (Antioco) e mitologici (Penelope, Ulisse) o a nomina divina. Particolare apprezzamento hanno riscosso i bassorilievi a parete (disponibili in vari colori, tra cui lforo), recanti in un cuore lfiscrizione gPugliah. Le ceramiche sono state realizzate manualmente mediante glfantica tecnica del colaggioh; la stesura acquerellata dei colori off re risalto alla sinuosita delle linee. Il concetto di palinsesto ci sembra riassumere compiutamente la natura degli imponenti polimaterici, perlopiu su legno, che campeggiano nella Sala dei Templari. gPalinsestoh e quel codice su cui si e riscritto dopo la raschiatura di una prima scrittura. Nellfestetica del pittore molfettese, la civilta mediterranea e forse il cosmo intero sembrano fi gli di una costante riscrittura di segni, alfabeti, simboli. E come se ogni linguaggio in uso sussumesse tutti i suoi antecedenti: cosi, nel dittico della Navigazione lenta, incontriamo lfebraico shin e la greca ƒÔ accanto a simboli monetari vecchi e nuovi (’) e allfemblema di un piu moderno mare, il web (@). Il Mediterraneo assurge a foresta di simboli, in cui gli iris sorgono dalle acque, a recare chissa quale curiosa novella e la Raccolta di fi or di papiro a Casablanca si connota di sovrasensi al punto da apparire quasi una sorta di off erta votiva. Considerevole, come gia in passato per lfartista, il gusto citazionista. Un esempio e rappresentato da Con Kosuth e Matisse a Cagliari, in cui Grillo reinterpreta le First Investigations di Joseph Kosuth, araldo dellfarte concettuale, e in particolar modo Nothing, gigantografi a di una pagina di dizionario sul signifi cato del termine che da il titolo allfopera. Grillo estrapola alcuni elementi della gigantografi a (visibile la citazione da Raven di Poe) e contamina il messaggio di Kosuth con stilemi matissiani apprezzabili nella cornice, che, in tutte le opere esposte, appare parte integrante dellfopera dfarte. Un procedimento affi ne si ha, in un altro dipinto, con la sovrapposizione delle virgole . modulo ricorrente anche nelle ceramiche . di Alighiero Boetto (che, quando proiettate su fondale blu, parevano assumere valore cosmogonico) a un vaso di fi ori di Giorgio Morandi... Senzfaltro, alla base dellfoperazione, cfe il divertissement postmodernista, ma il gusto combinatorio allude, a nostro parere, allfidea di fondo che una nuova acquisizione di signifi cati possa germogliare proprio dalla risemantizzazione dellfid quod prius dictum.
Autore: Gianni Antonio Palumbo