Mercato, i piatti della bilancia
CORSIVI
Sarà che il mondo del commercio in genere non gode di buona salute e che, quindi, la situazione non è facile per nessuno. Sarà che i fruttivendoli e i pescivendoli che oggi si lamentano, avranno anche loro qualche peccatuccio da farsi perdonare. Sarà pure che ad ogni ronzio di mosca c’è una lamentela. Ma, al di là di questo non si può non dare peso all’altro piatto della bilancia, quello che - nel caso del mercato dell’ex mattatoio - pur facendo da contrappeso al maggior ordine e all’igiene conquistati, pende sempre di più dalla parte sbagliata a causa dei guadagni stagnanti. O, comunque, bisognerebbe approfondire la questione.
E’ un accorato sfogo, quello di fruttivendoli e pescivendoli, che ha tutto il sapore dell’amaro e che non ammette riserve. Si sentono soli, disorganizzati: non c’è nessun sindacato che li rappresenti e che faccia da coagulo dei loro interessi. Ognuno va per conto proprio, tenta di farsi sentire, ma alla fine può solo sperare.
C’è chi addita il sindaco e chi, in silenzio, accenna alla protesta fiscale; ma c’è anche chi suggerisce di ritornare alle vecchie piazze, magari con meno operatori e con un orario di lavoro limitato alla mattina, sicché nel pomeriggio si dia spazio alle pulizie: “Così funziona nelle altre città”, si affrettano a dire.
Che fine ha fatto l’idea dei mercati di quartiere? Forse è troppo tardi per tornare indietro ma delle soluzioni vanno comunque cercate. Il primo passo, a nostro parere, è quello di sedersi attorno a un tavolo e trovare idee che vadano incontro ai commercianti così come all’amministrazione - senza dimenticare i cittadini. Agevolazioni fiscali; potenziamento dei servizi di trasporto urbano, magari con linee speciali; consulenza di marketing: sono solo possibili spunti. Poi si vedrà.
E a quel pescivendolo che, guardando in chi vi scrive una specie di dio salvatore, quasi supplicava “cercate voi di risolvere qualcosa”, le uniche risposte che possiamo dare, sono queste stesse righe che avete appena letto.
Cosimo de Gioia