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Matteo D'Ingeo: il sindaco Azzollini vuole la centrale nucleare a Molfetta Dibattito sull'energia e sulla Powerflor alla Festa della Sinistra
05 settembre 2008

MOLFETTA -“Il sindaco Azzollini ha già detto che, se la Puglia decidesse di ospitare una centrale nucleare, candiderebbe Molfetta come sede”. L'indiscrezione, che se confermata minaccia di scatenare un mare di polemiche, arriva da Matteo D'Ingeo (Liberatorio Politico), nel corso della prima delle due serate in Piazza Municipio per la Festa della Sinistra, quella dedicata al futuro energetico della terra pugliese. Al microfono, oltre allo stesso D'Ingeo, nella veste di rappresentante del comitato “No centrali”, si sono succeduti Gianluigi De Gennaro, del Dipartimento di Chimica dell´Università degli Studi di Bari, Michele Losappio, Assessore all´Ecologia della Regione Puglia, e Gianluca Biscotti, progettista di centrali a fonti rinnovabili. Prima dell'intervento “caldo” di D'Ingeo, che certamente farà discutere nei giorni prossimi, e aperto da una pungente battuta sul timore di essere spiato, “dato che i miei discorsi finiscono nelle aule di tribunale”, i relatori hanno delineato lo scenario energetico attuale e quello auspicabile: dall' esempio positivo delle Germania nel corso del governo Merkel, al progetto comune tra Università di Bari e Università di Bologna, “un piano energetico non convenzionale, perché culturale, più che tecnico. L'obiettivo è accrescere la cultura sui problemi, rendere la città partecipe delle decisioni e consapevole”, spiega De Gennaro. “Premiamo un bottone senza sapere da dove arriva l'energia. Ma se vogliamo diventare produttori di energia, dobbiamo dotarci dei giusti impianti”. Sulla scia delle intenzioni del Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, la cui ferma intenzione è rendere la Puglia esportatrice di energia, la strada da percorrere, indicata dai banchi di Piazza Municipio, è quella che parte innanzitutto dal rispetto per l'ambiente. “La domanda è: le energie rinnovabili sono sufficienti a coprire il fabbisogno di una nazione? Uno studio delle Università americane ha accertato che il 70% di tutta l'energia necessaria agli interi Stati Uniti d'Amenica sarebbe garantita dai soli impianti fotovoltaici”. E' indicato anche il punto di partenza: “la produzione di energia è responsabilità di tutti noi, attrezzandoci consapevolmente, informandoci sulla quantità di energia da produrre, su quali siano i nostri bisogni. Poi la programmazione, con un piano energetico integrato con altri aspetti, come quello ambientale. Infine, la concertazione tra le parti e l'educazione, tramite le scuole, le agenzie culturali, le associazioni” è la tesi di Biscotti. Ma ad attirare l'attenzione è soprattutto, come detto, il discorso di D'Ingeo, che ripesca la sua incessante crociata contro la centrale Powerflor: “La legge afferma che in aree tipizzate, tipo quelle agricole, sono ammesse soltanto centrali a biomasse. Sappiamo che la Powerflor dovrebbe essere alimentata da olio di palma, che dovrebbe provenire da Indonesia e Malesia. Ma è una operazione che serve a produrre energia per fini speculativi, e non per aiutare i contadini. Non ci risulta”, continua d'Ingeo, “che sia stata fatta alcuna campagna di coivolgimento a 360°. Il comune di Giovinazzo (a cui in parte appartiene contrada Ciardone, dove è situata la centrale, ndr) non è stato invitato alla conferenza servizi fino al novembre 2007, quando ci fu la nostra denuncia. Dopo di allora, è stato il Comune di Molfetta a non essere sempre invitato”, prima della rivelazione finale sulle intenzioni di Azzollini riguardo al nucleare, a dire suo espresse chiaramente in una intervista radiofonica facilmente recuperabile. Dopo la conferenza, ha chiuso la prima serata il concerto del gruppo “Il Ciclo”. La festa della Sinistra proseguirà stasera, con argomento "Il lavoro e l'economia di Molfetta tra agricoltura, commercio, pesca in crisi e assenza di diritti".
Autore: Vincenzo Azzollini
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