Marò, tasse e extracomunitari: i pro Salvini sbarcano a Molfetta (su Facebook)
E' attiva da qualche giorno la pagina Fb “Molfetta con Salvini”. Una cinquantina i “mi piace”. Critiche all'amministrazione Natalicchio, e attacchi a emigrazione clandestina e aumento tasse. La destra molfettese strizza l'occhio all'iniziativa che però non sembra ancora coordinata politicamente
MOLFETTA - Una storia d'amore improvvisa e fulminante quella tra Matteo Salvini, eccentrico segretario della Lega Nord e il Sud, tante volte in passato deriso e canzonato e adesso invece inseguito e corteggiato. Venerdì scorso è stato presentato presso la sala del Mappamondo della Camera dei Deputati, Noi con Salvini, un nuovo movimento, satellite della Lega, pensato per coagulare voti e consensi anche nel Meridione, attorno al nuovo leader del Carroccio.
A Molfetta non si è perso tempo e da alcune ore è in rete, su Fecebook, la pagina “Molfetta con Salvini”. La foto profilo ricalca il logo ufficiale del movimento con il pronome personale in giallo e il nome del “leader maximo” milanese in bianco, tutto su sfondo blu. Come copertina, in primo piano sulla sinistra il faccione di Salvini, sulla destra un presepe, in mezzo gli auguri di Buon natale “sperando che la sinistra non ci tassi anche il presepe”.
La pagina conta al momento una cinquantina di “mi piace” e nella sezione informazioni è possibili leggere che Molfetta per Salvini è “un Movimento Politico spontaneo di uomini e donne che hanno riscoperto la voglia di fare Politica per costruire un'alternativa Sociale e Popolare”. Dall'auspicio di un ritorno immediato dei Marò dall'India, fino agli attacchi contro fisco, euro, immigrazione “selvaggia” e corruzione dei partiti.
Pochi al momento i riferimenti alla politica cittadina: un post sull'urbanistica (anche i “leghisti” molfettesi accusano di immobilismo l'assessore Gadaleta), uno sul “caso” porto, uno sui vandali che hanno messo a soqquadro Piazza Paradiso la notte di Natale. Al momento non si conoscono volti e nomi degli animatori dell'iniziativa. Indiscrezioni collegano il movimento a un blogger cittadino voltagabbana molto attivo nell'ultimo anno e mezzo e legato alla destra “azzolliniana”, ma non è dato saperne di più.
A Molfetta con Salvini, comunque, guarda con interesse un pezzo della destra cittadina decisa a smarcarsi dalla leadership del vecchio senatore ex Pdl ora Ncd, Antonio Azzollini, e alla ricerca di una nuova ricollocazione politica, ma al momento il gruppo sembra reggersi soprattutto sull'iniziativa scoordinata di alcuni simpatizzanti del leader “lumbard” che si stanno limitando a rilanciare comunicati e articoli del movimento.
La permanente crisi economica, che continua a picchiare duramente un paese già assai provato e quella altrettanto sistemica della politica, ha permesso il rilancio in termini di consensi e immagine della Lega Nord, reduce da un clamoroso risultato alle consultazioni regionali dell'Emilia Romagna dello scorso novembre. Tasse, euro ed extracomunitari sono i bersagli preferiti di Matteo Salvini che è riuscito in poco più di un anno e mezzo a rilanciare un partito terremotato da inchieste della magistratura e scandali interni. Un rilancio talmente riuscito da far pensare alla possibilità di mettere in piedi una forza politica dal profilo nazionale molto simile al Front National di Marie Le Pen. Ma il solo Nord per un progetto del genere non può essere più sufficiente.
La Lega è stata fondata alla fine degli anni '70 da Umberto Bossi è ha raggiunto ribalta e potere negli anni '90 in seguito al ciclone di Tangentopoli. L'antimeridionalismo inizialmente uno dei pilastri concettuali del movimento, è stato prima “addolcito” e poi abbandonato. Il bacino elettorale della Lega va ampliato e bisogna tirare su voti e consensi anche al Sud. Ma sfondare da Roma in giù non sarà semplice per il leader lumbard. Fece scalpore nel 2009, un video che lo immortalava mentre a una festa di partito intonava un coro contro i napoletani (“Mamma che puzza, scappano anche i cani, sono arrivati i napoletani! Colerosi, terremotati col sapone non si sono mai lavati!”). Sempre quell'anno alla presentazione delle liste dei candidati leghisti alla provincia di Milano, Salvini lanciò la proposta di riservare alcuni vagoni della metropolitana ai milanesi doc, escludendo immigrati e meridionali.
Ancora nel 2012 Salvini scriveva su Facebook: “È vero che al Sud ci sono tante brave persone, che vivono e lavorano onestamente. Ma, senza ipocrisie, è ahimè ancora più vero che la politica al Sud non avrebbe fatto i disastri che ha fatto senza la connivenza-convenienza di buona parte della popolazione. Mentalità, opportunismo, indole, menefreghismo, egoismo? Non lo so, so solo che sono stufo di pagare per chi non fa una mazza dalla mattina alla sera”.
Nel frattempo deve aver cambiato idea.
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Autore: Onofrio Bellifemine