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Maria Gadù in concerto al Teatro Forma di Bari
04 novembre 2017

BARI - Atmosfera brasiliana al Forma per il concerto della giovane artista si San Paulo Maria Gadù cantautrice di culto e popolarissima in patria e da qualche anno ormai anche in tutto il mondo, Italia compresa, dove il  singolo “ Shimbalaiê” nel 2009 è arrivato al 1° posto in classifica.

Teatro pieno in ogni ordine di posto, quello a cui si è assistito è stato un concerto intimo ma pieno di energia, pur essendo la Nostra sola con le sue due chitarre una acustica e l’altra elettrica.

Da sottolineare che la maggior parte del pubblico sapeva a memoria tutti i brani da lei cantati e che parecchi erano brasiliani o di origine brasiliana.

Timida e introversa nel presentarsi e presentare le sue canzoni, ma favolosa e intensa nell’eseguirle creando un feeling speciale con il pubblico.

Sorseggia vino rosso, racconta il Brasile anche dal suo punto di vista politico-sociale, e canta soprattutto con una voce potente accompagnandosi in alcuni brani anche con una chitarra elettrica distorta a creare atmosfere che hanno reso la sua esibizione live molto più piacevole.

Le canzoni, tratte dal suo album “Maria Gadù”, hanno entusiasmato il pubblico che le ha cantate insieme all’artista, soprattutto “Shimbalaiê” brano famosissimo; ha anche eseguito brani di Veloso, Chico Buarque, Gilberto Gil e Marisa Monte.

Di bis ne ha fatti 2 perché nessuno in teatro voleva vederla andar via, e quando è stato inevitabile, l’ovazione è stata quella che si tributa ai grandi artisti.

Alcuni cenni biografici:

figlia della famosa cantante brasiliana Maysa, da piccola ha avuto un rapporto speciale con la musica e la chitarra, tanto che all’età di 7 anni comincia già a registrare canzoni su nastro, e a 13 è già pronta per tenere concerti suonando brani di Barbosa, Marisa Monte e Buarque.

Piccola parentesi europea in duo con un percussionista, e al ritorno in patria si sistema a Rio de Janeiro e suona nei bar e locali della città.

La rivisitazione che lei fa di Ne me quitte pas di Jacques Brel viene inserita nella colonna sonora di una serie televisiva brasiliana dedicata alla madre Maysa (cantante famosa negli anni ‘60, nella quale lei ha anche una parte; comincia anche ad apparire in TV cantando i suoi brani e finalmente riesce ad incidere il primo album omonimo (pubblicato nel 2009 e disco d’oro nel 2010), che contiene brani come “Altar Particolar”, “Bela Flor”, “Incontro”, “Dona Cila” e “Shimbalaiê” (scritta quando aveva solo 10 anni e che non voleva nemmeno comparisse nel disco di debutto), singolo fortunatissimo che l’ha fatta conoscere in tutto il mondo.

Vince anche molti premi che permettono alla nostra di farsi conoscere da nomi altisonanti della musica brasiliana come Nascimento e soprattutto Veloso (che dice di lei: “Le canzoni di Maria Gadù affiorano in questo particolare set nella loro forma originaria, nella loro epifania e vengono presentate con uno stile che unisce improvvisazione, ritmo ed eleganza del sound brasiliano”), con cui ha anche fatto un tour e inciso un live anch’esso disco d’oro.

Sempre nel 2010 riceve due nomination ai Latin Grammy Award, nelle categorie "Miglior Artista Rivelazione" e "Miglior Album di un Cantautore".

Si può quindi affermare che la stagione del Forma comincia benissimo, del resto era già previsto, visto i nomi altisonanti che presenta la programmazione, e non ci resta che aspettare il prossimo appuntamento.

Antonio Pisani

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