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Maralfa, il candidato del movimento indipendente Linea Diritta: la presentazione alla città di Molfetta
14 gennaio 2013

MOLFETTA - Quando suona un’orchestra, quando ogni strumento contribuisce all’armonia, ognuno può apprezzare in maniera immediata il valore del lavoro di squadra, dell’impegno di ciascun singolo per uno scopo comune. E proprio con un’orchestra si è presentato alla città il movimento indipendente Linea Diritta. La musica della New Orchestra di Molfetta ha fatto da apripista agli interventi di sette giovani appartenenti al movimento, che si sono “esibiti”, con il loro “direttore”, l’avv. Bepi Maralfa nell’auditorium dell’oratorio san Filippo Neri.
Studenti, professionisti, attivisti, ognuno con le proprie esperienze e aspirazioni per uno scopo comune: quello di dimostrare che a Molfetta c’è un tessuto civico e sociale che non si è arreso all’attuale opacità dell’amministrazione del bene pubblico, al voto di scambio, ai favoritismi e alla prevaricazione di pochi con il denaro di tutti. Le storie degli attivisti del movimento sono quelle del volontariato, dell’ambientalismo, del non-profit, della solidarietà e dell’impegno Scout.
Linea Diritta, raccontano i ragazzi del movimento, punta a presentarsi come lista civica alle prossime elezioni comunali. Il suo candidato sindaco è Bepi Maralfa. I princìpi fondanti del movimento sono legalità, competenza e imparzialità nell’operato della pubblica amministrazione, trasparenza in tutti gli atti pubblici e amministrativi. Ma, soprattutto, attenzione verso i bisogni dei cittadini, principalmente di coloro che sono più deboli o in difficoltà (minori, famiglie indigenti), valorizzazione e cura di luoghi pubblici e infrastrutture, in un’ottica di riqualificazione del tessuto urbano di Molfetta.
Secondo gli attivisti, la forza di Linea Diritta sta nella democrazia interna e nell’apertura dialettica del movimento. Invece delle gerarchie di partito,c’è la natura dinamica, indipendente e giovanile della organizzazione a dare continua forza al movimento, e a garantire per tutti i candidati che presenterà, compreso il candidato sindaco.
L’intervento di Maralfa è un discorso programmatico che guarda al presente e soprattutto al futuro della città. L’obiettivo del suo impegno politico è semplice ma al tempo stesso tremendamente difficile da applicare nel contesto molfettese: far funzionare la macchina amministrativa del Comune secondo criteri di trasparenza, rispetto delle norme, buona e oculata gestione dei beni pubblici.
Tutto ciò significherà, ha spiegato Maralfa, non permettere più favoritismi di amministratori pubblici verso soggetti privati. Porre fine al clientelismo elettorale. Assumere i dirigenti con concorso pubblico anziché per nomina politica. «Il dirigente pubblico è figura fondamentale di raccordo fra cittadini e amministrazione comunale: deve quindi restare fuori dalla politica e dai partiti». Anche il segretario generale e gli assessori non possono ottenere i loro incarichi per semplici meriti elettorali e politici. Devono essere, invece, necessariamente esperti del settore che è loro affidato, e devono rispondere a criteri di indipendenza e imparzialità che non sempre vanno d’accordo con l’appartenenza a un partito.
Il discorso di Bepi Maralfa è votato al pragmatismo, è rivolto allo scenario che attende i futuri amministratori di questa città. Questo non è tempo di promesse roboanti, spiega. Da un lato, infatti, «non conosciamo neanche il vero stato delle casse comunali», dall’altro, i vincoli di spesa imposti dalle leggi più recenti obbligano ad una gestione molto più attenta e stringente del bilancio municipale.
«Spese e investimenti devono essere valutati in relazione alle disponibilità di bilancio e alla loro fruizione, che dev’essere ottenuta in un tempo ragionevole». Una priorità diventa allora quella della «riappropriazione degli spazi cittadini, di quello che è il cuore della città, abbandonando l’idea dell’estensione “muscolare” di Molfetta nelle zone periferiche». Insomma, rendere Molfetta vivibile e gradevole al pari dei comuni limitrofi, che dal punto di vista delle infrastrutture e dei servizi urbani, in questi anni «ci hanno surclassato».
Al di là della variabile rappresentata del bilancio comunale, Maralfa fissa comunque degli obiettivi minimi, ma significativi e di notevole impegno, nel suo programma: un lungomare chiuso al traffico e meglio curato, un grande parco comunale, maggiore cura dei luoghi pubblici già esistenti. Ma soprattutto trasparenza: «gli uffici municipali devono diventare un palazzo di vetro, la gestione della cosa pubblica dev’essere così trasparente e regolare da impedire qualsiasi comportamento disonesto da parte di dipendenti, funzionari e dirigenti». A questo scopo, sarà istituita un’agenzia di stampa comunale che comunicherà ai cittadini ogni atto dell’amministrazione comunale.
Gli attivisti del movimento Linea Diritta sono chiari: la lista punta alla vittoria alle prossime elezioni comunali, dunque la trasparenza e la democrazia vengono applicate prima di tutto all’interno del movimento. La sede in viale Pio XI, il blog, l’e-mail e Facebook serviranno a comunicare all’esterno le proprie attività, ricevere contributi e suggerimenti, conoscere meglio le istanze di cittadini e gruppi.
 
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Autore: Vito Angione
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