MOLFETTA - I cittadini molfettesi attivisti del Meetup Movimento 5 Stelle - Amici di Beppe Grillo di Molfetta hanno inviato lo scorso martedì 27 novembre al commissario prefettizio, dott. Biagio de Girolamo, la richiesta di indire un referendum popolare per lasciare che siano i cittadini di Molfetta a scegliere se aderire o meno alla istituenda Città Metropolitana di Bari.
Infatti, il Consiglio comunale aveva deciso a maggioranza la non adesione al nuovo ente, impegnandosi a «favorire un riordino tra i Comuni aderenti alla Provincia di Barletta, Andria, Trani ed i Comuni della Provincia di Bari». Nella dibattuta seduta del 12 ottobre scorso, era emersa la possibilità di indire un referendum popolare da parte dell’ex consigliere Nicola Piergiovanni (SEL), proposta subito liquidata dalla maggioranza e dall’ex sindaco. Questa volta i grillini molfettesi auspicano che il commissario possa ratificare questa consultazione popolare negata a ottobre alla città di Molfetta.
«Come si riscontra dalla delibera del Consiglio Comunale n. 38 del 12 ottobre 2012 il Sindaco, la Giunta e la maggioranza del Consiglio Comunale (trasformata e variata nel tempo rispetto all’ultima tornata elettorale) ha deciso di esprimere parere negativo circa l’adesione del Comune di Molfetta alla Città metropolitana di Bari così come delineata dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, ad invarianza dei servizi ai cittadini”. Vista la decisione del Governo Nazionale e tenuto conto della decisione presa dal Comune di Molfetta ci sono forti probabilità che saremo trasferiti alla provincia di Foggia - scrive Onofrio Allegretta per il Meetup -. Premesso che il Movimento Cinque Stelle ha nel suo programma nazionale l’abolizione dell’ente Provincia col conseguente trasferimento delle sue competenze alle Regioni e ai Comuni, riteniamo che la questione in oggetto non possa essere trascurata».
«è da evidenziare e troviamo inaccettabile che 16 consiglieri comunali, alcuni dei quali eletti nelle file dell’opposizione, abbiano ritenuto di poter decidere le sorti di una città di 60mila abitanti senza ascoltare il loro parere e senza il benché minimo dibattito pubblico, non permettendo neanche di capire chiaramente quali siano stati i criteri che stanno portando Molfetta a far parte della provincia foggiana - continua la nota stampa -. Il nostro Meetup ritiene che i cittadini debbano urgentemente confrontarsi su questo tema e arrivare in tempi brevissimi a esprimere democraticamente la propria preferenza attraverso lo strumento del referendum consultivo, come ha già fatto il comune di Fasano e come farà nei prossimi giorni anche il comune della vicina Bisceglie».
I grillini sono ora in attesa della scelta del commissario prefettizio, ma nel caso in cui la richiesta dovesse essere disattesa, «ci adopereremo per obbligare l’amministrazione ad ascoltare i cittadini facendo ricorso all’art. 63 comma 2 del Regolamento Comunale che recita testualmente “Il referendum consultivo è indetto su richiesta presentata, con firme autenticate nelle forme di legge, da almeno un ventesimo degli elettori iscritti nelle liste del Comune alla data del 1° gennaio dell’anno nel quale viene presentata la richiesta. La richiesta deve essere esaminata nei sessanta giorni successivi alla data di presentazione”».
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