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Lillino di Gioia: “Avanti con l'elaborazione del programma”
05 febbraio 2006

MOLFETTA 5.02.2006 Mentre il centro destra cerca la quadratura del cerchio sull'individuazione del proprio candidato sindaco, Lillino di Gioia, sul fronte contrapposto, in attesa di sapere di preciso quali saranno i confini della sua coalizione, si impegna nella stesura del programma. Secondo quando dichiarato a Quindici on line la Consulta programmatica, prevista dal Documento del centro sinistra e insediatasi in questa settimana, ha fatto finora solo un lavoro preliminare. A partire dalla riunione del prossimo martedì si passerà all'individuazione di alcuni nodi programmatici, utilizzando sia i risultati dei gruppi di lavoro del processo “L'Unione chiama la città”, sia altre indicazioni provenienti da partiti e movimenti della coalizione di centro sinistra, come quelle emerse dalle riflessioni del “Movimento del Buon Governo” e di Vito Copertino, pubblicate sull'ultimo numero di “Controcorrente”, che Di Gioia ha dichiarato di trovare ”interessanti”. Di Gioia intende adottare una metodologia di lavoro collegiale: “Non mi pare che il Documento politico programmatico del centro sinistra prevedesse un programma elaborato in solitudine dal candidato sindaco, ritengo più corretto raccogliere tutto quanto il centro sinistra ha prodotto finora, trarne indicazioni e poi andare al confronto con la città”. Aggiungendo anche: “Tenuto conto che non si dovrà trattare di proposte generiche, ma di linee programmatiche che dovranno essere traducibili in azioni di governo ed anche che non si può pretendere di pianificare ora tutti i prossimi cinque anni, in cui non sappiamo quali esigenze ci verranno dalla città”. Nella riunione della Consulta, cui, lo ricordiamo, partecipano i rappresentanti di tutti i partiti che hanno esplicitato finora l'appoggio a Di Gioia, si deciderà anche il calendario di cinque forum programmatici in cui i cittadini saranno chiamati a confrontarsi sulle proposte del centro sinistra. Per quanto riguarda la risoluzione dei nodi politici, Di Gioia, come si è imposto dal giorno dopo le primarie o come è forse nella sua natura, non si scompone e si mostra fiducioso. Non ha incontrato il commissario di Rifondazione comunista, perché “non ancora ufficializzato”, mentre pare che i Comunisti italiani stiano progettando un non meglio identificato “appoggio esterno”. Lui aspetta, certo di una cosa, di non poter bloccare il processo di elaborazione del programma. Domani si dovrebbero riunire le segreterie provinciali dei partiti del centro sinistra, proprio per discutere delle elezioni amministrative, al primo punto dell'ordine del giorno. In quanto alla querelle di Tommaso Minervini candidato sì, candidato no, Lillino di Gioia, liquida subito la questione: “È l'ovvia conclusione di un equivoco cominciato nel 2001, quello di una coalizione di centro destra mascherata da progetto civico, un equivoco che non è più possibile portare avanti. Tommaso Minervini sarà o il candidato del centro destra o niente altro, senza ulteriori travisamenti”. Lella Salvemini
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