Li nepute de lu sinneco
In scena il collettivo “Dietro le quinte”
La mascherata della misoginia punita nella divertentissima commedia di Eduardo Scarpetta 'Li nepute de lu sinneco' diviene oggetto, da parte del collettivo 'Dietro le quinte' (sua ultima fatica 'Chène e gatte'), presso la 'Sala San Francesco' a partire dal 6 marzo, di uno spassoso adattamento alla realtà molfettese d'Inizio Novecento.
Tra gli scenari rustici dell''Albergo dell'Allegria' (o 'Allergia'), i corridoi di un fantomatico collegio giovinazzese in cui si tiene ben poco conto della disciplina, dato che le allieve trescano con bei gaga alle finestre del pensionato, e un interno molfettese con giardino, la sciocca presunzione di don Ciccio Sciosciamocca (Franco Caputi), che valuta gli individui sulla base della loro estrazione sociale, viene beffata dai due scaltri nipoti, Sabbelle (Enza Spadavecchia) e Felice (Livio Vilardi), che, scambiandosi i ruoli in carnascialeschi travestimenti, scatenano una vertiginosa girandola di equivoci, destinata, fortunatamente, a concludersi col più classico degli happy end.
Tra fiammiferi galeotti, uomini d'onore, collegiali allegre, fidanzati opprimenti, false vecchine, nella migliore tradizione della commedia francese (cui Scarpetta attingeva a piene mani), il divertissement dialettale si radica su un solido e accattivante intreccio e ciò non è poco...