Le rimembranze di Gianluca de Cosmo
Iniziative per ricordare l’artista scomparso il 5 ottobre 2021
Si è tenuta nel mese di luglio, inaugurata da Natale Addamiano, pres- so 54 Arte Contemporanea, la personale Rimembranze dell’artista Gianluca De Cosmo. Contemporaneamente, ad Altamura, si svolgeva una mostra parallela presso la Galleria Art Immagine di Altamura. I due allestimenti sono stati frutto della collaborazione tra le gallerie e organizzati in onore del giovane artista, scomparso il 5 ottobre 2021. Una rimembranza dolceamara per chi, come Addamiano, maestro di De Cosmo ha conosciuto questo pittore talentuoso e dotato di raffinata sensibilità. Nato a Bari nel 1982, diplomatosi al “De Nittis” di Bari, Gianluca si era laureato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano) con il punteggio di 110 e lode. Da allora era stato partecipe di numerose mostre, collettive e personali, tra cui ricordiamo anche una precedente esposizione a Molfetta, presso lo spazio Fashion Art by Arte 54 (unità 58) del Fashion Outlet District. Intitolata “SENSAZIONI”, la mostra era sta- ta presieduta dal premio Nobel per la pace 1985 Francisco Gnisci Bruno, con successo di pubblico e di critica. De Cosmo aveva ottenuto importanti riconoscimenti in concorsi a Bordano, Milano, Gattinara e a Triggiano aveva vinto il primo premio della XIII mostra di pittura e arti varie. Il suo percorso era stato caratterizzato da un’inesausta tensione alla speri- mentazione, senza mai rinnegare le radici della grande pittura italiana. Si era dedicato con acribia anche alla decorazione di interni e alle attività di restauro. Negli ultimi anni della sua vita, aveva affiancato l’attività di insegnamento delle discipline pittoriche e del sostegno nella scuola secondaria al suo itinerario artistico. La mostra di 54 Arte Contemporanea, introdotta dal Maestro Addamiano, visibilmente emozionato, è ulteriore testimonianza di un percorso espressivo di qualità. Da un lato, le sequenze minimaliste, conversazioni di individui seduti ai tavolini di bar e bistrot. Gli sguardi spesso non si incrociano nemmeno, puntati come sono verso una direzione inconoscibile, quella cui conduce la solitudine interiore. Quella discussione che resta tale anche nella chiassosa euforia di un gruppo di amici o, talvolta, nella dimensione della coppia. I bianchi attraggono su di sé la luce e lo sguardo, l’ombra delle rientranze che costeggiano gli edifici duetta con le vesti scure. L’occhio si diletta della bellezza di queste scene ur- bane e al contempo s’interroga sul destino dell’uomo, sull’inquietudine del cuore che mai potrà essere lenita dal cosmopolitismo delle nuove generazioni. Poi c’è l’omaggio alla tradizione, perché il vero artista coglie quanto il nuovo in fondo si generi – come evidenziava Rajna – dalla metamorfosi del vecchio. E così il giovane pittore tributa un omaggio ironico e autoironico alla pittura meravigliosa del nostro Rinascimento, dialogando a distanza con la leonardesca Dama con l’ermellino. Gioca tra ironia e tenerezza con l’icona di Cupido, in un intrecciarsi di pittura e scrittura: non è un caso che le ali richiamino cromaticamente l’inchiostro dell’iscrizione verso cui il dio è rivolto. Nel piccolo come nel grande formato, De Cosmo mostra il suo talento visionario, la qualità della sua pittura, l’estro corroborato dall’ironia di un giovane di genio. Ad Altamura, presso la Galleria Art Immagine dal 17 settembre al 15 ottobre, Natale Addamiano, Michele Paloscia, Franco Valente e Michele Zappino renderanno omaggio a De Cosmo in una mostra collettiva intitolata PER GIANLUCA. Un artista che ha saputo esprimere la tensione all’amore romantico come la solitudine, la bellezza del corpo maschile e femminile così come la fragilità dell’umano sentire, cogliendo scorci di vita e proiettandoli in una dimensione esistenziale di arcana beltà. Una dimensione in cui il rumore diviene silenzio, quel silenzio che continuerà a parlarci d’amore attraverso la sua opera. © Riproduzione riservata