Le pasticciate alleanze di destra e sinistra a Molfetta. Testimonianze della guerra in Ucraina da una famiglia in fuga a Molfetta nell’ultimo numero in edicola a Molfetta della rivista mensile “Quindici”
MOLFETTA – E’ in edicola il nuovo numero della rivista mensile “Quindici” con la copertina realizzata da Mauro Germinario. Questi gli argomenti principali.
L’atteso editoriale del direttore Felice de Sanctis dedicato alla politica e alle prossime elezioni amministrative: Salvare il soldato Tommaso-Ryan.
Si parla della guerra in Ucraina nel primo piano con l’intervista di Beatrice Trogu a una famiglia di profughi che si racconta: grazie Molfetta. Articolo drammatico sul dolore disperato del piccolo Vlad che ha perduto la madre morta di fame e non porta fiori, ma cibo sulla sua tomba nella speranza che possa tornare in vita.
Ricordiamo come sempre il 29° anniversario della morte di Don Tonino e della sua posizione decisa contro la guerra, con la Lettera del Vescovo Venerabile ai parlamentari italiani.
Corrado Pappagallo ci parla invece dei molfettesi emigrati in Crimea nel XIX secolo.
Per la cronaca: La città devastata, alla Madonna dei Martiri l’ultimo scempio.
Condannato a 9 anni e 8 mesi l’ex Gip Giuseppe De Benedictis di Molfetta. Incredibile scivolone dell’antiracket: superficialità sulla mafia. L’Associazione smentisce il Procuratore della Repubblica, ma la DIA conferma il pericolo mafia.
La politica molfettese con le sue contraddizioni le sue pasticciate alleanze di destra e sinistra con la vignetta del nostro Michelangelo Manente: il ciambotto 2, la vergogna. Ecco l’ombra di Emiliano sulla politica locale di Gianni Porta. Il governatore della Puglia gioca su due tavoli, mentre per la sinistra molfettese c’è il rischio suicidio. Sinistra italiana accusa: A Molfetta regna arroganza e incompetenza del sindaco, mentre Area Pubblica espone i rischi della gestione dei fondi Pnrr.
Tommaso Gaudio si sofferma sulla propaganda del sindaco Minervini con lo slogan “Molfetta è una scelta di vita”.
Non poteva mancare la satira di Petrus Caput Hurso: Multi son chiamati…
Nella pagine della cultura, Ignazio Pansini ci parla di Apuleio e del culto di Iside.
Sulla mostra di Michele Paloscia “Di cielo e di mare!” ci parla Gianni Antonio Palumbo che fa anche una recensione sull’esposizione permanente di Raffaele Cappelluti al Torrione Passari.
Sempre apprezzati, nelle pagine della cultura, i racconti di Marisa Carabellese: “Carmela” e Francesco Tammacco: “Olga, Sophia e la Buona fortuna”.
Spazio anche ai concerti da quello di Tosca al ciclo “Inflammatus” della Fondazione Valente, a quelli dell’Orchestra filarmonica pugliese.
Per la cronaca, articolo di Angelica Vecchio sulla tavola rotonda sul femminicidio organizzata dal Rotary e dall’Ordine degli avvocati con la partecipazione del Prefetto di Bari dott.ssa Antonella Bellomo (già commissario straordinario a Molfetta), del Procuratore aggiunto Giuseppe Maralfa e dell’avv. Valeria Scardigno, presidente del Centro Antiviolenza “Pandora”.
Il critico d’arte Pietro Marino, già vice direttore della “Gazzetta del Mezzogiorno” ha parlato con Gaetano Centrone, docente dell’Accademia Albertina di Belle arti di Torno, dei primi 20 anni dell’Accademia di Belle Arti di Bari.
Il teatro di Vito Angiuli a Molfetta su iniziativa dell’Aneb ha presentato l’opera teatrale dedicata alla Via Crucis con Cosimo Boccassini e Federico Ancona e la Mostra Atmosphere: la Passione di Cristo vista dagli occhi di chi scatta a cura dell'Associazione fotografi professionisti per la Pasqua 2022 nell'articolo di Francesca Perchiazzi.
Infine un appello ai lettori a sostenere la rivista “Quindici” che da questo numero è stata costretta ad aumentare il prezzo di copertina: costa 2,50 euro, cinquanta centesimi in più per la liberà di stampa. Altri avevano ritoccato il prezzo molti mesi fa, “Quindici” non aveva seguito questa strada, ma di fonte all’aumento della carta dell’80% non poteva fare diversamente. 50 centesimi sono una goccia nell’oceano, tenuto conto che già prima il giornale costava 3 euro a copia, ma veniva venduto a 2 euro. Di qui l’invito ai lettori ad abbonarsi: il prezzo è rimasto invariato a 20 euro, in pratica con l’abbonamento si risparmia 1 euro a copia.
Appello anche agli imprenditori che, tranne poche eccezioni, sono poco attenti alla cultura e agli investimenti pubblicitari: sottolineiamo “investimenti” perché proprio nei momenti di crisi la pubblicità non è un costo, ma un investimento.
"Quindici" quello che gli altri non dicono vi aspetta in edicola.
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