Le comunicazioni dell'Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale
«Secondo la vigente legislazione statale e regionale, allo Stato compete l’assegnazione del personale docente per assicurare il tempo scuola previsto dagli ordinamenti, mentre agli Enti locali fanno capo le azioni volte a rendere effettivo il diritto allo studio, rimuovendo gli ostacoli alla piena realizzazione dello stesso». Questa la replica dell’Uffi cio Scolastico Regionale nella nota del 20 aprile alla lettera del Comitato genitori e docenti inviata il 13 aprile scorso. Quali condizioni per il funzionamento del servizio mensa? «Atti deliberativi di stanziamento delle risorse fi nanziarie» (delibera comunale) e «atti autorizzativi dell’autorità sanitaria» per l’idoneità dei locali. «Una risposta diplomatica», «un discorso generale in cui non si dice niente di nuovo», il commento dei genitori alla nota dell’U.s.r., che sembra puntare il dito contro l’amministrazione comunale e il catering per il servizio mensa. «Perché il provveditorato non è intervenuto negli anni passati per revocare il catering? - la domanda dei genitori - si sarebbe evitata questa drammatica situazione». Prossima azione del Comitato, una diffi da all’U.s.r. che non spiega, non offre soluzioni e non mostra alcuna apertura. Più pensati le accuse dell’Uffi cio Scolastico Provinciale nella nota del 20 aprile, stesso giorno del tavolo tecnico e della nota dell’U.s.r. (una coincidenza?). Rilevata «la tardività con cui i dirigenti scolastici di Molfetta si sono attivati per acquisire gli atti necessari», l’U.s.p. scagiona l’amministrazione Azzollini. «È evidente che i menzionati capi d’istituto non si sono attenuti alle prescrizioni impartite da quest’Uffi cio […] in quanto non avevano tempestivamente provveduto ad acquisire, con congruo anticipo, le dichiarazioni di idoneità delle strutture e dei servizi presenti nelle scuole per il tempo pieno e di assunzione degli oneri da parte dell’Ente locale, nonché la delibera degli organi comunali competenti di assunzione degli oneri di spesa aggiuntiva per il funzionamento della mensa»: cosa rispondono i dirigenti a queste accuse? Le prime battute della nota sembrano confermare il colloquio tra il sindaco Antonio Azzollini e Giovanni Lacoppola, dirigente dell’U.s.p., ma subito dopo si punta il dito contro la tardiva pubblicazione della delibera G.C. n.59 che riporta la data del 9 aprile, ma è stata pubblicata solo il 12 aprile, un giorno dopo l’ennesima e ultima proroga concessa dall’U.s.r.: «pur prendendo atto della delibera n.59 del 09.04.2011 - qui inviata dalla s.v. a mezzo fax il giorno 12.04.2011 […] quest’uffi cio aveva ormai da tempo provveduto a determinare l’organico di diritto relativo all’a.s. 2011/12 delle scuole primarie dell’intera provincia». L’U.s.p. mostra anche una certa apertura perché «la situazione possa comunque trovare una adeguata soluzione nella successiva fase della determinazione dell’organico di fatto, con l’attribuzione di ulteriori risorse di personale insegnante». Ma sarà l’U.s.r., che non ha palesato alcuna soluzione, a determinare gli organici. Restano dubbi e timori, soprattutto per i genitori. Il reale problema non è quello dei docenti, che non perdono il posto di lavoro perché trasferiti, ma dei bambini, la cui continuità didattica sarà spezzata e frazionata. Bisogna attivarsi subito con un’azione cautelare d’urgenza e una serie di pressioni all’amministrazione Azzollini e agli Uffi ci Scolastici.
Autore: Marcello la Forgia