MOLFETTA – Non si era mai visto l’anfiteatro di Ponente così straripante di gente, ma soprattutto con un pubblico così festosamente partecipante e divertito e soprattutto trascinato da un cantante.
Ma Francesco Gabbani, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, ha dimostrato che si può coinvolgere il pubblico, senza distinzione di età (tantissimi i bambini), trasformando tutti in “scimmie” felici di trascorrere due ore in allegria, dimenticando tutto il resto per danzare al ritmo travolgente delle sue canzoni dall’ormai universale “Occidentali’s Karma” alla nuova “Magellano”, senza tralasciare “Susanna” di Celentano e “Vengo anch’io” di Enzo Jannacci.
E la musica dello straripante Gabbani, che non si è fermato un momento, ha vinto con la sua simpatia anche il terribile vento di una serata che sembrava destinata a una scarsa partecipazione. E il merito è anche della Fondazione Valente che quest’anno con le proposte del suo programma “Luci e suoni a Levante” non ha trascurato nessuno, dai grandi ai piccini, dalla musica raffinata di Vecchioni a quella popolare di Benji & Fede, dal pubblico più esigente, critico e attento a quello che immagina il concerto come un momento per tirare fuori tutta la vitalità che ha dentro e che non riesce ad esprimere in altri contesti.
Gran finale travolgente, ad effetto delirio, con tutti sul palco a cantare con Francesco, a cercare il selfie o la stretta di mano a toccare il proprio idolo, che alla fine, è rimasto anch’egli commosso e sorpreso da questo contagio popolare che, forse, non si aspettava, ma che, sicuramente si ripete ad ogni sua esibizione con la sua fantastica band, capace di sprigionare energia ad altissimo voltaggio.
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