Scroll
X
Effettua il Login
Recupero Password
Direttore Responsabile:
Felice de Sanctis
Home
Cerca
Giornale
Speciali
La città
Link
Redazione
Registrati
Login
Contatti
Primo piano
Economia
Cronaca
Politica
Cultura
Attualità
Sport
“La strage di via Niccolò dell'Arca a Bari”: venerdì 27 luglio a Molfetta a Palazzo Giovene
A cura dell'Aneb e del Comune. Interverranno Tommaso Minervini, Michele Laudadio, Giuseppe Poli,Vito Antonio Leuzzi
24 luglio 2018
MOLFETTA
- Il 28 luglio 1943 in Via Niccolò dell’Arca a Bari fu compiuto un eccidio da un reparto del Regio Esercito, Reali Carabinieri e da militanti fascisti contro una manifestazione pacifica di studenti disarmati, in cui persero la vita 20 persone fra gli altri anche Graziano figlio di Tommaso Fiore, già docente presso il Liceo Classico di Molfetta e ferite altre 38. Nella ricorrenza di questo tragico episodio il Comune di Molfetta in collaborazione con l’ANEB (Associazione Nazionale Educatori Benemeriti) ha organizzato un momento di riflessione aperto a tutti che si svolgerà venerdì 27 luglio alle ore 18,30 nell’Aula Consiliare “Gianni Carnicella” di Palazzo Giovene in Piazza Municipio a Molfetta. Saranno presentati documenti inediti inerenti l’evento storico. Introdurrà il Sindaco di Molfetta: Tommaso Minervini. Interverranno: Michele Laudadio, Presidente Sezione ANEB di Molfetta; Giuseppe Poli, Docente di Storia Moderna dell’Università degli Studi di Bari “A. Moro”; Vito Antonio Leuzzi, Docente IPSIAC (Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo dell’Italia Contemporanea). Con la
caduta di Mussolini
, il 25 luglio 1943, in Bari si sparse la voce dell'imminente liberazione dei detenuti politici del regime, così, organizzato dagli antifascisti locali, il 28 luglio, circa 200 persone, la maggior parte studenti ed insegnanti, formarono un corteo per reclamare la liberazione dei prigionieri politici, tra cui
Tommaso Fiore
,
Guido Calogero
e
Guido De Ruggiero
. Dopo aver percorso alcune strade raggiunsero il palazzo della federazione fascista di Bari che era protetto da uno schieramento di soldati, in funzione di ordine pubblico. La circolare, del 26 luglio, del capo di stato maggiore del governo Badoglio,
Roatta
, permetteva l'utilizzo della forza e delle armi, da parte dell'esercito, contro ogni manifestazione pubblica. La milizia fascista,
MVSN
, non era stata disarmata ed era stata incorporata nell'esercito sotto il generale
Armellini
. Il corteo giunto davanti alla sede della Federazione Fascista di Bari, in via dell'Arca, avviò una trattativa per la rimozione dei simboli del regime, ma improvvisamente fu oggetto di fuoco da parte dei militari e dalle finestre della federazione fascista. Niente squilli di tromba, niente persuasione. Nemmeno il tempo per Fabrizio Canfora, prestigioso studioso e professore di filosofia al liceo Flacco, di spiegare lo scopo pacifico del corteo, o per Graziano Fiore, il portabandiera, di aprirsi il petto e gridare: «Osereste sparare sui vostri fratelli?» prima di essere crivellato di colpi. Il disegno politico era fin troppo chiaro: continuità dello Stato autoritario, repressione spietata di ogni tentativo di sommovimento popolare, ostacolare (e in ogni modo screditarli) la ricostituzione dei partiti, il ripristino della libertà di stampa. A terra rimasero 20 morti e 38 feriti, che non vennero soccorsi tempestivamente per l'atteggiamento dei militari. Molti dei feriti vennero arrestati e portati in carcere senza ricevere cure.
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
Contengono offese di qualunque tipo
Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
Contengono messaggi pubblicitari
""
Classifica della settimana
10 gennaio 2025
Cronaca
Poste italiane, un disastro: dal Cmp di Bari all’ufficio di Molfetta la disorganizzazione è la regola
11 gennaio 2025
Attualità
L’amministrazione comunale di Molfetta vanta opere pubbliche (inutili), ma non riesce da mesi a sostituire una mattonella all’asilo, ignorando la sicurezza dei bambini
16 gennaio 2025
Cultura
Pino Spadavecchia, Vittorio Valente e Nino Pomodoro, tre artisti in mostra a Conterosso a Molfetta
13 gennaio 2025
Attualità
Rifondazione comunista: Molfetta sporca, spenta e senza prospettive. Il congresso del partito: lavorare per alternativa a Minervini
13 gennaio 2025
Politica
“Riqualificazione” di Piazza Gramsci a Molfetta: le accuse del Comitato Difesa Verde e Territorio
11 gennaio 2025
Cronaca
Festa della Madonna della Purificazione a Molfetta: il programma
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by
PC
Planet