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La storia della Scuola Manzoni di Molfetta: l'istruzione elementare prima e dopo l'Unità d'Italia
15 luglio 2012

MOLFETTA - Sono tanti i ricordi che un edificio scolastico con 150 anni di storia potrebbe raccontare. Le aule, i cortili, le mura hanno visto crescere generazioni di studenti, osservato i cambiamenti nei metodi pedagogici (dal tradizionale sussidiario ai più moderni strumenti didattici), assistito alle ansie premurose di genitori e maestri. Sono queste le emozioni che si respirano ad ogni pagina del volume «Storia della scuola “Alessandro Manzoni”. L’istruzione elementare a Molfetta prima e dopo l’Unità d’Italia», pubblicato dalla Scuola Primaria “A. Manzoni” di Molfetta, elaborato in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia su indicazione della Circolare ministeriale e presentato nell’atrio dell’istituto.
La pubblicazione, curata da Gaetano del Rosso e frutto di un attento lavoro di ricerca delle autrici (Rosa Campanale, Francesca Montanari, Marta De Leo), riporta alla luce il rapporto tra macro e micro storia e il ruolo che l’educazione ha avuto nella società anche grazie ai grandi personaggi che se ne sono occupati. Infatti, il libro, corredato di planimetrie, documenti e foto, affronta alcune importanti tematiche, tra cui l’istruzione a Molfetta, le riforme scolastiche, la scuola pubblica locale, la situazione socio-economica delle famiglie degli alunni e la storia dell’istituto Manzoni.
L’epistolario tra la Regia Prefettura e i Sindaci di Molfetta (parte dell’archivio del volume) ha come personaggio cardine Rosaria Scardigno, maestra che alla fine dell’Ottocento si è battuta per consentire l’istruzione alle masse popolari affinché uscissero da «l’ebetismo di cui erano vittime».
Il libro si muove, così, tra ricostruzione storica e ricordo. «La scuola nasce dall’esigenza del potere centrale di disciplinare la società - spiega il prof. Angelantonio Spagnoletti, ordinario di Storia moderna all’Università degli Studi di Bari (nella foto a sinistra con Azzollini, Laudadio e l'assessore alla Socialità, Luigi Roselli) - ed è solo con la prima guerra mondiale che si ha una drastica diminuzione dell’analfabetismo in Italia».
Tra gli ex studenti anche il sindaco di Molfetta Antonio Azzollini che, in un intervento fugace per il concomitante Consiglio comunale, ha riconosciuto nella scuola un «luogo di promozione sociale, culturale e umana» e ha condiviso con i presenti alcuni ricordi d’infanzia, come i giochi e la severità dei maestri, ricordando loro il ruolo decisivo nell’educazione e formazione dei ragazzi.
Dal prossimo anno scolastico, come ha ricordato il dirigente scolastico, Michele Laudadio, ex alunno della Manzoni, la scuola si articolerà nell’istituto onnicomprensivo Manzoni-Poli, ma la sua storia non si esaurisce qui perché anche così il primo circolo didattico di Molfetta continuerà la sua funzione educativa formando i cittadini del domani.        
 
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Autore: Marianna Gadaleta
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