La segnaletica stradale distrutta e la cultura della legalità
Vi siete mai chiesti, circolando per alcuni quartieri di Molfetta, quale fosse il reale senso di marcia stradale? Sicuramente questa domanda ve la siete posti in molti specialmente per determinate aree cittadine. Prendiamo un esempio “a caso”: i rioni Annunziata, Cavalletti e della Cappellania della Maddalena. Per rendere più chiare le idee, il “Rione Annunziata” è compreso fra via Annunziata, via Crocifisso e via ten. Ragno; il “Rione Cavalletti” è compreso fra corso Margherita di Savoia, via S.Pansini, via Madonna degli Angeli e via Annunziata; “il Rione della Cappellania” della Maddalena, fra corso Margherita di Savoia, via Madonna degli Angeli, via Annunziata e Via Paniscotti. In tutta questa vasta area della città, divisa in tre quartieri, che si può individuare in un'area compresa esattamente fra via Paniscotti, via S.Pansini, via ten. Ragno, via Crocifisso e corso Margherita di Savoia, fatta eccezione per alcune strade, la segnaletica stradale è assente. Assente significa che anche quando c'è, non serve praticamente a niente. Infatti, molte strade, comprese in questa zona, sono provviste di segnali stradali che non fanno altro che alimentare la confusione degli automobilisti. Questi quartieri sono fatti quasi interamente da vicoli che permettono il transito di una sola autovettura per volta. Il problema nasce quando le auto s' incrociano e questo succede spesso visto che all'imbocco della strada non c'è mai il segnale di divieto d'accesso. Anzi vi è il segnale d'obbligo blu con la freccia che indica che si può circolare sia da un verso, sia dall'altro. In gergo le strade, secondo il codice stradale di questa zona, si possono sia salire che scendere. Ma come fanno due auto a transitare contemporaneamente in uno spazio ristretto di massimo quattro metri di larghezza. Semplice, una delle due autovetture deve ripercorrersi la strada in retromarcia per sbloccare la situazione. E secondo voi si è sempre d'accordo sul da farsi? Impossibile! Quindici ha intervistato la gente del posto che ha confermato questi timori. Ogni giorno, infatti, a causa della segnaletica stradale “fasulla” si può assistere a veri e propri litigi alcuni dei quali si trasformano spesso in incontri di boxe. Riteniamo che non sia possibile, oggigiorno, percorrere dette zone con l'auto senza incappare in questa spiacevole situazione. Occorre un tempestivo intervento per ripristinare una nuova segnaletica stradale, poiché quel che ne rimane della vecchia, ormai divelta e arrugginita, è utile soltanto ad alimentare confusione e tensione. Un altro problema di queste zone è legato al parcheggio. Non si capisce perché gli automobilisti continuino a considerare molti vicoli delle vere e proprie aree di sosta. Parecchie strade non sono percorribili perché ostruite da auto parcheggiate senza ritegno, che, in molti casi, impediscono persino l'accesso dei cittadini ai portoni e alle porte d'ingresso delle proprie abitazioni. Anche in questo caso la gente non ne può più e capita di vedere persone che arrivano alle mani o si fanno giustizia da soli, danneggiando le auto. Mentre eravamo in una di queste strade, un cittadino si lamentava di aver trovato le gomme della propria auto, parcheggiata in un vicolo, tanto per cambiare, forate, secondo lui, da un residente della zona che rivendicava quel posteggio come proprio. Questo fa riflettere e deve far riflettere anche le istituzioni comunali in quanto i cittadini della zona pensano che al proprio domicilio sia annesso addirittura il parcheggio sotto casa. E guai a chi lo tocca! Intervenire in queste situazioni vuol dire vuol dire inculcare nei cittadini la cultura della legalità. E questo dovrebbe fare un'amministrazione comunale, mentre a Molfetta questo aspetto viene spesso trascurato. Insomma, la situazione non è delle migliori. Non aspettiamo che si arrivi al peggio, come spesso e volentieri accade, per prendere in considerazione questo problema. Nei prossimi giorni Quindici interpellerà la Polizia municipale e l'assessore interessato per cercare di chiarire un po' il quadro della situazione, sperando di poter contribuire a risolvere per sempre una situazione che si protrae da molti anni.
Autore: Francesco Tempesta