La Regia Marina nella grande guerra alla Casa del Mutilato di Bari
Mostra–convegno a cura dell'A.N.M.I.G., dell'associazione eredi della storia e dell'A.N.M.I.
MOLFETTA - In occasione delle celebrazioni per il centenario della Prima Guerra Mondiale che si svilupperanno nei prossimi mesi, l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, in collaborazione con l’Associazione Eredi della Storia e con l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Sez. Bari, dopo il successo ottenuto nel dicembre scorso per la Mostra - Convegno “La Regia Marina nella Grande Guerra”, ha riproposto l’evento nella splendida cornice della Casa del Mutilato di Bari, nei pressi del lungomare Vittorio Veneto.
Nella storica sede regionale costruita, tra il 1935 e il 1940, da poco ristrutturata e conosciuta nel capoluogo per la sua interessante struttura architettonica e per il suo alto e imponente porticato semicircolare, hanno fatto gli onori di casa il Presidente Regionale ANMIG (nonché Presidente della Sezione di Molfetta), Avv. Nicola Bufi, e la Dott.ssa Anna Dentamaro, Presidente della Sezione Provinciale ANMIG di Bari. L’evento è stato realizzato con il patrocinio della Guardia Costiera – Direzione Marittima di Bari, il cui Comandante, l’Ammiraglio Giovanni De Tullio, presente in sala, ha salutato il numeroso pubblico con un breve intervento, evidenziando il ruolo fondamentale della Marina Militare, forza armata dello Stato, nell’Italia contemporanea e soprattutto in quella di un secolo fa.
Presenti, oltre l’Ammiraglio De Tullio, numerose Autorità civili e militari, tra cui l’avv. Micaela Paparella, Presidente del Municipio 1 del Comune di Bari, il dott. Antonio De Iesu, Questore di Bari, il dott. Mario Mega, Segretario Generale della Autorità Portuale del Levante, e le rappresentanze dei Comandi Regionali e Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Presenti inoltre il Gen. Picca, vicepresidente nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro, il Gen. Pasquale Stella, Presidente Onorario dell’ Ass. Bersaglieri d’Italia, sez. di Corato.
Una magistrale esposizione è stata quella del Comandante della Capitaneria di Molfetta, CF (CP) Flavio Lagrasta. Nel corso del suo intervento, ha dimostrato che l' Esercito e la Marina non hanno combattuto guerre autonome, ma hanno collaborato su un unico fronte, dalle terre del Veneto all'Adriatico. In tutte le operazioni navali nel Mediterraneo, il contributo della Regia Marina e della Marina Mercantile è stato essenziale attraverso l’impiego di naviglio sottile (torpediniere) e insidioso (i MAS e sommergibili), per proteggere convogli di navi mercantili che trasportavano uomini e mezzi, per il forzamento delle basi della k.u.k. Kriegsmarine di Pola, Trieste, Cattaro, Spalato, e per il salvataggio dell’esercito serbo. Importante fu il sacrificio del personale delle Capitanerie di Porto del territorio nazionale e albanese nei porti di Valona e Durazzo.
È poi stata la volta del Dr. Michele Spadavecchia, Presidente della Ass. Eredi della Storia, Ufficiale Medico di Bordo, il quale, con un eccellente intervento, ha illustrato al pubblico presente, anche con l’ausilio di numerosissime ed interessanti diapositive, le tipologie del naviglio militare italiano della prima guerra mondiale e in particolare delle unità “dreadnought”, corazzate dotate solo di cannoni di grosso calibro in torri girevoli e di una propulsione a turbina. La prima nave sperimentale del tipo dreadnought fu, nel 1913, la Dante Alighieri ma l'Italia realizzò anche tre unità della classe Conte di Cavour e due della classe Caio Duilio.
È stato anche ricordato il sacrificio in uomini e mezzi della Marina Mercantile e in particolare di coloro che appartenevano alla Società di Navigazione "Puglie", oltre a diversi protagonisti tra Capitani di Lungo Corso e Direttori di Macchina, sottufficiali e comuni la cui storia e stata frutto di una puntigliosa e profonda ricerca del presidente A.N.M.I., dott. Pasquale Trizio, il quale, nel suo intervento, ha illustrato i documenti ed i pezzi di maggior pregio esposti nella mostra.
Il dott. Giovanni Corazza, ha invece delineato le cause della prima guerra mondiale, in un’epoca in cui il regicidio poteva rappresentare l’unico pretesto di una nazione per assoggettarne un’altra da un punto di vista economico e soprattutto territoriale; la questione della Russia fu invece una novità: mai, sino ad allora, un popolo aveva preso il potere dopo aver ucciso il Re, unico capo del potere esecutivo della nazione. Le conseguenze di quella guerra e della Pace di Versailles, sono ancora attuali: dalle pesanti sanzioni economiche alla Germania, che favorirono l’ascesa al potere del nazismo, alla spartizione dell’impero ottomano in diverse nazioni per il controllo del petrolio, alla vittoria “mutilata” dell’Italia la quale avrebbe ottenuto in parte le sue terre irredente e quelle promesse dal segreto Patto di Londra, redatto prima dell’intervento dell’ Italia nella Grande Guerra.
La manifestazione si è conclusa con l'intervento del dott. Francesco Malvasi della Casa Editrice Ars Illuminandi che ha presentato la prestigiosa opera storiografica “ Civiltà del Mare – La Grande Storia della Marineria Italiana”, presentata a febbraio presso il Palazzo Marina a Roma alla presenza dell’intero Stato Maggiore..
L’Avv. Bufi ha concluso la manifestazione ringraziando il TV (CP) Benedetto Scioscia per l’ottima organizzazione dell’evento ed invitando il pubblico alla cerimonia di re-inaugurazione ufficiale della Casa del Mutilato di Bari, che avverrà, alla presenza del Presidente Nazionale, Prof. Claudio Betti, nel mese di giugno p.v.
I lavori presentati dal C.te La Grasta, il dr. Corazza e dott. Spadavecchia saranno inseriti in una prossima pubblicazione edita dall’ ANMIG.
La mostra, che raccoglie fotografie, cimeli e un modello in scala della R. N. Benedetto Brin, sarà visitabile dal 28 maggio al 9 giugno, prenotando la visita al numero 3711495245.